Realizzato in collaborazione con la performance e voice artist viennese Veza Fernandez, il nuovo lavoro di Annamaria Ajmone, Artista associata di Triennale Milano Teatro 2022-2024 e tra le interpreti più apprezzate della danza contemporanea, procede attraverso una progressiva stratificazione accumulando pratiche corporee e vocali. Lo spettacolo sarà in scena dal 24 al 26 ottobre alle ore 19.30 presso Triennale Milano Teatro. Al confine sfumato tra organico e inorganico, tra vita e non-vita, il fossile è una testimonianza materiale e poetica dello scorrere del tempo: prendendo spunto da questa suggestione, “I pianti e I lamenti dei pesci fossili” vuole tentare di costruire relazioni tra corpi e tempi incommensurabilmente distanti e differenti. Da una pratica di ricerca collettiva nasce così uno spettacolo che esplora il ciclo eterno della trasformazione della materia, tra passato e futuro, e procede attraverso un intenso lavoro coreografico sulla pelle e sulla voce, accumulando layer su layer fino ad assumere su di sé la struttura stessa del fossile. La prima dello spettacolo, giovedì 24 ottobre, sarà seguita da un Incontro con Annamaria Ajmone e Veza Fernandez: un’opportunità unica per esplorare l’universo creativo delle artiste e scoprire il percorso di costruzione del lavoro. Annamaria Ajmone è danzatrice e coreografa. ...
Read More »Tag Archives: Annamaria Ajmone
LEGACY. 50 anni di teatro e danza alla Triennale Milano
La Stagione teatrale 2024 di Triennale Milano Teatro è un omaggio alla storia del CRT Centro di Ricerca per il Teatro nel cinquantesimo anniversario della sua fondazione: nato nel 1974 su iniziativa di Sisto Dalla Palma (docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università Cattolica e Vicepresidente del Piccolo Teatro di Milano), in breve tempo si configurò come il primo e più importante centro italiano nel campo della sperimentazione e della ricerca teatrale. Lo spirito del CRT e la sua vocazione radicale, programmaticamente aperta e transdisciplinare, è stata ripresa a partire dal 2017 dalla direzione artistica di Umberto Angelini, che ha riportato nella sala di Viale Alemagna, oggi parte costitutiva della progettualità di Triennale Milano, i grandi protagonisti della scena globale, ridando vita a un luogo chiave della geografia e della storia culturale milanese: una prestigiosa piattaforma internazionale, ma soprattutto un centro di creazione e produzione che coinvolge nella sua attività alcune delle eccellenze della live art italiana e internazionale LEGACY. 50 anni di teatro intende rappresentare un’istantanea in movimento capace di catturare lo spirito che ha guidato la storia del Teatro in questi cinquant’anni, dando voce agli artisti associati presenti e futuri che ne rappresentano oggi la storia: ...
Read More »Annunciata la XVI edizione di Festival Aperto con tanta danza
Dal 17 settembre al 24 novembre 2024 torna il “Festival Aperto”: concerti, performance, coreografie, workshop, incontri, spettacoli, proposti da “Fondazione I Teatri con Reggio Parma Festival”. 33 tra spettacoli e workshop, 55 repliche, 8 tra produzioni e coproduzioni, 11 tra prime assolute e prime italiane. Il festival si svolgerà a Reggio Emilia tra Teatro Municipale Valli, Teatro Ariosto, Teatro Cavallerizza, Sala Verdi, Chiostri di San Pietro, Collezione Maramotti accogliendo musicisti, danzatori, circensi, performer, coreografi, artisti italiani e internazionali: si attiveranno nuove reti e collaborazioni, altre si rinnoveranno. Tradizionalmente attento ai sommovimenti del contemporaneo e posizionato rispetto a essi, il Festival Aperto ritiene che parole proprie, adatte a questo 2024 di guerre, non ve ne siano. Ma non tace e s’affida a quelle altissime e lungimiranti dell’Articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, (“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”). Da parte di un festival così bello e importante secondo il metro della normalità, così piccolo e poco influente secondo il metro della tragedia contemporanea, ci si continuerà a interrogare sulla contemporaneità. Il programma 2024 del Festival Aperto percorre il mondo intero in nome dell’affratellamento dei popoli. ...
Read More »Torna a Milano la rassegna di danza contemporanea “Quasi Solo”
Dal 8 al 29 giugno 2024 Circuito CLAPS presenta la V edizione di QUASI SOLO, rassegna di danza contemporanea all’interno di Spazio Fattoria in Fabbrica del Vapore (Via Procaccini 4, Milano). Quattro fine settimana che proporranno un caleidoscopio di progetti per esplorare le varie sfaccettature della danza contemporanea. Si apre sabato 8 giugno con il doppio programma di una coppia ‘storica’ della danza italiana, Tardito/Rendina: la prima regionale di “Swan”, solo in cui Aldo Rendina liberamente reinterpreta “Il lago dei cigni”, e “Sonja”, una soggettiva sull’omonimo personaggio di “Zio Vanja” che si insinua tra le pagine scritte di Anton Cechov per evocare, attraverso il corpo di Federica Tardito, il mondo interiore di una donna. Doppio appuntamento anche il 15 giugno: apre l’artista libanese Bassam Abou Diab che nel suo solo “Eternal” concentra l’attenzione sui gesti simbolici, movimenti e danze spontanee nate durante le proteste della Primavera Araba in Medio Oriente e in Nord Africa. Si prosegue con uno dei coreografi più in vista del momento, Roberto Tedesco; il suo duo “Simbiosi” esplora le relazioni permeabili, senza confini distinguibili che sfociano in un unico corpo. Il 22 giugno è la volta di Michele Ifigenia Colturi / Tyche con “Cuma”, solo coreografato ...
Read More »“Toccare the white dance”: a Torinodanza 2020 in anteprima la nuova pièce di Cristina Kristal Rizzo
Questa sera, nell’ambito del Festival Torinodanza 2020, debutta in prima nazionale al Teatro Carignano TOCCARE the White Dance della coreografa Cristina Kristal Rizzo. Lei stessa danza in scena insieme a Annamaria Ajmone, Jari Boldrini, Sara Sguotti, Kenji Paisley-Hortensia sulle musiche Les Pièces de clavecin di Jean-Philippe Rameau adattate da Ruggero Laganà. Lo spettacolo nasce dal desiderio di proseguire quel percorso di ricerca tra elaborazione coreografica e musicale già felicemente sperimentato nel 2016 con Sylphidarium ideato da Collettivo Cinetico e dal compositore Francesco Antonioni e, nel 2018, con la produzione Bach Project di Aterballetto con il gruppo musicale Sentieri Selvaggi. Un’opera che ruota intorno al tema del “toccare” che può forse sembrare paradossale in piena epoca di pandemia, ma che, nelle intenzioni della coreografa, viene esplorato come uno stato metafisico dell’essere, un gesto sensibile che esprime un’esperienza estetica e sensoriale, un’intimità emotiva prima ancora che fisica. Toccare l’altro significa toccare tutti i possibili altri, inclusa la propria persona, significa ripensare radicalmente la natura dell’essere e del tempo. La creazione si sviluppa in sinergia con la riscrittura di Les Pièces de clavecin di Jean-Philippe Rameau a cura del compositore Ruggero Laganà, in una dimensione musicale materica e astratta, trasfigurata dal contesto iniziale, ma caratterizzata dalle qualità insite nel modello settecentesco. La coda del titolo, the ...
Read More »Trasmutazioni e connessioni tra corpi in “No Rama” di Annamaria Ajmone
Il 18 aprile 2020, all’interno di Festival FOG Triennale Milano Performing Arts, al Triennale Milano Teatro di Milano sarà in scena No Rama, concept e coreografia Annamaria Ajmone, musiche di Francesco Cavaliere, interpreti Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Lucrezia Palandri. Produzione Cab 008, coproduzione Teatro Metastasio di Prato e FOG Triennale Milano Performing Arts. Con il sostegno di L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Armunia/ Festival Inequilibrio, Centro nazionale di produzione / Virgilio Sieni, spazioK.Kinkaleri, Regione Toscana, MiBAC e Comune di Firenze. Progetto realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche e azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Danzatrice e coreografa laureata in Lettere Moderne, Ajmone si forma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a Milano e presenta con successo i suoi lavori in numerosi Festival di danza, teatro e performing arts, musei, gallerie d’arte e spazi atipici. Nel 2015 vince il premio Premio Danza e Danza come Migliore giovane interprete italiana e attualmente è artista associata a Triennale Teatro dell’arte di Milano 2019-2021. No Rama è un luogo in cui il tempo si dilata e i corpi si disintegrano ...
Read More »Spazio come luogo di esplorazione personale con “Trigger” di Annamaria Ajmone
Il 9 giugno 2018, all’interno di Festival Danza Estate 2018, al Chiostro del Carmine di Bergamo sarà in scena Trigger, di e con Annamaria Ajmone, musica Mixtape Hypnomaghia e Palm Wine, cura e organizzazione Giulia Basaglia. Dopo la Laurea in lettere moderne presso l’Università statale di Milano e il diploma come danzatrice presso la Civica scuola di Teatro Paolo Grassi, Ajmone collabora con Alias Compagnie, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Cristina Kristal Rizzo e con la videomaker Maria Giovanna Cicciari. Con la sua creazione [In]Quiete vince il premio speciale a Premio Equilibrio 2014, con Tiny il premio DnAppunti coreografici 2014, e nel 2015 il premio Danza&Danza 2015 come interprete emergente-contemporaneo. I suoi lavori sono stati presentati in alcuni dei più importanti teatri e festival nazionali e internazionali, tra i quali Biennale di Venezia – Danza, Torino Danza, Triennale di Milano, Danae Festival – Milano, Short Theatre – Roma, Romaeruopa Festival, Fabbrica Europa Festival, Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis, Amman Contemporary Dance Festival, On Marche – Marrakech, Festival Artdhanté, Vanves e molti altri. Trigger in inglese significa grilletto, termine utilizzato anche con il significato di causa scatenante. In questa creazione diventa espressione di un’esplorazione personale, la trasformazione di uno spazio in un ...
Read More »La realtà virtuale raccontata attraverso la danza di Annamaria Ajmone in “To be banned from Rome”
Il 4 aprile 2018, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena To be banned from Rome, ideato da Annamaria Ajmone e Alberto Ricca, coreografia e interpretazione Ajmone, musica live Bienoise (Ricca), una produzione Torinodanza festival, CAB 008, Club to Club Festival, in collaborazione con The Italian New Wave, progetto realizzato nell’ambito di Residenze Coreografiche, Lavanderia a Vapore / Piemonte dal Vivo, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana. Considerata una delle figure più interessanti della giovane coreografia italiana, vincitrice dei premi DNAppunti Coreografici 2014 e Danza&Danza 2015 come miglior interprete emergente, Ajmone si diploma presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Lavora con artisti di fama mondiale come Guilherme Botelho, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre e collabora con Cristina Kristal Rizzo, Muta Imago, Strasse e con la videomaker Maria Giovanna Cicciari. To be banned from Rome nasce dall’incontro tra la danzatrice e Ricca, in arte Bienoise, compositore elettronico visionario e raffinato, e si concentra sull’osservazione del digitale, delle community online, luoghi non tangibili in cui si incontrano e vivono ristrette cerchie di individui accomunati da medesimi interessi, passioni e ossessioni, ma che in realtà condividono solo limitati argomenti e spazi della ...
Read More »“To be banned from Rome”: la danza dialoga su persona digitale e geografie delle idee
To be banned from Rome, in scena in prima assoluta al Festival TorinoDanza, è una performance nata da un dialogo tra prospettive molto diverse sulla rete, una riflessione sulla persona digitale, umanista piuttosto che politica ed estetica. Lo spettacolo si concentra sull’osservazione delle community online, dedicate a nicchie di interessi, feticismi, ossessioni, nelle quali l’oggetto della discussione, per chi vi partecipa, diventa pensiero costante e unica dimensione rispetto alla quale misurarsi. In questi luoghi non tangibili, il Reale diventa Ideale, dando vita a città popolate da individui che condividono gli stessi interessi, inclinazioni e convinzioni a discapito delle influenze più vicine, amici, famigliari. Alla compresenza fisica, con le sue sovrastrutture di significato e imperfezioni comunicative, si sostituisce una mente alveare estremamente focalizzata e spogliata del superfluo, immersa in un eterno presente sempre visualizzabile e sempre affermativo. Il rischio che ciò si trasformi in una camera che echeggia e risuona, amplificando al parossismo ciò che pensiamo e contraddicendoci solo quando ciò fa parte del copione, è bilanciato dai vantaggi del vivere “appena fuori dalle mura di Roma”, a un passo da tutta la conoscenza, da ogni stimolo, da ogni possibilità di realizzazione. La musica è composta sezionando gli inni memetici della ...
Read More »Plutone e Kudoku in scena al Teatro Grande di Brescia
Dopo la serata dedicata di fine ottobre con Camilla Monga e Lara Russo, un altro doppio appuntamento dedicato alla coreografia d’autore italiana sul Palcoscenico del Teatro Grande di Brescia il 9 novembre, quando saranno in scena Plutone (in prima assoluta) di Elisabetta Consonni e Kudoku di Daniele Ninarello con il musicista Dan Kinzelman. Plutone, prodotto dallo stesso Teatro Grande, è una coreografia che vede in scena tre danzatrici – Annamaria Ajmone, Sara Leghissa, Alessandra Bordino – e che indaga l’enigma del pianeta Plutone. Ultimo ad essere scoperto, in astrologia governa ciò che è invisibile e potente, e influenza la realtà con una forza creativa che può essere motore di una trasformazione o di rigenerazione; a partire da queste caratteristiche la coreografia gioca sul tempo, sulla necessità di osservare, magari non capire, ciò che accade, spogliandolo dalle sovrastrutture, come fa il potere di Plutone. Dopo aver avviato la collaborazione durante una residenza artistica, il coreografo Daniele Ninarello e il musicista e compositore Dan Kinzelman hanno incantato gli spettatori alla scorsa Biennale di Venezia, e hanno continuato a farlo nella tournée di Kudoku, la creazione che li vede collaborare. Una collaborazione che diventa anche continuo confronto tra due linguaggi differenti che si ...
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