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Tag Archives: Anne Teresa De Keersmaeker

Una vita in punta di piedi: buon compleanno, Marie‑Agnès Gillot!

Oggi, 7 settembre, Marie-Agnès Gillot compie 50 anni. Nata a Caen nel 1975, è diventata una delle figure più libere e potenti della danza francese. Prima étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi nominata per un ruolo contemporaneo (Signes, 2004), ha unito la grazia del classico alla forza dell’arte moderna, lasciando il segno nei lavori di grandi maestri della coreografia internazionale. Dietro la sua eleganza, una forza rara: che la trasforma in étoile, coreografa, musa della moda, e simbolo di emancipazione artistica. Oggi, vicina all’arte in tutte le sue forme, Marie-Agnès continua ad ispirare con la sua visione senza compromessi. Il percorso di Marie‑Agnès Gillot è un inno alla resilienza, alla passione e all’innovazione. Nei suoi ventotto anni come ballerina del balletto dell’Opéra di Parigi ha danzato molti dei maggiori ruoli femminili del grande repertorio classico e si è avvicinata all’opera di coreografi moderni e contemporanei come Jiri Kylian, Anne Teresa de Keersmaeker, Crystal Pite, Mats Ek, William Forsythe e numerosi altri. Nel 2005 ha vinto il Prix Benois de la Danse, mentre nel 2018 ha dato il suo addio alle scene danzando nell’Orfeo ed Euridice di Pina Bausch. Da tutta la redazione del Giornale della danza i migliori auguri! Michele Olivieri ...

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Quand elle danse: il libro su Anne Teresa De Keersmaeker

Perché così tante bambine vogliono diventare ballerine? Cosa significa ballare? Celebrare la vita? Condividere la propria idea di bellezza? Ricercare, nel suo intimo più profondo, ciò che il nostro corpo può e desidera? Ho avuto la fortuna di poter porre tutte queste domande ad Anne Teresa De Keersmaeker, che per due anni mi ha aperto le sue prove e i suoi archivi e mi ha concesso il suo tempo per spiegarmi come lavora, perché lavora e come questo lavoro la renda felice e radiosa. (Laure Adler) Quand elle danse (pubblicato nel giugno 2025 dall’Editore Seuil in lingua francese) è il risultato di due anni di conversazioni tra Laure Adler e Anne Teresa De Keersmaeker. In questa raccolta di interviste, De Keersmaeker riflette in 230 pagine sulla sua infanzia nella campagna fiamminga, sul suo percorso artistico – dall’ammissione alla scuola Mudra di Maurice Béjart agli anni di formazione a New York – e sull’evoluzione della sua carriera di coreografa. Parla delle sfide e dei rischi della professione – in termini di collaborazione, trasmissione e innovazione attraverso la sua scuola P.A.R.T.S. (Performing Arts Research and Training Studios) – insieme alle riflessioni sociali e umane che emergono dalle sue creazioni. Per lei, la ...

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Tra sogno e necessità, la danza ai Teatri di Reggio Emilia

La Stagione 2025/2026 raccoglie il testimone del Festival Aperto e prosegue nell’esplorazione del panorama coreografico internazionale Incontro di linguaggi coreografici diversificati, uniti dalla ricerca dell’innovazione, dalla profondità tematica e da un utilizzo consapevole e potente del corpo come veicolo di espressione: la nuova Stagione di Danza 2025/2026 della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia raccoglie il testimone del Festival Aperto — di cui i primi quattro titoli fanno parte integrante — e prosegue nell’esplorazione del presente della danza internazionale. A inaugurare torna Peeping Tom, compagnia belga riconosciuta a livello mondiale per il suo teatro fisico visionario e cinematico. In Chroniques (prima italiana), l’universo allucinato e perturbante di Gabriela Carrizo prende corpo in una creazione che attraversa i margini dell’ordinario, dando voce a una poetica della vertigine mentre un altro gigante della danza internazionale, la Dresden Frankfurt Dance Company porta in scena due lavori. Undertainment, che segna il ritorno del maestro William Forsythe, pioniere della rilettura contemporanea della grammatica classica, mentre Lisa, creazione dell’attuale direttore Ioannis Mandafounis, si distingue per la sua tensione tra struttura e improvvisazione, con musica eseguita dal vivo. La potenza tribale e ipnotica di Hofesh Shechter torna protagonista in Theatre of dreams, una potentissima creazione della sua ...

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Romaeuropa Festival 2025 presentato il programma della Danza

Nel 1986 Romaeuropa Festival nasceva come un’utopia, con l’entusiasmo di chi crede che la cultura possa cambiare una città, una stagione, una generazione. Oggi, a distanza di quarant’anni, quella visione culturale che si riteneva audace e impossibile è la realtà concreta di un operare sempre attento alle diverse sensibilità del presente. Quest’anno Romaeuropa torna con un’edizione che non è solo un festeggiamento, ma un atto di futuro, un invito a guardare avanti, ancora una volta. Ecco allora un programma che, in oltre due mesi di programmazione (dal 4 settembre al 16 novembre), supera i confini tra musica, danza, teatro, arti digitali e creazione per l’infanzia presentando oltre 110 spettacoli per 250 repliche e ospitando oltre 700 artiste e artisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. «Il percorso che qui presentiamo è, come sempre, il risultato del lavoro di una squadra composta da molti giovani che affiancano coloro che hanno vissuto gli esordi del Festival, nato nel 1986 su impulso di Jean-Marie Drot, allora direttore dell’Accademia di Francia e di Monique Veaute che ne ha curato e sviluppato l’architettura artistica, assieme al sostegno di Giovanni Pieraccini che ne è stato a lungo Presidente. L’incontro con Elisabeth Wolken, allora direttrice di Villa Massimo e con le Accademie e gli Istituti Culturali europei a Roma, permise un ulteriore sviluppo artistico e istituzionale. Questo spirito di ...

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Boris Charmatz lascia la direzione del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch

Nel comunicato stampa ufficiale si rende noto che il direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, Boris Charmatz, e il consiglio di sorveglianza della GmbH nonché la città di Wuppertal hanno concordato di recedere consensualmente dal rapporto contrattuale alla fine della stagione in corso. Le parti hanno deciso di mantenere la riservatezza in merito alle motivazioni della risoluzione del contratto. La città di Wuppertal si rammarica della partenza di Boris Charmatz, che dal 2022 ha diretto con successo le sorti artistiche dell’istituzione, e lo ringrazia sentitamente per le molteplici produzioni artistiche che ha potuto realizzare dall’inizio della sua direzione, tra cui Wundertal, Liberté Cathédrale, Club Amour, Forever (Immersion dans Café Müller de Pina Bausch) e Cercles. La città avrebbe voluto continuare a collaborare con Boris Charmatz ed è aperta e pronta ad una futura cooperazione. Dall’agosto 2025, le prove, gli spettacoli e gli spettacoli ospiti del teatro di danza saranno diretti dal vicedirettore Daniel Siekhaus. Il nuovo direttore del “Tanztheater Wuppertal Pina Bausch” sarà anche il direttore-fondatore del futuro Centro Pina Bausch. Una scelta in merito verrà pertanto presa solo dopo che il Consiglio comunale di Wuppertal avrà assunto una decisione definitiva sulla costruzione del Pina Bausch Center. Secondo la pianificazione ...

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Equilibrio – Festival di Danza Contemporanea di Roma – Edizione 2025

La Fondazione Musica per Roma annuncia la diciannovesima edizione di Equilibrio, il Festival di Danza Contemporanea di Roma, che presenta il meglio della coreografia internazionale all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e in altre sale della capitale. Il programma 2025 si snoda per due settimane – dal 10 al 22 febbraio – con i nomi più significativi della scena europea, come Maud Le Pladec, Trajal Harrell, Anne Teresa de Keersmaeker, Radouan Mriziga, Jesús Rubio Gamo e Marco da Silva Ferreira. Per il quarto anno di seguito il Festival accoglie una coreografia di Marcos Morau, questa volta interpretata dai danzatori ventenni del Ballet Junior de Genève, impegnati inoltre in una nuova versione di “Turning” di Alessandro Sciarroni. Equilibrio rinnova anche l’intreccio con la stagione Orbita Spellbound, presentando i lavori di Luna Cenere, Valentina Dal Mas, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Immancabile il ritorno dell’attesissima Notte all’Auditorium per bambine e bambini con gli spettacoli per famiglie. Ritmo, percussione e musica dal vivo sono gli elementi principali di un’edizione che si preannuncia irriverente, con un taglio pop e militante, e capace di coinvolgere tanto gli appassionati quanto chi per la prima volta si affaccia al mondo della danza. La Fondazione Musica per Roma è l’ente responsabile della gestione degli spazi e delle attività dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e della Casa del ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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L’ottava edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts 2025

  46 artisti e compagnie da 22 paesi d’Europa (Paesi Bassi, Spagna, Francia, Svizzera, Portogallo, Italia, Grecia, Albania, Belgio, Serbia) e del mondo (Giappone, Iran, Egitto, Algeria, Capo Verde, Stati Uniti, Colombia, Libano, Marocco, Pakistan, Mauritius, Turchia) si daranno appuntamento dall’1 febbraio al 15 aprile 2025 a Milano per l’ottava edizione del festival FOG Triennale Milano Performing Arts, il progetto di Triennale dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art tra teatro, danza, performance e musica. Caroline Shaw, Marcos Morau, Anne Teresa De Keersmaeker, Milo Rau, Claudia Castellucci, Gisèle Vienne, Saburo Teshigawara, Raffaella Giordano, Trajal Harrell, Marlene Monteiro Freitas, Israel Galvan sono solo alcuni dei nomi dei protagonisti di questa ottava edizione del festival, un format transdisciplinare unico nella città di Milano, che rifiuta etichette di genere e stile per attraversare i linguaggi del contemporaneo, nel tentativo di restituirne la complessità: 36 gli appuntamenti in programma, tra i quali 7 produzioni e coproduzioni targate FOG, 7 prime assolute, 12 prime nazionali, 5 concerti e dj set per un totale di oltre 80 repliche complessive. FOG prosegue nel 2025 la sua interrogazione delle grandi tematiche dell’oggi e del futuro prossimo, mantenendo l’obiettivo aperto sul presente e sulle suggestioni che lo attraversano. ...

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L’assolo di Olivier Dubois per Marie-Agnès Gillot a Parigi

Ispirato alla straordinaria partitura di Igor Stravinsky, “La sagra della primavera”, lo spettacolo è un invito alla riflessione sui temi della vita, della morte e del sacrificio. Olivier Dubois con questa creazione ha continuato la sua esplorazione sul “Sacre” componendo l’assolo per Marie-Agnès Gillot verso la quale ha confessato un’ammirazione sconfinata. Ed è proprio la figura della leggenda che egli qui mette in discussione. Diventare un’icona non significa essere derubati del proprio destino? Stella eterna la grande ballerina diventa un samurai sotto lo sguardo del coreografo. Come Vaslav Nijinsky, incarna il Prescelto e offre la sua vita in sacrificio agli occhi del mondo. La coreografia di Olivier Dubois composta su musica di François Caffenne e Igor Stravinsky con l’étoile dell’Opéra di Parigi Marie-Agnès Gillot è di scena al Théâtre du Rond-Point (Salle Renaud-Barrault) di Parigi dal 28 novembre al 7 dicembre 2024 (l’evento è stato annunciato anche all’Onde Théâtre di Vélizy-Villacoublay nelle date del 5 e 6 giugno 2025). Creazione e scenografia di Olivier Dubois. Assistente alla creazione Cyril Accorsi. Creazione luci Emmanuel Gary. Scenografia e costumi di Morgane Tschiember. Regia tecnica di Francois Michaudel. Dopo l’opera disegnata per Germaine Acogny nel 2014, Olivieri Dubois ha proseguito con questo assolo dal ...

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I Balletti Russi dell’Opéra di Parigi arrivano al cinema

Balletti nell’arte coreografica: L’Après-midi d’un faune

Comunemente tradotto nella nostra lingua con Il pomeriggio di un fauno nasce dall’idea di Vaclav Fomič Nijinsky (con l’aiuto di sua sorella Bronislava Nijinska) a beneficio dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev, con interprete lo stesso Nijinsky nel ruolo del fauno e Lydia Nelidova nel ruolo della Ninfa principale, con le ninfe secondarie Leokadia Klementowicz, Henryka Majcherska, Kazimiera Kopycinska, Lubov Tchernicheva, Helena Staszko e Bronislava Nijinska. Andato in scena al Théâtre du Chatelet di Parigi nel maggio 1912 su partitura musicale di Claude Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune) con la direzione d’orchestra di Pierre Monteux, e le scenografie a cura di Léon Bakst, il quale riuscì a riprodurre quell’idea di simbolismo e modernità. Per il balletto Nijinsky prese spunto dalla poesia di Stéphane Mallarmé che racconta le esperienze sensuali ed erotiche di un fauno (metà uomo e metà animale) come fosse un sogno in una visione mitologica. Infatti Nijinsky si lasciò influenzare dai bassorilievi della Grecia arcaica con figurazioni frontali o di profilo segnatamente spigolose ed angolari, con l’aggiunta mimica di un amplesso sessuale. Il balletto di dodici minuti richiese una novantina di prove perché i movimenti erano del tutto innaturali ed inusuali per le estetiche della danza applicate fino a ...

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