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Tag Archives: Balanchine

I calendari della danza 2015: per un nuovo anno…a tempo di balletto!

Un regalo mai banale, un modo per osservare lo scorrere del tempo e, nel contempo, ammirare meravigliosi ballerini. Ecco la consueta carrellata del Giornale della danza in merito ai calendari, dedicati proprio alla danza, già in vendita, per il 2015.   The Royal Ballet calendar for 2015 Tantissime foto che ritraggono alcuni dei balletti più belli portati in scena alla Royal Opera House negli ultimi tre anni. I danzatori-modelli fotografati da Johan Persson, Tristam Kenton e Bill Cooper sono Zenaida Yanowsky, Melissa Hamilton, Carlos Acosta, Roberta Marquez, Marianela Nuñez, Eric Underwood, Lauren Cuthbertson, Sarah Lamb, Edward Watson, Emma Maguire, Federico Bonelli e Yuhui Choe.   Dancers among us Calendar 2015 – Breathtaking photos to free your imagination   Lo dice lo stesso titolo del calendario: foto che lasciano senza fiato e liberano l’immaginazione. Ebbene sì: Dancers Among Us dà l’opportunità di osservare da vicino la passione e la dedizione che molti di noi hanno per la danza, arte che regala energie inestimabili. Fotografie di Jordan Matter.   Classic Dance 2015 Un calendario che ritrae dodici balletti per altrettanti mesi: fulcro di questo almanacco proprio la danza classica. Le foto, rigorosamente in bianco e nero, sono state realizzate da L.Baldini.   ...

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Ballet and the Couture: il New York City Ballet racconta il rapporto coreografo/stilista

Da sempre “balletto” è sinonimo di eleganza, e spesso abbiamo visto collezioni di stilisti famosi ispirati al balletto, specialmente al tessuto “svolazzante” dei tutù e alle scarpette (le “ballerine”, appunto…). Ma il balletto può non solo dettare la moda, ma anche fare di essa una parte ulteriore dello spettacolo. Il New York City Ballet, ottima compagnia americana, e detentrice dell’eredità di Balanchine, ad esempio, da qualche tempo collabora con stilisti famosi; quest’anno i nomi sono ancora altisonanti: con Sarah Burton per Alexander McQueen, Mary Katrantzou, Carolina Herrera, Thom Browne, Valentino Garavani. L’idea pare sia partita da Sarah Jessica Parker, ma non è certo un rapporto, quello tra moda e balletto, nuovo: nasce forse col balletto stesso, anche se la prima accoppiata vincente in questo campo è sicuramente quella Diaghilev-Chanel, quando l’impresario dei Ballets Russes chiamò la stilista a creare i costumi per Le Train Bleu. Quest’anno il New York City Ballet presenta una stagione di alto livello, puntando su due balletti shakespeariani, Romeo e Juliet nella versione di Peter Martins e Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine, e su altre 31 creazioni di Balanchine, tra cui Harlequinade. Ma i titoli della stagione (che, come sappiamo, è divisa ...

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Nuove stagioni e nuovi inizi. Le sfide del Miami City Ballet e del Pennsylvania Ballet

Nuove stagioni, tempo di novità. Dopo la nomina di Francesco Ventriglia come direttore artistico del New Zealand Ballet, due nuovi progetti scuotono altre due compagnie: il Miami City Ballet e il Pennsylvania Ballet. Il Miami City Ballet apre la ventottesima stagione in cerca di una nuova energia dopo il quasi completo turnover messo in atto dalla direttrice artistica nominata due anni fa Lourdes Lopez. È stato questo un periodo di assestamento, durante il quale la compagnia ha sperimentato nuovi titoli da portare in repertorio, che da questa stagione saranno riproposti; in due anni, dopo il cambiamento al vertice sia artistico sia accademico che ha visto lasciare questi due ruoli i coniugi Villella, la compagnia ha subito una trasformazione che l’ha portata ad essere più simile a un’istituzione che a una compagnia dall’atmosfera famigliare, perdendo così alcuni lati di spontaneità, ma guadagnando in considerazione sul piano nazionale e non solo. La sfida degli ultimi tempi è stata variare appunto anche il repertorio, introducendo uno stile più contemporaneo già in accademia e creando un repertorio più misto, più simile a quello delle altre compagnie statunitensi. Dei cinquanta danzatori stabili di questa nuova stagione, otto sono i nuovi danzatori in arrivo da altre ...

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A Londra con il Mariinsky Theatre per un’estate magica e romantica

    Arriva a Londra dal 28 luglio al 16 agosto il Mariinsky Theatre, con nomi di grande rilievo e un programma di classici. Classici che hanno lasciato qualche perplessità nel mondo dei “ballettomani”, per l’attaccamento alla tradizione e la poca varietà; anche se i titoli sono studiati ad hoc per sottolineare la qualità tecnica dei ballerini, e la fastosità degli allestimenti, con tanto di tradizionale scuola russa per quanto riguarda la filologia coreografica, ma lasciano un po’ stupiti per l’estremo tradizionalismo. In ogni caso, i classici sono sempre una buona idea, e quando sono portati in scena da compagnie di alta qualità meritano sempre di essere rivisti. Perciò classici per tutti i gusti, dalla fiaba alla tragedia, dalla letteratura al lago più famoso della storia. Si parte il 28 luglio con quattro repliche di Romeo and Juliet nella versione del coreografo Leonid Lavrovskj, datato 1940, e che conobbe un grandissimo successo proprio a Londra nel 1956, quando anche Margot Fonteyn rimase estasiata dalla versione russa, mentre John Cranko trasse ispirazione da quello spettacolo per creare il proprio Romeo e Giulietta. Otto invece le repliche del Lago dei cigni dall’1 agosto, con la produzione di Sergeyev basata su quella di Petipa e Ivanov, uno spettacolo da non perdere per i puristi del balletto che ...

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San Francisco in riva alla Senna: torna a Parigi il balletto d’oltreoceano

Come ogni estate dal 2005, il progetto Les étés de la danse assicura agli appassionati di danza classica e contemporanea degli spettacoli che, terminata la stagione dei teatri parigini, li accompagnino dal 10 al 26 luglio, selezionando una compagnia straniera (o un coreografo e un interprete notevoli) ospite che presenti il suo repertorio, il più ampio possibile dal punto di vista degli stili per portare uno spettacolo di qualità anche a chi non è esperto. Ad accompagnare le esibizioni i luoghi più magici della capitale francese che possano ospitare un grande numero di persone, tra cui anche i numerosi turisti. Non solo spettacoli dal vivo, ma anche opportunità per i più giovani e i più curiosi, come le visite al “dietro le quinte”, le prove aperte e gli stage, fino alla rassegna di film di danza e balletto. Quest’anno, in occasione del decimo anniversario, la compagnia ospite è la stessa della prima edizione: il San Francisco Ballet di Helgi Tomasson, che con i suoi settantacinque elementi, molti dei quali giovani talenti del balletto, riporta in patria anche Mathilde Froustey, già ballerina dell’Opéra parigina che è ora principal dancer a San Francisco. Dei diciotto titoli in programma, ben nove sono premières ...

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Esce “Gli angeli di Apollo”, il nuovo volume di storia del balletto

Quando nel nostro immaginario vogliamo dare un corpo all’ idea platonica di balletto classico, davanti ai nostri occhi subito si materializza una ballerina con tutù bianco e scarpette rosa da punta che, mentre danza, sembra spiccare il volo proprio come un angelo, tanto è leggera ed eterea. E questi angeli bianchi non potevano che essere figli del dio Apollo, il grande padre e Dio protettore di tutte le arti. È alquanto significativo, quindi, il titolo che la ballerina e storica di danza Jennifer Homans ha voluto dare al suo volume uscito da qualche giorno, precisamente il 23 maggio 2014 e già disponibile su Amazon.com e nelle grandi librerie italiane. Preceduta da una prima edizione in lingua inglese, pubblicata dalla Random House nel 2010, questa seconda edizione aggiunge un notevole contributo nel panorama della storiografia italiana del balletto classico. Il volume ripercorre passo passo le fasi salienti che nel corso della storia hanno plasmato il balletto – Rinascimento, romanticismo, espressionismo, bolscevismo, modernismo, guerra fredda… – e non è privo di interessanti divagazioni della stessa scrittrice sulla situazione attuale della danza internazionale da cui trapela una visione pessimista riguardo al futuro della danza. La scrittrice, infatti, ci dice che dopo Balanchine purtroppo ...

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Dal Lago alla Black Cake: il Wiener Staatsballett al Teatro Ristori

Ritorna a Verona il corpo di ballo dell’opera di Vienna, che, dopo il successo della scorsa stagione, presenta un nuovo programma dedicato ai grandi maestri della coreografia. Quest’anno Manuel Legris, direttore che sta facendo un grande lavoro di perfezionamento dei balletti tradizionali e di continuo aggiornamento della compagnia, ci mostra la freschezza e l’eccellenza con cui i ballerini affrontano i grandi coreografi e i loro personalissimi stili. Si comincia dal balletto più classico con l’inedito, per il pubblico italiano, Pas de cinq del Lago dei Cigni  di Nureyev, balletto presentato a Vienna nel 1964, e che fu successivamente “ritoccato” per l’Opéra di Parigi (ed è questa la versione della Scala). Facciamo poi un passo nella tradizione che riprende la tecnica accademica ma la colora con un movimento più ampio e attento a ogni minimo contrappunto musicale: si tratta di Balanchine, chiaramente, di cui verrà presentato l’Allegro Brillante, che è, per stessa ammissione del coreografo, un concentrato (di circa un quarto d’ora) delle conoscenze di Balanchine sul balletto: una coreografia difficile, in cui risaltino la forza e l’ampiezza dei movimenti, insieme alla precisione estrema dei gesti sulla partitura di Tchaikovsky. Rimaniamo in America, ma passiamo decisamente alla modernità con il coreografo ...

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Gli allievi della Scuola di Ballo Accademia alla Scala al Piccolo Teatro di Milano

  Ritorna l’atteso spettacolo istituzionale della Scuola di Ballo Accademia alla Scala. Tra gli allievi quest’anno emerge un gruppo di giovani talenti degni di nota per tecnica e ambizione. Il futuro della danza si presenta sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano. Il Maestro Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza, propone una selezione di coreografie sugli Etudes di Carl Czerny, al fine di presentare i diversi livelli accademici degli allievi: dai giovanissimi che affrontano coreografie più semplici, ai più grandi che eseguono variazioni di alto livello. Serenade: uno dei balletti più noti di George Balanchine: creato nel 1934, si ispira alla Serenata in do maggiore per orchestra d’archi di Čajkovskij. Il coreografo russo inverte l’ordine dei movimenti per restituire un’atmosfera delicata e una vena malinconica. Uno degli esempi più alti del neoclassicismo di Balachine. Sono semplicemente danzatori in movimento su un bel pezzo di musica – ha detto Balanchine – una serenata, una danza al chiaro di luna: questo è Serenade. The Unsung: creazione di José Limón del 1971, il balletto vede otto danzatori impegnati in una serie di movimenti che si ispirano alle danze dei Nativi americani. Nessun accompagnamento musicale, solo i passi ritmici dei ballerini, che alternano situazioni ...

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I Gioielli di Balanchine brillano sul palcoscenico della Scala

Jewels, presentato a New York il 13 aprile 1967, figura come eccezione, sia nell’originale repertorio di George Balanchine, sia nella storia del balletto, essendo una lunga coreografia, a serata intera, in tre “atti”, priva di spunti narrativi e guidata da un solo e unico tema: le pietre preziose. Lo stesso Balanchine racconta che l’idea della creazione di un nuovo balletto con costumi cosparsi di gioielli (poi firmati dalla prediletta costumista Karinska) cominciò a balenargli nella mente quando un amico gli presentò il gioielliere ClaudeArpels. Tempo dopo, il coreografo ebbe modo di ammirare, a New York, una sua splendida collezione di preziosi proprio nella gioielleria “Van Cleef & Arpels”. La cosa non dovette lasciarlo indifferente: da orientale, da georgiano del Caucaso, Balanchine confessò sempre la sua passione per il colore delle gemme e la bellezza delle pietre preziose. E fu molto soddisfatto nel constatare, durante l’allestimento del balletto, come i gioielli applicati da Karinska ai costumi si avvicinassero molto agli originali. Anche se accecato dall’abbacinante luce dei bijoux, Balanchine non rinunciò di certo ad attingere, anche in questo balletto, alle sue abituali fonti ispiratrici: ovvero la musica che in quel momento lo seduceva e i danzatori che più lo affascinavano. All’epoca, ...

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