Nella seconda metà dell’Ottocento, durante le grandi feste da ballo di società, il comportamento degli uomini nei confronti delle donne seguiva un’etichetta ben definita, un insieme di regole di bon ton che portava a essere eleganti nei movimenti ed educati negli atteggiamenti. Con il passare degli anni i saloni da ballo si aprirono però alla borghesia, che quasi gareggiava con l’aristocrazia anche a passo di danza. Mentre però l’aristocrazia aveva nel dna le regole di etichetta e di bon ton, la borghesia non sempre era abituata alle buone maniere. Il Maestro di Cerimonia Si fece largo quindi la figura del Maestro di Cerimonia, arbitro e giudice perfetto di eleganza e di buone maniere. Questa singolare figura vigilava e presiedeva la sala da ballo. Il debutto al ballo avveniva con riti definiti: baciamani, inchini, sorrisi compiaciuti, tutto all’insegna del bon ton e della moderazione. Fino all’età vittoriana e al Novecento con il progressivo prevalere delle danze di coppia (valzer, polka, mazurca) su quelle corali (quadriglie e contraddanze) e dei saloni pubblici e dei teatri che sostituirono i palazzi aristocratici. La Danza: l’arte di stare in Società Già, perché la danza non era solo corretta educazione del fisico, acquisizione di un’ eleganza ...
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I balli dell’Ottocento rivivono in un affascinante volume
Atmosfere e magie di un tempo lontano, scenari fiabeschi e leggendari rivivono nel volume “Gran Balli dell’Ottocento: da Via col Vento al Gattopardo” di Nino Graziano Luca, edito da Curcio Musica. Nel libro viene analizzata la storia del ballo del XIX secolo. Ed ecco che si assaporano le suggestioni dei saloni degli antichi palazzi nobiliari, luoghi riservati all’elite del tempo per le esibizioni. Ma anche l’atmosfera dei castelli, delle costruzioni europee, come gli auditorium ed i teatri, gli spazi enormi deputati ad accogliere i danzatori del tempo. Da Via con Vento al Gattopardo: le emozioni e le atmosfere romantiche del ballo Una lettura che vi farà vivere l’atmosfera romantica dei gran balli dell’Ottocento , come in Via col Vento ed Il Gattopardo, le emozioni di un gran ballo delle debuttanti, il tremito dell’abbraccio di un valzer, dell’armonia di una quadriglia, della freschezza di una contraddanza. Immaginerete il lusso e la magia dei saloni decorati con stucchi e oro; l’eleganza e l’incanto di abiti, le acconciature e le parure da sogno; il garbo di relazioni fondate sui comportamenti galanti. Questo libro apre la porta su un mondo: quello dei gran balli, approfondendo la storia, l’etichetta e il repertorio delle danze. Il ...
Read More »Viaggio al centro di Portorico: le tradizioni e i balli
Quando pensiamo alle danze latinoamericane quasi sempre viene alla mente l’immagine di Cuba. Gran parte dei balli latini, in voga oggigiorno in Italia, sono originari di Portorico. L’isola, infatti, ha dato i natali a grandi musicisti, ballerini e cantanti del novecento. Costretti ad emigrare negli Stati Uniti, questi grandi artisti svilupparono le loro tradizioni musicali in un’America straordinariamente ricca di novità sonore. Un itinerario alla scoperta di una cultura lontana, ma imitata dagli italiani amanti del ballo: quella portoricana. Per chi arriva per la prima volta nell’isola di Portorico non c’è nessuna forma di battesimo migliore che una festa patronale. A Portorico queste rappresentazioni festive sono un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. La festa patronale è una vera festa di popolo, frequentata da giovani e meno giovani, tutti desiderosi di dare sfogo alla loro gioia di vivere. E lo fanno ballando in bermuda, ciabatte o abiti alla buona, lontanissimi da quello stereotipo di giacca e cravatta che molti hanno quando si parla di Puerto Rico. La cosa curiosa delle feste patronali è che, mentre l’orchestra suona, c’è chi ascolta comodamente seduto, chi mangia, chi beve e chi invece balla sull’asfalto grondante di sudore. In questo luogo niente è costruito, è tutto spontaneo; ed ...
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