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La danza è uno stile di vita, insegna ad ‘abitare’ il corpo e la mente

La danza non è solo una forma d’arte. È uno stile di vita che offre la capacità di abitare il proprio corpo e di farne una bussola nelle difficoltà e un baluardo contro le pressioni esterne. Il corpo è molto saggio, è davvero una macchina perfetta. Abitarlo significa diventare consapevoli delle sensazioni corporee che forniscono informazioni su come si sta vivendo. La danza inoltre è pausa nella frenesia quotidiana, permette la connessione con una parte profonda di noi stessi. Danzare richiede infatti la sintonizzazione tra le diverse parti del corpo, muscoli, colonna vertebrale, organi respiratori e permette di sentire e vivere il movimento. Ascoltando il proprio corpo, si impara a fidarsi delle proprie sensazioni e a discernere tra sensazioni utili e inutili. Si impara inoltre a non farsi travolgere dalle emozioni dannose o negative. Attraverso il movimento danzato infatti si liberano le tensioni fisiche ed emotive represse. I ballerini che frequentano le lezioni con costanza non affinano solo la tecnica, ma si esercitano anche a prendere coscienza di sé e della stretta correlazione tra mente e corpo. Danzare quindi regala anche l’opportunità di abitare la mente, di sviluppare un pensiero autonomo e originale, di liberarsi e distinguersi dalla massa, e ...

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Il danzatore intelligente

L’intelligenza è una qualità mentale complessa che consiste nelle capacità di apprendere dall’esperienza, adattarsi a nuove situazioni, comprendere e gestire problemi e concetti astratti, e utilizzare le conoscenze acquisite per migliorare la propria qualità di vita. La danza è una delle forme più elevate ed espressive di intelligenza umana, perché combina abilità fisiche, emotive e cognitive. Nell’ambito della danza, l’intelligenza si traduce nella capacità di interpretare la musica, esprimere emozioni attraverso il corpo, apprendere e memorizzare coreografie complesse, e adattarsi costantemente alle esigenze della sala e del palcoscenico. Danzare necessita anche di una notevole capacità di problem solving, in quanto il ballerino deve spesso affrontare e superare sfide fisiche e tecniche, trovare soluzioni creative a ‘problemi’ coreografici e collaborare efficacemente con il maestro e i compagni. La danza inoltre richiede e sviluppa altri due tipi di intelligenza: corporeo-cinestetica, ossia la capacità di controllare i movimenti del corpo; visuo-spaziale, cioè pensare per immagini e visualizzare i movimenti in modo preciso e astratto. Il danzatore intelligente dunque è colui che sa utilizzare il proprio corpo come strumento di comunicazione, che riesce a trasmettere emozioni profonde e a connettersi con la danza e con i passi che interpreta in modo autentico. Le sue ...

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La danza è l’esito di un lavoro cerebrale portato all’estremo

Gli scienziati hanno sottovalutato gli effetti neurologici della danza fino a tempi relativamente recenti, quando hanno iniziato a comprendere la complessa coordinazione mentale che la danza richiede. Muoversi e danzare sono capacità innate e forme di espressione culturali, mentre la danza codificata è un atto più ‘evoluto’ e complesso. Richiede un serio allenamento per affinare i movimenti attraverso la tecnica e coinvolge molte funzioni del sistema nervoso. La danza dunque è un’arte che coinvolge attenzione, memoria, volontà, sensibilità, consapevolezza e molte modalità sensoriali, oltre al movimento. Le regioni cerebrali che contribuiscono all’apprendimento e alle prestazioni nella danza includono corteccia motoria, corteccia somatosensoriale, gangli basali e cervelletto. La prima è coinvolta nella pianificazione e nell’esecuzione dei movimenti volontari. La seconda è responsabile del controllo motorio e svolge un ruolo nella coordinazione occhio-mano. I gangli della base, un gruppo di strutture situate in profondità nel cervello, collaborano con le altre regioni cerebrali per coordinare i movimenti, mentre il cervelletto contribuisce alla pianificazione di azioni motorie complesse. Ogni stile di danza dunque richiede un’intricata pianificazione delle sequenze di movimenti, l’integrazione della musica e l’espressione di sentimenti. Una delle più grandi qualità dei ballerini è che sembrano fluttuare sulla musica, in una fusione perfetta che dipende ...

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La danza ricompone le fratture interiori

Nella vita le cose non vanno sempre per il meglio e alcuni eventi possono essere estremamente stressanti e dolorosi. Che ne siamo consapevoli o no, ognuno di noi ha subito danni psicologici più o meno gravi da cui sono derivate reazioni psico-fisiche importanti che talvolta non vengono elaborate correttamente dal cervello. Ciò provoca un blocco delle emozioni e delle sensazioni corporee e la costruzione di reti neuronali disfunzionali che compromettono il benessere della persona. L’arte in generale possiede un valore terapeutico anche sulla salute mentale. È uno strumento di comunicazione che consente di esprimere le proprie potenzialità e il bello insito in  sé. L’arte della danza in particolare ha il potere di ricomporre le ‘fratture’ psicologiche. Rappresenta un potente approccio per la gestione dei traumi, in quanto riesce ad affrontare sia i sintomi psicologici che quelli fisici. Danzando migliorano la consapevolezza corporea e la percezione sensomotoria. Attraverso l’esperienza sensoriale del movimento e del ritmo emerge la connessione mente-corpo. Danzare infatti aumenta la capacità di riconoscere ed esprimere le emozioni, favorisce il rilascio cognitivo-emotivo e sviluppa l’empatia cinestesica, ossia sentire nel proprio corpo il movimento dell’altro. Tutto ciò favorisce l’emergere di importanti processi psichici come la consapevolezza e la verbalizzazione degli ...

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La danza possiede un eccezionale potere trasformativo: ecco come cambia il danzatore

Nel mondo di oggi sedentario e frenetico, tutti trarrebbero beneficio dallo studiare la danza o dal praticarla più spesso. La Scienza dimostra che anche solo dieci minuti di ballo sono un allenamento completo per il corpo e la mente. La danza infatti modifica il modo in cui ci sentiamo e genera una sensazione di completezza e pienezza. Questo potere trasformativo riguarda tutti, uomini e donne, anziani e giovani e non ha nulla a che vedere con la bravura di un ballerino, né con un particolare stile di danza. I segnali motori vengono trasmessi dal cervello a nervi, muscoli e articolazioni. Il battito cardiaco aumenta, il sangue pompa meglio e il cuore diventa più forte. Si attivano sistema nervoso e neocorteccia, e il cervello diventa più plastico ed elastico. I percorsi cognitivi migliorano, così come la capacità di risolvere i problemi e di assumersi i giusti rischi. Il movimento e le risposte emotive alla musica inoltre permettono di scrollarsi di dosso sentimenti negativi e di fluttuare in uno stato di ottimismo e gioia. La danza cambia il modo in cui ci muoviamo in generale e migliora il rapporto con l’ambiente fisico che ci circonda. Aumenta la fluidità dei nostri gesti e ...

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La danza modifica lo stato mentale e potenzia le funzioni cognitive

Quando si danza si entra in uno stato mentale diverso. La danza crea una connessione mente-corpo speciale e unica e permette di integrare pensieri ed emozioni con il movimento fisico, senza soluzione di continuità. La danza inoltre  fornisce un contesto sicuro in cui lasciar ‘andare le cose’, sfogare, conoscersi e ritrovarsi. Tutto ciò pone le basi per una reale consapevolezza di se stessi. Muovendoci modifichiamo l’equilibrio chimico ormonale del nostro corpo e l’umore cambia. Il focus mentale si sposta, le prospettive si ampliano, e la visione della realtà si allarga e arricchisce. Quando il movimento è inserito in una struttura codificata che include consapevolezza, alcune parti della nostra mente diventano più facilmente accessibili. Il danzatore viene assorbito nel momento, orientato al presente, migliorano la capacità creativa e gli stati auto-coscienza e resilienza. Da qui inizia un processo di conoscenza del pieno potenziale psico-fisico. Praticando la danza, ci si lascia guidare dal corpo, dal respiro, dall’impulso, dallo slancio e dalla musica. Aumentano le abilità immaginative, improvvisative e creative e la capacità di entrare in risonanza con l’ambiente che ci circonda. Questo specialissimo ‘passo a due’ mente/corpo implementa lo sviluppo intellettivo, aiuta a gestire meglio le relazioni con noi stessi e di conseguenza con gli ...

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La danza è un elisir di giovinezza

A tutti piace guardare i danzatori che saltano, piroettano e volteggiano sul palcoscenico. Ma qual è l’età più indicata per iniziare a studiare danza classica? E c’è un’età in cui è opportuno smettere o rinunciare? Gli esperti sono concordi nell’affermare che l’età migliore per iniziare a studiare danza sia tra i 5 e gli 8 anni. In questa età i bambini sono come spugne, assorbono facilmente i movimenti di base e la tecnica. Inoltre, all’età di 5 anni, il 90% del loro cervello è già sviluppato. I sistemi sensoriali e percettivi fondamentali per il linguaggio, il comportamento sociale e le emozioni, sono fortemente influenzati dalle esperienze esterne vissute in questo periodo. Mentre imparano a ballare, dunque, i piccoli danzatori stanno costruendo un cervello agile, attivo e vivace, perché la danza classica può invertire i segni dell’invecchiamento cerebrale. Essa nutre la creatività e incoraggia l’espressione di sé, coltiva la disciplina, l’autostima e il senso di realizzazione. Ogni plié, battement tendu o port de bras sono un passo verso la crescita, la fiducia in se stessi e la pura gioia. Danzare attiva il centro di ricompensa del cervello, limita stress e ansia, aumenta buonumore e autostima, incrementa la capacità di appassionarsi e ...

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Promuovere la salute mentale attraverso la danza

  Il ruolo delle arti nello sviluppo e nella conservazione della salute mentale è un dato certo e riconosciuto. Impegnarsi nello svolgimento di un’arte, infatti, allevia ansia, stress e depressione. In tal senso possiamo affermare che l’arte costituisce un approccio non medico alla prevenzione dei problemi di salute mentale e può contribuire a far risparmiare denaro al servizio sanitario e all’assistenza sociale. Ovviamente, quando parliamo di arte, parliamo di danza, in ogni sua forma e stile. Vediamo alcuni dei modi in cui danzare contribuisce al mantenimento della salute mentale. La danza aiuta a regolare gli ormoni dello stress, come il cortisolo, ormone potenzialmente dannoso per il corpo. Se suoi livelli rimangono troppo elevati subentrano effetti negativi per la salute come ipertensione, diabete, malattie cardiache, insonnia e disturbi dell’umore. Rilasciando nel cervello sostanze chimiche che riducono il cortisolo, come adrenalina, ossitocina e noradrenalina, la danza limita o addirittura elimina tali effetti negativi e tiene a bada la quantità di ormone nell’organismo. La solitudine ha un impatto negativo sulla salute mentale. Danzare offre la possibilità di incontrare persone con cui condividere la stessa passione, fare nuove amicizie e socializzare. Danzare permette di esprimersi liberamente, quindi di conoscersi meglio e più a fondo e ...

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La danza attiva e ringiovanisce mente e corpo

Danzare richiede il coinvolgimento delle funzioni fisiche e di quelle cognitive. La danza di fatto è in grado di ampliare i volumi e le strutture cerebrali, e di stimolare l’adattamento psicomotorio. In particolare, ballare aumenta le dimensioni dell’ippocampo, struttura cerebrale che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, a quella spaziale e all’orientamento. Quando si danza con continuità si verifica quindi un miglioramento significativo della memoria, dell’attenzione, dell’equilibrio corporeo, dei parametri psicosociali e della neuroplasticità. Quest’ultima indica la flessibilità di un sistema che non smette mai di apprendere e la capacità del cervello di modificare la propria struttura in risposta all’esperienza. Essa si dimostra fondamentale nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e del naturale declino cognitivo. Rispetto all’attività di fitness generale, la danza apporta maggiori miglioramenti in più aree cerebrali. E’ l’unica attività fisica che comporta un aumento dei fattori neutrofici essenziali per lo sviluppo e la sopravvivenza neuronale, la plasticità sinaptica e la funzione cognitiva. I movimenti codificati della danza associati alla musica generano esperienze che attivano la mente, permettono di creare nuove connessioni tra le cellule nervose e di riparare i danni causati dal trascorrere del tempo. Imparare a danzare dunque ringiovanisce il cervello e il corpo ...

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Il potere della danza: come la danza produce effetti benefici sul cervello e sulle emozioni

La danza è una disciplina basata su precisi principi: controllo, ricerca di perfezione, tecnica ed espressività. Tutto ciò coinvolge e stimola la nostra attività cerebrale. Mentre impariamo i complessi movimenti della danza, è come se anche la nostra mente facesse ginnastica, con notevoli benefici per la salute mentale e psicologica. Danzare infatti migliora lo sviluppo cognitivo, la creatività, l’apprendimento e le competenze, stimola l’apparato vestibolare e la capacità di seguire direttive e istruzioni. Di conseguenza migliorano le capacità decisionali, l’attenzione, il controllo delle emozioni, l’accesso a cognizioni passate, il riconoscimento di potenziali problemi e l’abilità di trovare soluzioni immediate. In breve, mentre si balla, il cervello elabora un multitasking estremo e affina la capacità di problem solving. Danzare stimola anche le emozioni che sono collegate al pensiero e all’apprendimento, guidano l’attenzione, creano significato e percorsi di memoria. Il cervello dunque è molto più attivo e chimicamente stimolato quando sono coinvolte le emozioni. Liberando tensioni e pulsioni represse, la danza permette di raggiungere gli aspetti inconsci della mente e di mobilitare efficacemente le funzioni psichiche bloccate, generando stati di calma interiore. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui la danza dovrebbe essere insegnata nelle scuole, per permettere a tutti i ragazzi ...

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