Roberto Zappalà affronta tre grandi composizioni classiche e per lui anche “sacre” che hanno segnato il percorso coreografico e musicale del secolo scorso. Un processo creativo lungo dieci anni che sottolinea il rispetto che il coreografo catanese ha per questi lavori e che oggi giunge a maturità per la messa in scena. L’après midi d’un Faune, Boléro, Le Sacre du Printemps (trilogia dell’estasi) sono le tre creazioni che compongono un unico spettacolo, unite dal comune denominatore del linguaggio chiaro e selvaggio di Zappalà. Lo spettacolo debutta in prima assoluta il 30 e 31 maggio all’Auditorium Zubin Mehta di Firenze, nel cartellone del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, ed è una co-produzione Scenario Pubblico|Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Firenze), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), MilanOltre Festival (Milano), Teatro Massimo Bellini (Catania), in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Ravenna Manifestazioni. Un lavoro per 14 danzatori e 10 comparse che vedrà per le date catanesi al Teatro Massimo Bellini (6/13 ottobre) l’esecuzione dal vivo della musica a cura dell’Orchestra dello stesso Teatro, diretta da Vitali Alekseenok. La sfida e la scommessa di questa trilogia è ...
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Cultus, il nuovo spettacolo del coreografo Roberto Zappalà
Cultus è la nuova creazione del coreografo Roberto Zappalà, realizzata dalla sua compagnia Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, che arriva in scena a Genova dopo il debutto nazionale a Gorizia. Ad ispirare il lavoro le meravigliose atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera The Little Match Girl Passion composta nel 2007 e vincitrice del premio Pulitzer per la musica nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro, con atmosfere sacre ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Andersen che trovano un riferimento anche nella Passione secondo Matteo di Bach: dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé. Cultus mette in atto la trasformazione di una drammaturgia in quadri emozionali di danza pura e propone un viaggio coreografico dalla sofferenza, causata dalla tortura, alla felicità della resurrezione. Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi con uno spettacolo in cui sarà la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta. Transiti in movimento in cui i corpi dei danzatori ...
Read More »Al via Face Off INART a Matelica (Mc) 5/11 settembre
Si chiude la seconda edizione di Face Off, festival diffuso di danza contemporanea a Matelica (Mc), città dove la manifestazione è nata nel 2014 per volontà del Comune e della Proloco, con la direzione artistica di Roberto Lori, la direzione organizzativa di Marika Errigo e la cura della Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti e Promatelica, in collaborazione con A.M.A.T. Il successo ottenuto a Matelica negli ultimi sette anni ha spinto la compagnia ad immaginare il progetto come un festival itinerante che prevede il coinvolgimento di vari borghi e città italiane. Face off si fonda sull’idea di portare la danza contemporanea dentro la città, fuori da spazi convenzionali, sviluppando stimolanti e suggestive alchimie tra il processo artistico della danza e il patrimonio architettonico urbano, con il fine di valorizzare ed invadere nuovi luoghi in cui allestire le performance: da piazze a cortili, da biblioteche a chiostri, da porti a vicoli, da musei a ville. Così dal 2021 Face Off ha assunto la forma di festival diffuso, aggiungendo via via nuove tappe che quest’anno sono state Sarnano (Mc), Marano Lagunare (Ud) e Aradeo (Le). Dopo Aradeo in maggio, Sarnano in giugno e Marano Lagunare in luglio, il festival approda finalmente a Matelica con il titolo di ...
Read More »La Nona / dal caos, il corpo di Roberto Zappalà in tour
La Nona / dal caos, il corpo di Roberto Zappalà, una riflessione sull’uomo e sull’umanità, sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale riprende la tournée a partire dall’affascinante tappa il 16 agosto, ospite del Segesta Teatro Festival diretto da Claudio Collovà. La tournée 2022 de La Nona coincide con un traguardo importante appena raggiunto, ovvero, il riconoscimento di Centro di rilevante interesse nazionale assegnato a Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza da parte del Ministero della Cultura. Dopo Segesta lo spettacolo è in scena: 19 novembre Teatro Ristori di Verona; 23 novembre al Teatro Comunale di Bolzano; 30 novembre al Teatro Fraschini di Pavia; 10-11 dicembre al Teatro Bellini di Napoli. Sara Zuccari
Read More »Audizione Compagnia Zappalà Danza per giovani danzatori e coreografi
MoDem e CZD2: gli strumenti della Compagnia Zappalà Danza per valorizzare giovani danzatori e coreografi. Aperti i termini per le candidature. Ormai da oltre 30 anni stiamo dedicando molta cura ai dettagli che la mia danza richiede, continuiamo a mantenere, anzi a rafforzare quei principi di costruzione del nostro linguaggio che è sempre più focalizzato sul corpo e in particolare sulla sua “animalità”. Per questa ragione cerchiamo sempre più di ritrovare l’istinto in cui si nidifica un’apparente imperfezione, valore fondante del nostro vocabolario creativo e di studio. Vista, udito e olfatto: tre sensi per un unico senso Roberto Zappalà MoDem, acronimo di movimento democratico, è il linguaggio che Roberto Zappalà ha sviluppato in oltre 30 anni di creazioni con la sua compagnia, basato su criteri legati a flussi, controlli, esplorazioni articolari e muscolari che il corpo quotidianamente esercita, attraverso una metodologia che tende a favorire la contaminazione fra gli esponenti del gruppo di lavoro e una conoscenza maniacale delle proprie giunture. MoDem è anche il percorso di conoscenza e approfondimento del linguaggio della Compagnia Zappalà Danza da cui prende il nome, nato 20 anni fa con l’apertura di Scenario Pubblico, sede della stessa compagnia e oggi uno dei Centri ...
Read More »L’estetica e il linguaggio del corpo di Roberto Zappalà per il Campania Teatro Festival
«Gli esseri umani hanno da sempre guardato alla natura per comprendere il senso del loro essere qui e delle loro azioni. La natura è comune a tutti ed è la madre di tutti, considerare la natura equivale a considerare l’universalità delle cose. Uno spazio dove silenzio, ascolto, percezione e gesto saranno presenti in modo unitario nel rispetto delle singole differenze». (Roberto Zappalà) Continua con grande successo la rassegna di grandi nomi per il Campania Teatro Festival, il 29 settembre ore 21.00 al Teatro Politeama, Napoli in scena la Compagnia Zappalà Danza con la nuova opera di Roberto Zappalà – Rifare Bach – . Con questa creazione Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo, e lo fa dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach, che con la sua musica cristallina e preziosa incarna per il coreografo l’ideale di un’arte pura e “onesta”. Al centro della creazione un universo coreografico che mette il corpo, con la sua naturale bellezza e tutta la sua fragilità, quale elemento fondante e transito ineludibile. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach ha nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale, come delle ...
Read More »“Panopticon” di Roberto Zappalà al Museo Castello Ursino di Catania
Dopo mesi di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria il progetto Panopticon / il teatro igienico, opera installativa di Roberto Zappalà, prende forma dal vivo dal 19 marzo al 17 aprile al Museo Civico Castello Ursino in co-organizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania. Panopticon vede finalmente la luce in una dei luoghi più affascinanti e importanti della città siciliana, mostrando così di essere un progetto versatile ed esportabile. «L’accostamento con il Panopticon di Jeremy Bentham – che progettò un carcere ideale nel 1721 – è molto semplice: il nostro progetto esalta infatti la dimensione della segregazione/prigione così come del distanziamento/isolamento sociale oltre che del voyeurismo. L’intenzione è di far diventare protagonista il contenitore, lo spazio, almeno quanto il contenuto, il performer e il messaggio del suo gesto». (Roberto Zappalà) E, come dice l’Assessore alla Cultura del Comune di Catania, Barbara Mirabella: «Lo scenario del Castello Ursino, anche in ragione della sua storia nei secoli di fortezza, dimora reale, carcere e infine luogo di bellezza e cultura, è il palcoscenico ideale sul quale rappresentare questa dicotomia fra la libertà dell’espressione artistica e la condizione umana soggetta a limitazioni continue e contingenti». Il Panopticon di Roberto Zappalà assolve ad una funzione sociale di riavvicinamento perché il pubblico entra ed è parte dell’opera d’arte. Al Museo Civico Catello Ursino l’installazione Panopticon diventa quotidianamente parte integrante del percorso museale e, al suo ...
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