Cristina Rizzo presenta La Sagra della Primavera Paura e Delirio a Las Vegas solo studio version per Fabbrica Europa della Sagra della primavera di Igor Stravinskij, il suo lavoro tiene conto di ciò che questa partitura coreografica ha rappresentato nel mondo musicale e della danza : molto è già stato detto e molto è già stato fatto sulla questione del rito, non credo che sia possibile aggiungere altro. Considero dunque questo progetto non come un confronto con la tradizione ma come una personale immersione in un universo sonoro. A questo proposito, metto da parte qualsiasi possibile interpretazione di una scena rituale, nessun racconto, nessun personaggio, nessuna rappresentazione…, ma il dispiegarsi di un atto dinamico a più corpi, un corpo unico intento in un esercizio di concentrazione all’unisono. Si propone di rendere visibile il complesso di suggestioni e impressioni che si genera in un individuo mentre assiste a un prodotto creativo, rispondendo alla domanda: Cosa vedo quando ascolto? Cosa ascolto quando vedo? la coreografa dice: Quando il movimento diventa delirio del corpo, ha sulla realtà lo stesso effetto distorsivo, la rende un immaginario malleabile, un territorio costruito per tentativi… Niente profondità ma solo superfici… The time of dance is now…Mettiamo che nell’immagine ...
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“Invisible piece” di Cristina Rizzo, in attesa di vedere cosa accade in chi si guarda…
Invisible Piece (Contemplation Piece. Involving Piece. Dead Piece) concept, coreografia e performance di Cristina Rizzo, una delle figure di punta della ricerca coreografica italiana, co-fondatrice del collettivo Kinkaleri, che opera tra sperimentazioni visive e teatrali. Il progetto coreografico dedicato alla creazione di un ‘solo’ prende avvio da una personale ri-traduzione della variazione classica La Morte del Cigno nella versione originale del 1924 danzata da Anna Pavlova. Il pubblico si troverà a confronto con la visione originale della Pavlova, proiettata su di un monitor posto sul proscenio e la coreografa/interprete al centro della scena e di spalle al pubblico, attraverso una traduzione simultanea dell’antica versione, attualizza attraverso la sua gestualità uno scenario espressivo infinito e precario, in cui tutti i movimenti e le espressioni dei ‘corpi’ improvvisamente tradiscono la partitura iniziale per diventare ambigui e fuori controllo, come per evidenziare la fragilità dei diversi piani interpretativi: finzione/sentimento, reale/irreale, mimetismo/apparizione. Consulente storico per la realizzazione della performance è Stefano Tomassini, l’elaborazione del suono è curata dalla stessa coreografa che firma anche l’elaborazione dei video con Gianluca Mattei, il testo di Cristina Rizzo è tratto da Iggy Pop & The Stooges, Led Zeppelin, Quentin Tarantino, Marten Spanberg, Louise Borgeois, Kurt Cobain, Lady Gaga, ...
Read More »Cristina Rizzo e “Dance n.3” tornano in scena a Bologna
Un progetto coreografico molto importante ed altrettanto difficile da mettere in scena, ma che alla fine ce l’ha fatta nel miglior modo possibile: Cristina Rizzo ha lavorato alla scrittura di una parte della partitura coreografica di Dance n.3, per poi successivamente passarla ad altri tre coreografi per essere letta e interpretata nella forma di tre assoli di cui lei stessa è diventata poi interprete. Lucia Amara, insieme a Cristina Rizzo, ha innescato un lungo e ampio lavoro sulla parola che ha portato a una scrittura a quattro mani, a partire da una pratica di pensiero sul corpo e sulle sue stratificazioni, di cui il gesto è l’evento finale. La partitura coreografica scritta in questa fase è composta come una combinatoria di parole che si dispongono in elenco o si incrociano per associazioni trasversali. Dance N° 3 ha avuto, però, il vero e proprio “la” nel momento in cui la redazione dello spettacolo è passato in mano a tre coreografi: Ezster Salamon, Michele Di Stefano, Matteo Levaggi: ognuno di loro ha trovato una chiave di accesso per entrare nell’universo soggettivo della coreografia. Il pubblico in sala ha la possibilità, quindi, di vedere tre assoli interpretati dalla stessa Cristina Rizzo, la cui ...
Read More »“Dance n°3″ di Cristina Rizzo ospite alla Lavanderia a Vapore
“Immaginare e trascrivere un pensiero di movimento, come una lenta sceneggiatura che debba essere poi tradotta e montata in un tempo e uno spazio da un altro coreografo e di cui sarà a mia volta e nuovamente l’interprete.” Un lungo periodo di studio porta Cristina Rizzo all’esito scenico Dance n°3. La scrittura-lettura del suo corpo prende forma da una iniziale partitura coreografica elaborata in collaborazione con Lucia Amara. Questo delicato materiale è transitato attraverso il potenziale immaginifico di tre coreografi, ovvero di tre universi estetici differenti. Eszter Salamon, Michele Di Stefano e Matteo Levaggi lo hanno tradotto in tre soli, interpretati dalla stessa Cristina. Il suo sguardo visto attraverso un ulteriore potere interpretativo e creativo. In un transito di visioni narranti e narrate attraverso il corpo protagonista, veicolo di significati e dialogo di identità. Una stratificazione significante, nella pluripersonale matericità del solo. L’esito del longevo studio della fiorentina co-fondatrice del collettivo Kinkaleri ora nel pieno di un percorso autonomo di produzione e sperimentazione sarà in scena il 19 novembre nei locali della Lavanderia a Vapore, edificio utilizzato come struttura di servizio per l’ospedale psichiatrico, ora restaurata e adattata a ospitare il centro di eccellenza per la danza affidato al Balletto ...
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