La danza è difficile. Qualunque sia lo stile scelto, qualunque sia il livello che si intende raggiungere, amatoriale o professionistico, la danza è difficile e l’allievo se lo deve mettere in testa. La danza in effetti nasce nel cervello e si esprime attraverso il corpo. Quando si impara a danzare, bisogna porsi nella condizione mentale adeguata allo scopo, ossia apprendere, migliorare e perfezionare. È indispensabile concentrarsi, lavorare con serietà, imparare anche dai compagni e soprattutto dai propri errori. L’ascolto è parte essenziale della danza, e implica ascoltare la spiegazione del maestro e soprattutto se stessi. Poi arriva il resto. La danza è processo multisensoriale complesso che richiede impegno, costanza, sforzo mentale e fisico. Quando si decide di entrare in sala danza, questo deve essere chiaro, compreso e accettato. Eppure, di recente, la lezione di danza viene vissuta come un passatempo da allievi demotivati e persi tra social media, ricerca ossessiva di ‘like’, e un’indolenza e un esibizionismo narcisistico senza precedenti che annullano la personalità individuale e la creatività. Solo per il fatto di pagare una retta, sempre più spesso gli allievi si sentono in diritto di decidere quando e se presentarsi a lezione, senza rispetto degli orari, del lavoro dell’insegnante ...
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Creatività e fragilità emotiva: un aiuto dalla danza
L’innovazione, il genio, la capacità di andare oltre gli schemi prestabiliti sono peculiarità degli artisti e di tutti coloro che posseggono una vivace mente creativa. Sembra che le personalità artistiche siano maggiormente soggette a un più alto rischio di sofferenza psichica, motivo per cui da tempo la letteratura scientifica studia le connessioni e le concause che generano la famosa diade ‘genio e sregolatezza’. Si è ipotizzato che vi fosse una base genetica comune alla creatività e alla fragilità emotiva, e che l’arte attiri quelle personalità che hanno in sé particolari sensibilità e uno spiccato pensiero divergente. Questa forma di pensiero è un modo di processare l’esperienza tramite connessioni mentali insolite, flussi di coscienza e improvvisazione. Il lato disfunzionale di questa forma di pensiero è il cosiddetto sensation seeking, cioè la tendenza a cercare continuamente sensazioni forti ed estreme, fino ad arrivare a mettere in atto condotte rischiose. Questo discorso riguarda anche la danza? Il pensiero divergente viene effettivamente stimolato dalla danza, e permette di generare soluzioni molteplici e ingegnose per un determinato problema. Si tratta di una concentrazione mentale spontanea, fluida e non lineare, basata sulla curiosità e sull’anticonformismo. È indubbio anche che la danza implichi una certa dose di ...
Read More »Danza e creatività? Come funziona? Creativi si nasce o si diventa?
La creatività può essere definita come la capacità di trovare idee e soluzioni nuove, combinare gli elementi a disposizione in qualcosa di innovativo, risolvere i problemi in modo originale e modificare l’esistente migliorandolo. In estrema sintesi possiamo identificare quattro fasi del processo creativo. La preparazione consiste nella raccolta delle informazioni necessarie alla soluzione di un problema o ad approfondirlo. E’ un momento di osservazione e ricerca attraverso esperienze precedenti, tentativi falliti e fantasiose congetture. L’incubazione è un momento di studio e riflessione su quanto raccolto nella fase precedente. Il cervello assembla e riorganizza le informazioni, cercando un senso e stabilendo in che direzione procedere. L’illuminazione è il lampo di genio che cambia il corso del processo e consegna un ordine imprevisto degli elementi con cui si è lavorato fino a questo momento. Tra tutte le ipotesi e le alternative emerge improvvisamente quella che funziona, il passo che rende fluida una coreografia, il giusto accento che enfatizza un grand jetè, l’inserimento del pas de bourrée in quel determinato momento coreografico. L’ultima fase del processo è la realizzazione ossia l’attuazione pratica delle idee. E’ un momento delicato, a volte perfino le idee all’apparenza più brillanti si scontrano con difficoltà pratiche e devono ...
Read More »Danza: processo creativo, comunicazione e libertà espressiva
Creatività significa capacità di produrre qualcosa che prima non esisteva. Il processo creativo favorisce, infatti, la formazione di collegamenti neurali nuovi e diversi da quelli già esistenti, stimola l’agilità mentale e l’intelligenza e nasce da una straordinaria collaborazione tra l’emisfero sinistro, deputato alla razionalità, alla logica, all’analisi, alla deduzione e al pensiero convergente, e l’emisfero destro, sede dell’intuizione, della sintesi e del pensiero divergente. La creatività è propulsione vitale e motore dell’arte, espressione estetica dell’interiorità e dell’animo umano, fusione in costante mutamento di capacità intellettuali, emotive, fisiche e spirituali, nonché un mezzo attraverso il quale possiamo esplorare noi stessi e la nostra posizione nella società e nel mondo in cui viviamo. L’arte costituisce anche una potente forma comunicazione con gli altri riguardo a ciò che vediamo, sentiamo, pensiamo e percepiamo, aiutando a instaurare un dialogo interno e tra individui e comunità. La danza è arte a tutti gli effetti ed è anche una naturale forma di auto-espressione. Attraverso il movimento, infatti, il nostro corpo esprime, le sue potenzialità e la sua innata ricerca di libertà, spesso ostacolata dalle restrizioni imposte dalle nostre menti, soggette a ogni tipo di limite e inibizione durante la vita. La creatività nella danza è un’attività ...
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