Ritorna al Volvo Studio di Milano da martedì 1° ottobre “Esplorazioni”, la rassegna che porta la programmazione performativa di Triennale all’interno degli straordinari spazi dell’headquarters Volvo di zona Garibaldi: la terza edizione del progetto propone un viaggio nella scena musicale e coreografica italiana più originale e affascinante, con quattro appuntamenti realizzati ad hoc tra danza, musica live e improvvisazione, dove corpi in movimento e indagini sonore troveranno negli spazi di Viale della Liberazione una dimensione naturale di espressione, un habitat favorevole alla loro coesistenza e al loro sviluppo. Dopo il successo delle prime due edizioni, che hanno visto la partecipazione di artisti del calibro di Saturnino, Michele Di Stefano, Teho Teardo e Philippe Kratz, questa terza stagione proseguirà nel percorso di ricerca e scoperta artistica basate sull’incontro e la relazione: prendendo spunto dallo spirito di Volvo, “Esplorazioni” lavorerà sull’ignoto e sulle molteplici possibilità dell’improvvisazione, affiancando mondi apparentemente distanti nell’ambiente sicuro di un tempo e di uno spazio protetti, affidati per quel momento alla pura creazione. Si comincia martedì 1° ottobre con “enveloppes” di Adriano Bolognino e Stefano Pilia (presentato da Radio Raheem), dal 2015 chitarrista degli “Afterhours” e tra i musicisti e sperimentatori più noti della sua generazione: un viaggio ...
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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata
“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...
Read More »“ParmaDanza 2025” in una nuova veste al Teatro Regio
Cinque gli appuntamenti di “Parma Danza 2025”: da gennaio maggio, con compagnie di danza nazionali e internazionali che offrono un ampio e vario panorama del balletto e della danza contemporanea. La “Compañia Antonio Gades” inaugura Parma Danza mercoledì 5 febbraio ore 20.30. Punto di riferimento tra i più importanti al mondo della danza spagnola e del flamenco, la compagnia torna al Teatro Regio di Parma con un titolo iconico del suo repertorio, “Carmen”, con la coreografia, il soggetto e le luci di Antonio Gades e Carlos Saura, la scenografia di Antonio Saura, su musiche di Antonio Gades, Antonio Solera, Ricardo Freire, Georges Bizet, Manuel Penella e Jose Ortega Heredia. “Carmen” è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades dopo “Don Giovanni” e “Bodas de Sangre”, ispirato al racconto di Merimée. “Carmen è una donna libera e non considera i suoi sentimenti come una proprietà privata – afferma Gades. Ha una considerazione così alta del concetto di libertà che preferisce morire piuttosto che perderla. È sempre stata considerata frivola, in realtà Carmen possiede un forte senso di appartenenza di classe e una gran nobiltà d’animo. Merimée ha portato Carmen in Francia, noi l’abbiamo riportata in Spagna”. Alina Cojocaru sarà la protagonista ...
Read More »Inedito trittico di Aterballetto al Comunale di Modena
Il 16 aprile alle ore 20.30 la Compagnia Aterballetto è in scena sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena con un inedito trittico di coreografie: “Bliss” di Johan Inger, “Another Story” di Diego Tortelli e “Rhapsody in blue” di Iratxe Ansa e Igor Bacovich. È lo stesso Inger a raccontare di Bliss: “Il punto di partenza di questo spettacolo è la musica del Köln Concert di Keith Jarrett, che, oltre che il sottoscritto, ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi, è presente sia una sfida compositiva che emotiva.” “Another Story” di Diego Tortelli, presentato nel 2021 a Rovereto, racconta, sulla musica del gruppo rock inglese Spiritualized, la storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, anno colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio. “Rhapsody in blue” è la una nuovissima creazione di Iratxe Ansa e Igor Bacovich sulle note dell’omonima composizione di George Gershwin. “Rhapsody in Blue” di George ...
Read More »MicroDanze coreografie di Elena Kekkou, Francesca Lattuada, Angelin Preljocaj, Diego Tortelli
MicroDanze è un ambizioso progetto di performance “danzate” in scena sabato 4 novembre. Ideato da Gigi Cristoforetti, nasce da un invito ad arricchire un’esposizione dedicata alle rappresentazioni della danza nell’arte, sviluppandosi attorno all’esplorazione di differenti modalità di fruizione della performance di danza. Pezzi brevi (sei-otto minuti, da danzare in uno spazio minuscolo), ai quali è possibile assistere in successione come se si stesse visitando un museo. Un progetto che sfugge alla dinamica di palcoscenico, alla distanza che separa lo spettatore dall’interprete, creando un continuum tra chi guarda e chi è guardato sollecitando un’esperienza emotiva ed estetica tanto varia quanto originale. ACTIVE MOTIVATION Coreografia ELENA KEKKOU Ogni esistenza è unica. L’esistenza umana è una linea infinita che, avanzando, si interseca con altre linee creando un’interazione. Inizia da sola e finisce da sola. L’essenza, tuttavia, si trova nello stato intermedio. Il movimento contiene un codice che sblocca l’essenza dell’esistenza e la delimita. La scelta della posizione è ciò che definisce il percorso. EPPUR SI MUOVE Coreografia Francesca Lattuada In Eppur si muove, avvolti nei raffinati e impalpabili costumi di Bruno Fatalot, due danzatori si muovono solennemente su un barile-piedistallo, trascinati dalla nota dolente e misteriosa dell’Allegretto di Beethoven. La loro danza affascina e seduce, imponente come ...
Read More »Aterballetto a Bologna con un trittico
A causa della quarantena per coronavirus a cui si sono dovuti sottoporre alcuni protagonisti del balletto Don Juan, il Teatro Comunale di Bologna e la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto hanno deciso di sostituire il titolo, previsto dal 29 dicembre al 2 gennaio in Sala Bibiena del teatro bolognese, con tre tra le più apprezzate coreografie realizzate negli ultimi anni della stessa Compagnia. Ad aprire la serata “Preludio”, una creazione per cinque interpreti di Diego Tortelli, coreografo residente di Aterballetto, costruita attorno ad alcuni tra i più intensi poemi e brani del cantautore australiano Nick Cave, uno dei più grandi esponenti del Post Punk. Cave affronta l’intreccio tra temi come l’amore, la dipendenza, l’ossessione e la perdita intersecandoli tra loro. Si prosegue con “O” di Philippe Kratz, ex danzatore di Aterballetto e coreografo, passo a due già apprezzato anche all’estero. “O” rappresenta due esseri umani o due robot che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato? Chiude “Bliss” di Johan Inger, ispirato dalla musica del Köln Concert di Keith Jarrett. Inger e i danzatori in scena raccontano come ci si relaziona con questa musica ...
Read More »La Biennale di Venezia: Diego Tortorelli, vincitore del primo bando per artisti italiani
È Diego Tortelli – fra le 129 candidature arrivate nell’arco di un mese – il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato lo scorso giugno dalla Biennale di Venezia con il Settore Danza, diretto da Wayne McGregor, avviando un programma che destina risorse alla realizzazione di un progetto coreografico inedito e originale. Diego Tortelli ha vinto presentando un progetto coreografico intitolato Fo:No, in cui si propone di affrontare i territori della biofisica indagando la relazione tra apparato vocale, corpo, identità. Forte di un’esperienza personale che lo porta a verificare come il suono vocale possa modificare il linguaggio del corpo, determinando anche la nostra presenza in rapporto all’ambiente circostante. L’apparato vocale e la relazione tra le varie parti che lo compongono si trasforma così in motore di ricerca che porta poi alla produzione di materiale coreografico – afferma il coreografo – un nuovo strumento e risorsa per comporre spazio e movimento: traduzione fonetica attraverso il corpo. Fo:No, che insieme al coreografo Diego Tortelli coinvolge tre danzatori, un Beatboxer e la drammaturga Miria Wurm, sarà presentato nella sua forma definitiva in prima assoluta nell’ambito del 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea nel 2022. Nato a Brescia 34 anni fa, si forma ...
Read More »Tre coreografi per Aterballetto
Philippe Kratz, Diego Tortelli, Norge Cedeño Raffo. Ecco i tre coreografi autori del fermento che in questi mesi sta vivendo la Fonderia. Tre universi artistici che mettono in gioco la versatilità, la tecnica e la musicalità dei danzatori di Aterballetto. Philippe e Diego firmano insieme Storie, serata composta da quattro creazioni indipendenti, legate tra loro da una trascinante colonna sonora che unisce lo stile inconfondibile di Nick Cave con la musica elettronica di Mark Pritchard, i celebri brani del gruppo rock inglese Spiritualized con l’afrobeat di Fela Kuti. Il coreografo Norge Cedeño Raffo, personaggio di charme e carisma arrivato da Cuba in Italia per la sua prima grande esperienza produttiva, si confronta con un brano musicale celebre e affascinante, lo Stabat Mater di Arvo Pärt. E mette letteralmente in scena non solo tre danzatori, ma anche tre musicisti e tre cantanti. Una scommessa artistica con cui la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, da un lato, presenta al panorama italiano e internazionale un artista sostanzialmente sconosciuto in Europa; dall’altro lato, si confronta per la prima volta con l’universo coreografico cubano. L’altra protagonista della creazione è Fabiana Piccioli, artista attiva in tutta Europa con grandi produzioni operistiche e coreografiche, nonché lighting designer del Don Juan ...
Read More »Prima assoluta di “The Other Side” questa sera su Rai5
Quattro linguaggi si incontrano, e offrono il proprio contributo ad una creazione time & site specific, nata al tempo dell’isolamento, ma diventata via via un cantiere di ricerca articolato e complesso. Una storia (di Simone Giorgi) di solitudini che si rincorrono da una parte all’altra delle pareti, sul filo di grandi brani di repertorio (Ludwig van Beethoven) o di musiche scritte per l’occasione da Fabio Massimo Capogrosso. Ecco lo spunto per la ricerca coreografica di Saul Daniele Ardillo intorno al corpo di danzatori, che sono isolati da un’epidemia nella primavera del 2020, ma potrebbero esserlo in qualsiasi primavera della loro (e nostra) vita. Sotto lo sguardo e al ritmo del montaggio di Valeria Civardi. Con le suggestioni di un’opera pittorica di Luisa Rabbia, evocativa e materica al tempo stesso. La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia e La Toscanini di Parma lavorano insieme nei mesi di maggio e giugno per una “(video)creazione musicale e coreografica” con i danzatori della compagnia e i musicisti della Filarmonica Arturo Toscanini. Questa nuova “creazione a distanza” parte dall’esperienza di 1 meter CLOSER, prodotta in aprile e presentata da RAI 5 nella Giornata mondiale della danza, il 29 aprile.vStavolta però il gioco ...
Read More »“1 meter CLOSER”, prima videocreazione coreografica in quarantena creata da Aterballetto
Si può creare a “distanza di sicurezza”? O addirittura ciascuno confinato in quarantena a casa? Ci provano un coreografo da Milano e una regista video da Torino, con la collaborazione dei danzatori (quasi tutti a Reggio Emilia) e di un musicista a Londra. È stata pensata in video, e debutta su il 29 aprile, in occasione della Giornata internazionale della danza, la nuova produzione di Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto 1 meter CLOSER, creazione coreografica dettata dalla contemporaneità che stiamo vivendo. Come funziona? Il coreografo dà le indicazioni anche via web, la regista può scegliere le inquadrature anche a distanza. Fondazione Nazionale della danza/Aterballetto si affida, per questo progetto, al coreografo residente Diego Tortelli e alla videomaker Valeria Civardi, per una produzione alla quale siamo tutti invitati per una vera e propria “prima”: il 29 aprile alle 20.55 e alle 24.00 su RAI 5. Una creazione sicuramente “non ordinaria”, ma specchio dei momenti che stiamo vivendo. Ma pur sempre una modalità per celebrare la danza, nel “suo” giorno. I danzatori in scena sono: Saul Daniele Ardillo, Damiano Artale, Estelle Bovay, Hektor Budlla, Martina Forioso, Clément Haenen, Arianna Kob, Philippe Kratz, Ina Lesnakowski, Grace Lyell, Ivana Mastroviti, Giulio Pighini, Roberto Tedesco, ...
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