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Anastasia (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Anastasia è un balletto ideato e coreografato da Sir Kenneth MacMillan sulla partitura comprendente la Sinfonia n. 6 di Bohuslav Martinů e la musica elettronica scritta appositamente da Fritz Winckel e Rüdiger Rüferdi. La creazione in un atto vide il debutto presso la Deutsche Oper Berlin (ai tempi della direzione di MacMillan) il 25 giugno 1967 con protagonista la prima ballerina canadese Lynn Seymour. In seguito venne rielaborata a serata intera dallo stesso MacMillan in tre atti e andò in scena il 22 luglio 1971 per il “Royal Ballet” da lui diretto artisticamente tra il 1970 e il 1977. Quello che era l’originario atto unico di Berlino divenne l’ultimo atto della nuova versione. Il primo e secondo atto erano dedicati all’infanzia della granduchessa e alla fine dei Romanov con la Rivoluzione d’Ottobre. Le Sinfonie n. 1 e 6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij facevano da colonna sonora a questi due nuovi atti. I costumi e le scenografie portavano la firma di Barry Kay, che aveva già curato la messa in scena originale. Lynn Seymour tornò a danzare il ruolo di Anastasia, mentre il resto del cast includeva Antoinette Sibley, Anthony Dowell, Lesley Collier e David Wall. Il balletto venne proposto anche ...

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Trilby (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“Trilby” è un balletto fantastico in due atti e tre scene creato da Marius Petipa su musiche di Julij Gerber, basato sulla fiaba letteraria di stampo romantico-popolare del francese Charles Nodier “Trilby, ou Le Lutin d’Argail” pubblicata nel 1822. Nella versione di Petipa l’ambientazione si svolge in Scozia con l’elfo Trilby che protegge la casa della giovane donna Bettli mentre giura di amare il piccolo uccellino Colibrì. Tuttavia si innamora di Bettli, che è fidanzata con il contadino Wilhelm. Trilby ingabbia Colibrì, incanta Bettli e la trasporta nel “Regno degli Elfi”. Quando Wilhelm libera Colibrì dalla sua gabbia, la magia viene annullata, Trilby muore e Bettli viene liberata per sposare Wilhelm. La prima del balletto ebbe luogo il 25 gennaio 1870 al “Teatro Imperiale Bolshoi” di Mosca con le scene di Karl Walz e Pavel Issakov e i costumi firmati da Philippe Calver e Alexei Stoliarov. I ruoli femminili principali furono interpretati da Polina Karpakova che occupa un posto di tutto rilievo nella storia della danza per essere stata la prima interprete del ruolo di Odette-Odile nel “Lago dei cigni” e dall’allieva Ludiia Geiten che era particolarmente elogiata come bambina prodigio, all’epoca di questo balletto aveva dodici anni e la ...

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Ondine (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Il ruolo della protagonista è senza dubbio l’obiettivo principale del balletto. È uno spiritello d’acqua che il pubblico scopre ballando in una cascata e poi con la propria ombra. Il suo amore per Palemon è profondo, il che rende la sua infedeltà così drammatica. Il vecchio racconto dell’amore del Cavaliere Hulbrand per una strega, ninfa, fantasma o artificio di nome Ondina è il filo rosso che lega questa favola, composta secondo la tradizione dei grandi balletti narrativi. Sontuose scene e balli di gruppo di suggestivo effetto, divertissement e giochi d’insieme si alternano con gli “a solo”, i “pas de deux” e “pas de trois” di Palemon, della sua fidanzata terrena e di Ondina. Il balletto in tre atti e cinque scene fu creato dal coreografo Sir Frederic Ashton con raffinato stile neoclassico e melodie screziate del versatile Hans Werner Henze. La versione di Ashton supera tutte le altre – di cui andremo a parlare – per la magistrale compiutezza espressiva e la carica poetica. La creazione venne registrata nel 1959 da Paul Czinner alla “Royal Opera House” con il “Royal Ballet” ai tempi diretto da Dame Ninette de Valois in un filmato (oggi acquistabile il dvd) che contempla inoltre “L’uccello ...

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La Fille du Danube (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“La Figlia del Danubio” è un balletto fantastico in due atti e quattro scene dalle atmosfere appassionate tipiche dell’Ottocento, coreografato da Filippo Taglioni su musiche di Adolphe Adam e libretto di Taglioni. Fu rappresentato per la prima volta il 21 settembre 1836 dal Balletto dell’Académie Royale de Musique di Parigi alla Salle Le Peletier. Gli interpreti principali furono Maria Taglioni, Joseph Mazilier, Amélie Legallois, Louis Montjoie, Pauline Leroux e Germain Quéirau. Venne creato da Taglioni appositamente per sua figlia, la celebre prima ballerina Marie Taglioni. Mentre la prima a San Pietroburgo si tenne nel 1838 presso il Teatro Imperiale Kamenny Bolshoi sempre con Marie Taglioni al fianco di Nikolai Goltz. Il balletto si concentra sul tema romantico di una fanciulla soprannaturale come già accaduto ne “La Sylphide” ma con la differenza che in quest’ultimo la fanciulla apparteneva al regno dell’aria, mentre nella “Figlia del Danubio” proveniva da quello dell’acqua. È uno dei due balletti di Filippo Taglioni sopravvissuto in Russia dopo la partenza dal paese sia del maestro di ballo che di sua figlia, l’altro è “La Sylphide”. Nel 1880, su richiesta dello zar Alessandro II, che aveva visto Marie Taglioni in “La Fille du Danube” fu ripresa nel 1880 ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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L’ispiratrice del balletto “La Camargo”, diva del ‘700

“La Camargo” è un balletto pantomima in tre atti e nove scene con due divertissement su coreografia di Marius Petipa e musica di Ludwig Minkus. Il libretto venne scritto da Henri Vernoy de Saint-Georges nel 1864 per la danzatrice Maria Surovichshkova-Petipa nel ruolo di Marie Camargo, ma il balletto prese vita solo nel 1872 a beneficio della danzatrice tedesca Adèle Grantzow. La trama narra un fatto realmente accaduto alla virtuosa prima ballerina Marie Camargo e a sua sorella Madeleine le quali vennero rapite dal Conte de Melun e condotte presso il nobile Palazzo per un intrigo sentimentale. Il balletto andò in scena in prima assoluta nel dicembre del 1872 al Teatro imperiale Bolshoi Kamenny di San Pietroburgo (in seguito demolito per lasciare posto alla costruzione del Conservatorio Rimski-Korsakov) con protagonisti Adèle Grantzow (Marie Camargo), Alexandra Virginia (Madeleine Camargo), Lev Ivanov (Vestris, il Maître de Ballet ) e Timofei Stukolkin (conte de Melun). In seguito la coreografia fu ripresa da Lev Ivanov per il Balletto Imperiale con interprete la prima ballerina assoluta Pierina Legnani al Teatro Mariinsky nel 1901 per una serata d’onore e di beneficenza che vedeva l’addio alle scene russe della danzatrice milanese che si era formata alla Scuola ...

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Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene

 LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...

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