Mai come nel momento storico che stiamo vivendo, parlare di pace è essenziale. I pregiudizi culturali sono profondamente radicati nei popoli e contribuiscono a creare conflitti. La pace e l’armonia partono dal piccolo, dal singolo per poi diventare stile di vita e irradiarsi oltre, fino a influenzare la società. Le arti dello spettacolo costituiscono una risorsa preziosa per la costruzione della pace, sono spazi di incontro, consentono di ridisegnare situazioni conflittuali e incoraggiano un pensiero aperto. La danza in particolare esplora l’identità e i rapporti con l’altro da sé, componenti fondamentali per la gestione dei conflitti. È costituita da una rete di relazioni con i maestri, i compagni, i coreografi e i membri di una compagnia, nel caso di danzatori professionisti. Questa forma d’arte quindi è un’occasione per comprendere se stessi e l’altro, impone di correre dei rischi e crea una comunicazione profonda e istintiva basata sul movimento del corpo. Le connessioni cinestesiche costituiscono un modo fisico di entrare nel movimento di qualcun altro e comprenderne i sentimenti, anche quando si tratta di un compagno di lezione antipatico, di un insegnante severo o di un antagonista per un ruolo in uno spettacolo. Il gesto, l’espressione del viso e degli ...
Read More »Tag Archives: empatia
La danza rende i ballerini più sensibili alle emozioni altrui?
Un recente articolo pubblicato sulla rivista americana Experimental Psychology suggerisce che i danzatori possiedono maggiore sensibilità nel percepire le emozioni nelle altre persone. Ciò è dovuto al controllo sviluppato dal ballerino sul proprio corpo, mezzo di espressione delle emozioni per chi danza. L’esperienza motoria nel movimento infatti modula la sensibilità comportamentale e fisiologica al movimento altrui. E’ questo che si intende quando si parla di empatia nella danza. La danza mette in connessione a livello profondo i ballerini con i loro compagni, i maestri o coreografi, e con il pubblico che assiste agli spettacoli. Tuttavia, questa sensibilità non si ‘riduce’ al momento in cui si danza, ma diventa qualcosa di radicato e profondo che permea l’intera esistenza del danzatore, con i suoi pro e i suoi contro. Essere sensibili ha un prezzo da pagare, si è più permeabili al dolore altrui, quindi si porta un carico emotivamente maggiore. Dall’altro lato, l’empatia è uno strumento prezioso per l’artista e per la persona. Nel mondo di oggi tutto corre velocissimo. Siamo talmente concentrati su noi stessi che non poniamo attenzione agli altri e invalidiamo il senso del vivere in società. Le esperienze artistiche generano un forte impatto e incoraggiano a sperimentare le ...
Read More »Danza e DNA collettivo: perché danzare fa così bene al cervello
Recenti studi dimostrano che la danza migliora la funzione cognitiva e che chi la pratica con regolarità ottimizza la propriocezione corporea e muscolare regolata dal cervelletto. Combinando azione creativa, gesto e collaborazione con insegnanti e altri ballerini, la danza incrementa l’attività cerebrale su più livelli. Stimola i percorsi cerebrali associati all’empatia, ossia alla capacità di mettersi ‘nei panni dell’altro’ e di comunicare a livello profondo. L’empatia permette al cervello dei danzatori di sintonizzarsi sulla medesima frequenza, sviluppando una cooperazione indispensabile per creare un movimento armonico. La corteccia motoria attiva un complesso meccanismo di pianificazione, controllo ed esecuzione, dando vita a infiniti movimenti volontari, coordinati e sincroni. Il cervelletto infine integra le informazioni dai sensi e rende i movimenti fluidi e precisi. La danza dunque non è solo una delle esperienze umane più antiche, ma è anche fortemente radicata nel DNA collettivo. Il corpo e il cervello si sono evoluti anche grazie alla danza, e di conseguenza si è evoluta anche la società. L’atto artistico infatti modifica il modo in cui pensiamo e di riflesso il modo in cui interagiamo con gli altri, e ci rende individui più proattivi ed emozionalmente più ricchi. Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com
Read More »Relazione tra danzatore e spettatore: un’esperienza dinamica, performativa ed empatica
Il mondo delle arti sceniche e quello della scienza hanno iniziato a interagire attraverso le neuroscienze cognitive, branca delle neuroscienze che studia le basi cerebrali del pensiero, e permette di evidenziare i cambiamenti che avvengono nel cervello. I primi approcci finalizzati a indagare la relazione fra artista e pubblico sono iniziati negli anni Ottanta e Novanta e hanno dato vita a quella che viene definita antropologia teatrale. Questa disciplina individua nel teatro ‘l’arte dello spettatore che percepisce attraverso tutti i sensi ciò in cui è coinvolto’ e identifica i principi che l’artista mette in atto per permettere l’attivazione percettiva dello spettatore. Le neuroscienze dimostrano l’esistenza di meccanismi nervosi che consentono di accedere a un livello imitativo del comportamento altrui e dipingono l’esperienza dello spettatore come performativa e non solamente percettiva. Esiste, infatti, una connessione diretta fra la percezione sensoriale e il sistema motorio. Lo spettatore quindi non fruisce passivamente delle scelte coreografiche e scenografiche, ma partecipa e assorbe l’atto performativo a lui dedicato. Di fronte ai danzatori, infatti, il cervello dello spettatore ricostruisce immediatamente un legame emozionale che lo porta a riconoscere empaticamente ciò che sta osservando. La presenza in scena è un’esposizione del corpo e dell’emozione generata dalla danza, ...
Read More »La danza è uno strumento di pace, comunicazione profonda ed empatia
La danza è una risorsa per la soluzione dei conflitti interpersonali, intercomunitari, e addirittura nazionali e globali. Il riconoscimento dell’identità e le relazioni con l’altro sono le componenti chiave per la conclusione positiva di un conflitto innescato da pregiudizi culturali radicati. Costruire la pace richiede la necessità di ampliare e trasformare le visioni del mondo. Le arti generano nuove prospettive e si diffondono attraverso culture e visioni differenti. Il percorso creativo facilita la comprensione, l’identità e la costruzione di relazioni tra i gruppi in conflitto. Danzare dunque rappresenta una grande risorsa per la costruzione della pace e le relazioni con l’altro. Lavorando sul movimento, la danza attiva le aree frontali del cervello e i neuroni mirror fondamentali nella comunicazione non verbale e per entrare in empatia con gli altri, migliorando le funzioni dell’asse affettivo relazionale, motorio e cognitivo. Riproducendo la gestualità del soggetto che con cui stiamo comunicando, l’attività di mirroring esercitata attraverso la danza permette dunque di amplificare la comunicazione efficace. La comunicazione verbale, infatti, trasmette solo un significato limitato. In quanto forma di comunicazione primaria, il movimento è più convincente dei messaggi verbali, perché la maggior parte della comunicazione umana è di natura non verbale, e l’arte di per ...
Read More »Tre modi in cui la danza aiuta lo sviluppo emotivo nel bambino e nell’adulto
Fin da piccolissimi, appena sentono la musica, i bambini si animano, sorridono e iniziano a muoversi a ritmo. Ballare, infatti, è nella nostra natura. Ma perché la danza stimola così facilmente il movimento e la gioia? Ha cercato di dare una risposta a questo quesito la Dottoressa Hanna Poikonen, membro della Cognitive Brain Research Unit dell’Università di Helsinki e post-doc presso la cattedra di Scienze dell’Apprendimento e dell’Istruzione Superiore dell’ETH di Zurigo. Nel suo articolo Il cervello di un ballerino si sviluppa in un modo unico, la ricercatrice scrive: “Nella danza, gli elementi di base dell’umanità si combinano in modo naturale. Danzare unisce l’atto creativo, il movimento e la collaborazione”. La danza quindi è un mix di elementi che ci aiuta a entrare in sintonia con le nostre emozioni e a implementare il modo in cui le esprimiamo. Questo ci rende più propensi a instaurare legami sani con gli altri attraverso l’empatia, la comunicazione e la consapevolezza di sé. Ecco tre modi in cui la danza crea e aiuta lo sviluppo emotivo. LA DANZA COSTRUISCE L’EMPATIA La capacità di entrare in sintonia con la frequenza cerebrale di un’altra persona è essenziale per il funzionamento della capacità empatica che opera nella ...
Read More »Il corpo danzante, ineguagliabile strumento di comunicazione attiva
Che cos’è la danza? Una definizione canonica definisce la danza come un’arte performativa in cui una persona o un gruppo di persone si muove seguendo un determinato ritmo musicale, per motivazioni ricreative, rituali, di intrattenimento e professionali. Essa viene anche definita come un insieme di regole e passi codificati secondo lo stile che esprime, inseriti in uno schema preordinato chiamato coreografia. Ma noi sappiamo che la danza è molto di più. E’ comunicazione, bisogno umano primario e irrinunciabile di condividere le nostre idee ed emozioni, e va ben oltre strabilianti e complicate coreografie e costumi sfarzosi. Riguarda la comprensione di un’idea e di uno stato d’animo, e la condivisione di quel determinato sentimento con altri, ragion per cui la danza è anche empatia a tutto tondo. Essa sviluppa l’abilità di mettersi nei panni dell’altro, di comprendere il mondo che ci circonda, di osservare con uno sguardo unico il linguaggio del corpo, di cui il danzatore è in grado di udire perfino i toni più sfumati. Gli esseri umani comunicano attraverso due flussi comportamentali principali, forme verbali e linguistiche, e forme non verbali, come il linguaggio del corpo e le espressione facciali. Per diventare messaggi comunicativi, questi comportamenti devono suscitare una ...
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