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Tag Archives: Frederick Ashton

Nexo Digital presenta la nuova stagione 2016-2017 della Royal Opera House al cinema

Entrò e l’intera Opera House le si aprì davanti. In fin dei conti non era in ritardo (…). L’intero teatro risplendeva –rosso, dorato, crema ed odorava di vestiti e fiori, e riecheggiavano gli scricchiolii e il trillo degli strumenti, e il brusio e il mormorio delle voci. Gli Anni, Virginia Woolf Come ogni anno, anche quest’anno Nexo Digital porta avanti l’ormai comprovato fruttuoso rapporto fra Danza e Cinema. La stagione 2016-2017 si presenta davvero ricca ed eccezionale, grazie alle tante opere e balletti presenti in cartellone. In diretta via satellite, dal 26 settembre saranno ben 12 gli appuntamenti d’eccellenza che si avvicenderanno da Londra nelle sale cinematografiche italiane. Situata nel cuore di Covent Garden, la Royal Opera House è uno dei luoghi più importanti della cultura inglese ed è universalmente riconosciuta come uno tra i palcoscenici più prestigiosi al mondo. Per chi non avrà la fortuna di potersi gustare dal vivo gli spettacoli della nuova stagione del teatro londinese, Nexo Digital propone quest’anno in diretta via satellite nei cinema italiani 12 spettacoli del cartellone teatrale della Royal Opera House: 6 balletti e 6 opere che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo e che verranno trasmesse in contemporanea in 1500 ...

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Dal Royal Opera House al cinema. Una serata di grande danza con il doppio spettacolo Rhapsody – The Two Pigeons

Dopo la pausa natalizia, riprende la stagione cinematografica promossa da QMI con i balletti del prestigioso Teatro di Covent Garden, il Royal Opera House di Londra, trasmessi in diretta in 120 sale cinematografiche italiane. Il prossimo imperdibile appuntamento con la grande danza al cinema sarà quindi martedì 26 gennaio, alle ore 20.15, con il doppio spettacolo Rhapsody – The Two Pigeons. L’eccezionalità di queste due rappresentazioni deriva anche dal fatto che sono due creazioni del grande Frederick Ashton, coreografo fondatore del Royal Ballet. Virtuosismo estremo e romanticismo spiccato sono i due ingredienti fondamentali delle rappresentazioni previste dal programma. Il virtuoso Rhapsody di Rachmaninoff, elaborato su un tema musicale di Paganini,fiore all’occhiello della tradizione ballettistica, si accompagna infatti all’incantevole The Two Pigeons, messo in scena sulle musiche di André Messager con l’ arrangiamento di John Lanchbery, garantendo una serata di balletto di elevato tenore artistico. L’apertura del delizioso doppio spettacolo di Frederick Ashton è affidata al celebrativo Rhapsody. La musica cupa, conturbante e geniale è in grado di ispirare alcune fra le coreografie più appassionanti del noto coreografo inglese per un balletto coinvolgente e sublime all’apice del suo stile romantico. Domineranno la scena, con la loro verve e la loro brillante ...

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La Danza Telematica: Natalia Osipova sarà La Fille mal gardée al cinema in diretta dal Royal Opera House

Martedi 5 maggio alle ore 20.15 torna un altro imperdibile appuntamento con la grande danza sui schermi di ben 80 sale cinematografiche. In diretta dal Royal Opera House sarà trasmesso in molti cinema italiani La Fille mal gardée con la magistrale interpretazione di Natalia Osipova che, nel ruolo della Fille, esibirà tutte le sue impeccabili doti tecniche ed artistiche. Distribuito da QMI, sul sito di riferimento è disponibile l’elenco di tutte le sale cinematografiche aderenti all’iniziativa. Frederick Ashton si è lasciato ispirare dal suo amore per le campagne del Suffolk e da un balletto francese del 1828 per dare origine al gioioso allestimento de La Fille mal gardée che, dopo aver riscosso un enorme successo al suo debutto nel 1960, è rimasto uno dei balletti più amati del repertorio del Royal Ballet. Le musiche originali di Ferdinand Hérold sono state adattate da John Lanchbery per la vivace creazione del coreografo, padre del balletto britannico. La Fille rappresenta una delle coreografie più virtuose di Ashton: la giovane passione di Lise e del suo amante Colas viene espressa in una serie di coinvolgenti passi a due. Il balletto si carica anche di una piacevole veste ironica con il suo turbinio di polli danzanti, burberi ...

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“Rhapsody”, “Tetractys” e “Gloria”: l’omaggio del Royal Ballet ai suoi tre grandi coreografi

Dal 7 al 15 febbraio il palcoscenico della Royal Opera House presenterà tre opere ideate dai grandi coreografi Frederick Ashton, Kenneth MacMillan e Wayne McGregor: uno spettacolo in omaggio ad illustri personalità della danza, complici del clamoroso successo delle produzioni londinesi. Creata nel 1980 per celebrare l’ineguagliabile tecnica di Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier, Rhapsody è uno degli ultimi lavori di Frederick Ashton: una conclusione virtuosa alla sua serie di balletti non-narrativi. La musica di Sergej Rachmaninov, Rhapsody on a Theme of Paganini, racchiude ogni passo, completa la coreografia incentrandola sulle linee morbide ed i movimenti decisi dei due protagonisti, evolvendosi da burrascosi passaggi in motivi armoniosi. Con Tetractys-The Art of Fugue, Wayne McGregor continua ad esplorare sulle musiche di J.S. Bach la connessione che esiste fra le diverse arti, avvalendosi dell’aiuto della scenografa Tauba Auerbach e del disegno luci di Lucy Carter. La prima mondiale andrà in scena il 7 febbraio come parte dello spettacolo celebrativo. L’evento si concluderò con Gloria, omaggio toccante di MacMillan ai caduti della prima guerra mondiale, sulle sublimi musiche corali di Francis Poulenc. Come soldati barcollanti attraverso un paesaggio arido, i danzatori incontrano figure spettrali vestite di grigio, angeli che li confortano ma che ...

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Stile performance e coreografia: un libro sull’evoluzione della danza da Frederick Ashton al xx secolo

Movimento, stile, corpo e mente si fondono in un’unica parola: danza. Ma cosa succede quando le componenti della performance vengono scandite per essere analizzate una per una? Si può attribuire loro una definizione che non includa necessariamente un riferimento alla danse d’école? Nel suo nuovo libro, Frederick Ashton’s ballets: style, performance, coreography, Geraldine Morris avvia un’analisi partendo proprio da queste domande, per poi concentrarsi maggiormente sul concetto di stile e sulla relazione che quest’ultimo ha con l’intera coreografia. Consapevole di quale sia, nel xx secolo, la natura dello stile e da quale sottile relazione danza e stile siano uniti, la Morris prende in esame sei balletti, A Wedding Bouquet, Illuminations, Birthday Offering, Jazz Calendar, Daphnis and Chloe and A Month in the Country, realizzati dal grande danzatore e coreografo Frederick Ashton (1904-1988). Così facendo, l’autrice non solo specifica il ruolo che lo stile ha nel mondo del balletto di metà 900, ma anticipa quanto questo abbia influito in epoca moderna. Il risultato finale non può essere che una preziosa testimonianza del grande contributo che Frederick Ashton ha dato per lo sviluppo del balletto. Un contributo con cui Geraldine Morris definisce il concetto di stile, riuscendo nel suo intento. Frederick Ashton’s ballets: ...

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A maggio il dittico “Marguerite and Armand” – “Concerto DSCH” al Teatro alla Scala

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano nel mese di maggio sarà impegnato in un dittico che segna un incontro tra storia e novità, tra tradizione inglese e creatività contemporanea russa: Marguerite and Armand di Frederick Ashton e Concerto DSCH di Alexei Ratmansky, in scena dal 3 al 23 maggio. Marguerite and Armand fu ideato dal coreografo inglese Ashton, allievo negli anni ’20 di Léonide Massine e Marie Rambert, nel 1963 per la celebre coppia di ballerini Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev su musica di Franz Liszt (Piano Sonata in B minor) che lo interpretarono riscuotendo grandi successi tra il 1963 e il 1977. Ashton si ispirò per questo balletto al romanzo ottocentesco di Alexandre Dumas fils La Dame aux Camelias portando in scena, con la preziosa collaborazione del fotografo Cecil Beaton che si occupò di scene, proiezioni e costumi, la storia dell’infelice amore tra Marguerite, donna “mantenuta” e abituata al lusso, e Armand, giovane di buona famiglia,  ostacolato in nome delle buone regole piccolo-borghesi e segnato dalla distanza morale e sociale dei due innamorati. Il Corpo di Ballo della Scala si misurerà, dunque, a maggio in Marguerite and Armand (produzione del Teatro Musicale Accademico “Stanislavskij e ...

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“Cinderella” di Frederick Ashton al Royal Opera House

Il Royal Opera House giunge a uno degli appuntamenti imperdibili della stagione 2010/2011, quello con la Cinderella di Ashton creata appositamente nel 1948 per il Royal Ballet, e che ha visto avvicendarsi nel ruolo della povera fanciulla riscattata dalla sorte stelle della danza come Moira Shearer (1948), Margot Fonteyn (1965) e Antoinette Sibley (1969). Nell’allestimento che andrà in scena al teatro di Covent Garden dal 7 aprile al 6 maggio non mancheranno gli ingredienti tradizionali che l’ideatore di quello che è stato definito uno dei più grandi capolavori del balletto del ventesimo secolo aveva reso caratteristici della rappresentazione: elementi delle tradizioni coreografiche russa e francese, con l’aggiunta di richiami alla danza popolare inglese, dalla pantomima al ballo da sala; un avvicendarsi di scene liriche, come il pas de deux del Valzer delle Stelle, con momenti comici e caricaturali, come quelli di cui sono protagoniste le goffe sorellastre. Le musiche di Prokofiev, ora affidate al Royal Ballet Music Director Barry Wordsworth, con la capacità evocativa delle melodie, con la ricchezza di temi e colori, contribuiscono a completare la scena e a renderla magica come solo una storia come Cinderella in cui tutto è possibile, interpretata da un corpo di ballo superbo ...

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“Rhapsody”, “Sensorium” e “Still Life at the Pinguin Café”: tre pezzi d’autore al Royal Opera House

Un programma in cui si incontrano e si miscelano brillantezza, complessità ed energia è quello previsto per le prossime settimane presso il Royal Opera House. Nelle sarete del 16, 17,19, 23 e 24 marzo, il Royal Ballet proporrà tre allettanti coreografie nel segno della combinazione di virtuosismo, atmosfere contrastanti e bellissime immagini. Rhapsody, di Frederick Ashton, è una prova importante per il Royal Ballet, che interpreterà i lirici pas de deux alternati agli sbalorditivi assoli, ideati per due star mondiali quali erano Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier per i quali la coreografia era stata creata. Sensorium, sulla note di Debussy, trova nella versione che ne offrirà il corpo di ballo del Covent Garden una nuova vita da quando Alastair Marriott la ideò; è una risposta all’evolversi delle atmosfere dei Préludes del compositore francese e il loro tradursi in una progettazione coreografica calda e spaziosa, con un sottofondo di intimismo. Torna, infine, a far parte del repertorio del Royal Ballet dopo venti anni di assenza Still Life at the Penguin Café, di David Bintley, che porta in scena l’attuale tema della protezione del mondo naturale: animali in via d’estinzione si trasformano in brillanti ballerini che travolgeranno il pubblico esibendosi in ogni ...

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“Who’s who in dancing 1932”, un libro che ripercorre la carriera dei grandi artisti del 1932

Era il 1932 quando artisti come Frederick Ashton, Ninette De Valois, Anton Dolin , Alicia Markova e molti altri, erano  in cerca di importanti occasioni lavorative nel mondo della danza per raggiungere quella  fama di grandi ballerini, che oggi possiedono. Nel libro intitolato “Who’s  who in dancing 1932” , pubblicato per The Noverre Press, Hakell, L. Arnold, P. Richardson J.  ripercorrono la loro straordinaria carriera. Analizzando il duro percorso seguito nel corso degli anni che li ha portati alla svolta decisiva nel mondo della danza, viene ricreata quell’atmosfera competitiva e propensa al successo che faceva da sfondo ai nostri artisti. Tra i numerosi artisti che caratterizzarono la scena artistica del 1932, spicca , come già detto, la figura di Frederick Ashton (1904-1988). Ballerino e coreografo inglese, lavorò presso compagnie di prestigio come il Royal Ballet. Inoltre, insieme a Ninette de Valois (fondatrice del Royal Ballet), si adoperò per la nascita e lo sviluppo del balletto britannico. Un altro importante personaggio del 1932 fu Anton Dolin(1904-1983), primo ballerino dell’American Ballet Theatre. Riformò una nuova compagnia, denominata “London’s festival ballet” ,che in seguito prese il nome di “English National Ballet”, insieme a Alicia Markova(1910-2004). Anche quest’ultima, la cui nobiltà nel ballare aveva ...

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