Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Tag Archives: George Balanchine

Tag Archives: George Balanchine

Il coreografo Paul Chalmer “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Pierrot Lunaire di Glen Tetley. Il Teatro del cuore? Covent Garden. Un romanzo da trasformare in balletto? Il ritratto di Dorian Gray. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? È un progetto su cui sto lavorando attualmente e non posso rivelarne il titolo… Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutti costumi di Jurgen Rose. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che profumo ha la danza? Profuma di speranza. La musica più bella scritta per balletto? I balletti di Prokofiev. Il film di danza irrinunciabile? The Red Shoes. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Marcia Haydée. Il tuo “passo di danza” preferito? Il Walzer. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Albrecht. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Perdonami. Ho fatto del mio meglio. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Passione. Passione. Passione. Come ti vedi oggi allo specchio? Danzatore! Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

Influenze coreografiche nella Soirée RACINES all’Opéra di Parigi

Dal 6 ottobre al 10 novembre all’Opéra Bastille, la Soirée RACINES metterà in luce la ricchezza del linguaggio coreografico e celebrerà la diversità di influenze che alimentano la danza odierna. Thème et Variations di George Balanchine aprirà la serata con la sua brillantezza neoclassica, un omaggio all’epoca d’oro del Balletto Imperiale Russo. Evocando memoria e identità, Rhapsodies del coreografo Mthuthuzeli November, al suo debutto all’Opéra di Parigi, trasporteranno lo spettatore in un turbinio di emozioni che fondono potenza fisica, profonda espressività e influenze africane. Corybantic Games di Christopher Wheeldon chiuderà la serata con virtuosismi ispirati ad antichi riti e alla musica di Leonard Bernstein. Con il titolo RACINES, l’evento esplora le radici di George Balanchine, che, in Theme and Variations, presentato per la prima volta a New York nel 1947, si appropria della musica di Čajkovskij per rendere omaggio alla tradizione accademica russa che lo ha formato. Christopher Wheeldon attinge all’eredità dell’antica Grecia per il suo balletto Corybantic Games, che debutta nel repertorio dell’Opéra. Il titolo si riferisce tanto alla frenesia che caratterizzava lo stile di direzione di Leonard Bernstein – la cui musica permea il pezzo – quanto ai sacerdoti della dea Cibele con le loro danze marziali: i ...

Read More »

La coreografa Emanuela Tagliavia “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Lago dei Cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? La Sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala, naturalmente… ma anche l’Opéra de Paris. Un romanzo da trasformare in balletto? Non lo so, la coreografia è un’ispirazione, se parto da un romanzo è solo per una suggestione. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Lo stesso per il romanzo, ci sono film che ti aiutano a scoprire delle immagini che vorresti suggerire ma non descrivere. Il costume di scena indossato che hai preferito? I miei vestiti nell’assolo Il Paradosso di Lulù. Quale colore associ alla danza? Bianco e nero, l’assenza di colore. Che profumo ha la danza? Un profumo del corpo. La musica più bella scritta per balletto? La musica di mio marito, il compositore Giampaolo Testoni. Il film di danza irrinunciabile? Pina di Wim Wenders. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Merce Cunnigham e George Balanchine. Il tuo “passo di danza” preferito? Essendo coreografa non ragiono con i “passi”. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Cendrillon. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine ...

Read More »

Il solista Cristiano Principato “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Tra ciò che ho ballato, direi “Tristano e Isotta” di David Dawson. Tra ciò che purtroppo non ho mai ballato, i miei preferiti sono senza dubbio “Vertiginous” (William Forsythe) e “A Million Kisses To My Skin” (David Dawson). Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala è il teatro del cuore e dei ricordi. L’Opéra Garnier a Parigi è il più bel teatro al mondo. Un romanzo da trasformare in balletto? Difficile pensare ad un romanzo che fino ad ora nessun coreografo non abbia già trasformato in balletto da qualche parte nel mondo. Probabilmente “Les Miserables” di Victor Hugo. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Titanic. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello di Albrecht in “Giselle”. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che profumo ha la danza? Sicuramente la lacca per capelli. La musica più bella scritta per balletto? Difficilissimo scegliere, direi “La Bayadère”. Il film di danza irrinunciabile? Centre Stage (Il Ritmo del Successo). Due miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Mikhail Baryshnikov. Il tuo “passo di danza” preferito? Renversé Attitude. Chi ti sarebbe ...

Read More »

La nuova stagione firmata American Ballet Theatre

A 85 anni dalla sua fondazione, l’American Ballet Theatre (ABT) si prepara a vivere una delle stagioni più significative della sua storia. La programmazione 2025/2026, recentemente annunciata, si sviluppa tra ottobre 2025 e marzo 2026 e promette un viaggio tra il grande repertorio del Novecento, nuove creazioni audaci e omaggi profondamente simbolici. Un’occasione imperdibile non solo per gli amanti del balletto, ma per chiunque voglia assistere all’evoluzione viva di un’istituzione americana ormai leggendaria. Dal 15 ottobre al 1° novembre 2025, il David H. Koch Theater del Lincoln Center sarà il palcoscenico di una serie di serate che fondono la storia della compagnia con la sua spinta verso il futuro. Punta di diamante sarà Twyla@60: A Tharp Celebration, un trittico che rende omaggio a una delle coreografe più rivoluzionarie del secondo Novecento: Twyla Tharp. La ripresa di Push Comes to Shove, che debuttò proprio all’ABT nel 1976 con Mikhail Baryshnikov, si affiancherà alla raffinatissima Bach Partita e alla prima esecuzione ABT di Sextet. È un ritorno alla modernità visionaria di Tharp, in grado di mescolare linguaggi classici e contemporanei in modo ancora oggi folgorante. Nel cuore della stagione autunnale si inserisce ABT@85, un ciclo di tre programmi celebrativi che offrono uno ...

Read More »

Le metodologie della danza classica accademica

Le differenti metodologie della danza classica non si escludono a vicenda, ma possono coesistere e arricchirsi reciprocamente. Oggi, molti ballerini professionisti studiano più di un metodo per ampliare la propria versatilità. Capire le peculiarità di ogni scuola significa non solo riconoscerne l’identità, ma anche apprezzare le molte sfumature che rendono il balletto un’arte universale e in continua evoluzione. Il metodo Cecchetti, ideato dal maestro Enrico Cecchetti si distingue per la rigorosa struttura progressiva dell’insegnamento e per l’equilibrio tra estetica e funzionalità tecnica. La metodologia propone una programmazione settimanale delle lezioni, che stimola una formazione completa ed equilibrata del danzatore. Particolare attenzione è riservata al coordinamento tra braccia, testa e busto, e alla continuità del movimento, in un’ottica di armonia e controllo corporeo. La metodologia russa, codificata da Agrippina Vaganova rappresenta una sintesi dei principi della scuola italiana e francese, rielaborati in un sistema organico che enfatizza forza, musicalità e articolazione. Il metodo Vaganova assegna un ruolo centrale al port de bras, alla mobilità della schiena e alla connessione dinamica tra gli arti. L’insegnamento è strutturato per livelli e mira alla costruzione progressiva della potenza tecnica e dell’espressività scenica. La scuola francese, erede diretta del balletto di corte del XVII secolo, ...

Read More »

Il coreografo Fabrizio Monteverde “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? May B di Maguy Marin. Il Teatro del cuore? Comunale di Ferrara. Un romanzo da trasformare in balletto? Pinocchio. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Le relazioni pericolose. Il costume di scena indossato che hai preferito? Cappotto nella Tempesta (teatro Romano – Verona) . Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per balletto? Il lago dei cigni di Tchaikovsky. Il film di danza irrinunciabile? Dancer in the Dark. Due miti della danza del passato, uomo e donna? George Balanchine e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Non rispondo. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Pina Bausch. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Cambierei strada. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Disciplina, sudore, sacrificio, follia, interiorità. Come ti vedi oggi allo specchio? Li ho coperti tutti. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

Il Direttore Jan Linkens “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Violin concerto di George Balanchine. Il balletto contemporaneo prediletto? Bella figura di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? Teatro San Carlo di Napoli. Un romanzo da trasformare in balletto? Mi piacciono i balletti astratti. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Idem come sopra, mi piacciono i balletti astratti. Il costume di scena indossato che hai preferito? Symphonic Variations di Frederick Ashton. Quale colore associ alla danza? Blue. Che profumo ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per “Il lago dei cigni”. Il film di danza irrinunciabile? Fame. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nurejev e Margot Fonteyn. Il tuo “passo di danza” preferito? Pas de bourrée. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Match in “La Sylphide”. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per la tua dedizione. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Duro lavoro, motivazione, curiosità. Come ti vedi oggi allo specchio? Felice! Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

London City Ballet in Tour: “Momentum”

Il London City Ballet continua il suo emozionante tour europeo con il programma Momentum, che prevede una serie di imperdibili spettacoli tra ottobre e novembre 2025. Dopo il grande successo del debutto nel Regno Unito e le performance di luglio, il tour toccherà la Francia e la Spagna, per concludersi a Londra. Si comincerà il 1 ottobre 2025 a Reims, all’Opéra de Reims, per poi spostarsi a Saint-Germain en Laye il 4 ottobre 2025, dove la compagnia si esibirà al Théâtre Alexandre Dumas. Il 7 ottobre 2025 sarà la volta di Mérignac, al Le Pin Galant, e, a seguire, dal 9 ottobre 2025 a La Ciotat, al teatro La Chaudronnerie. Il tour proseguirà il 11 ottobre 2025 a Salon de Provence, presso il Théâtre Armand, per poi toccare Romans-sur-Isère il 14 ottobre 2025, al Romans Scènes. Infine, il 16 ottobre 2025, la compagnia si esibirà a Istres, al teatro L’Usine. Dopo questa intensa serie di spettacoli in Francia, la compagnia si sposterà in Spagna per una performance imperdibile il 25 ottobre 2025 a Santander, al Palacio de Festivales de Cantabria. A novembre, il London City Ballet tornerà in Gran Bretagna, con due appuntamenti imperdibili: il 11 novembre 2025 a Oxford, ...

Read More »

Da Milano a Vienna: Alessandra Ferri al timone della danza

A partire dal 1° settembre 2025, Alessandra Ferri assumerà il ruolo di Direttrice Artistica del Wiener Staatsballett, su nomina congiunta della Vienna State Opera e della Volksoper Wien. Succederà a Martin Schläpfer, il cui contratto terminerà il 31 agosto 2025, dopo una lunga e pregiata direzione. Con la nomina, Alessandra Ferri diventa anche Direttrice Artistica della Ballet Academy dell’Opera di Stato di Vienna, affidata a Patrick Armand su sua designazione. La nuova direttrice è stata selezionata tra 40 candidati, distinguendosi per la sua personalità, il progetto artistico e la visione di crescita votata alla compagnia viennese. Le sue linee guida sono state accolte favorevolmente da Bogdan Roščićb (direttore della Staatsoper) e da Lotte de Beer (Volksoper), che hanno elogiato la sua conoscenza del repertorio classico e la sua apertura verso il contemporaneo. La capitale austriaca si prepara così a vivere un nuovo capitolo di danza guidato da una delle figure più amate del balletto internazionale. Nata a Milano nel 1963, la Ferri ha studiato alla Scuola di Ballo della Scala e all’età di quindici anni è passata alla Royal Ballet School di Londra grazie ad una borsa di studio del British Council. È stata prima ballerina al Royal Ballet (1983‑1985), ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi