“La Figlia del Danubio” è un balletto fantastico in due atti e quattro scene dalle atmosfere appassionate tipiche dell’Ottocento, coreografato da Filippo Taglioni su musiche di Adolphe Adam e libretto di Taglioni. Fu rappresentato per la prima volta il 21 settembre 1836 dal Balletto dell’Académie Royale de Musique di Parigi alla Salle Le Peletier. Gli interpreti principali furono Maria Taglioni, Joseph Mazilier, Amélie Legallois, Louis Montjoie, Pauline Leroux e Germain Quéirau. Venne creato da Taglioni appositamente per sua figlia, la celebre prima ballerina Marie Taglioni. Mentre la prima a San Pietroburgo si tenne nel 1838 presso il Teatro Imperiale Kamenny Bolshoi sempre con Marie Taglioni al fianco di Nikolai Goltz. Il balletto si concentra sul tema romantico di una fanciulla soprannaturale come già accaduto ne “La Sylphide” ma con la differenza che in quest’ultimo la fanciulla apparteneva al regno dell’aria, mentre nella “Figlia del Danubio” proveniva da quello dell’acqua. È uno dei due balletti di Filippo Taglioni sopravvissuto in Russia dopo la partenza dal paese sia del maestro di ballo che di sua figlia, l’altro è “La Sylphide”. Nel 1880, su richiesta dello zar Alessandro II, che aveva visto Marie Taglioni in “La Fille du Danube” fu ripresa nel 1880 ...
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Balletti nell’arte coreografica: La Sylphide
“La Syplhide” è il primo balletto danzato interamente sulle punte. Il tutù ha dato vita ad uno stile che ha contrassegnato l’arte coreutica per più di un secolo, e continua ancora oggi a definire al meglio il tradizionale canone della ballerina classica accademica. Questo costume fu creato da Eugène Lamy. Con l’introduzione del tutù “La Sylphide” diventa il capostipite dei “ballets blancs” segnando in assoluto lo stile Romantico, nel quale dominano personaggi fantastici ed eterei, portati in scena ben appunto con i costumi bianchi in tulle. Il libretto reca la firma di Adolphe Nourrit e, nella prima versione la musica fu composta da Jean Schneitzhöeffer, su coreografia di Filippo Taglioni. Il balletto condensa tutta la poesia tipica del “movimento romantico” nato nella prima metà del XIX secolo che influenzò l’arte, la letteratura, la musica e naturalmente l’arte di Tersicore. James, un contadino scozzese, sta per sposare una contadina che si chiama Effie. Una Silfide, uno spirito alato dei boschi, si innamora di lui il giorno del matrimonio. Si rende visibile a James che si innamora a sua volta di lei e cerca di trattenerla, ma lei sfugge attraverso il camino. Entrano numerosi amici, la sua fidanzata, e la madre di ...
Read More »Tornano al Piccolo gli allievi della Scuola di Ballo della Scala
Come da tradizione ormai consolidata, anche per la Stagione 2023/24 il Teatro Strehler ospita lo spettacolo istituzionale degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri. Quest’anno, fra il 26 e il 28 aprile, i giovani danzatori affronteranno coreografie molto impegnative, con ben tre nuove entrate nel repertorio della Scuola tra l’astrazione di un maestro del neoclassicismo come George Balanchine, il graffio contemporaneo di un artista come William Forsythe e la narratività struggente di un grande autore italiano quale è stato Mario Pistoni. Il programma si apre con la classica “Presentazione” concepita da Frédéric Olivieri sui frizzanti “Etudes” di Carl Czerny. Un’apertura che torna ogni anno negli spettacoli dell’Accademia per mettere in luce i diversi livelli raggiunti dagli allievi, dal 1° all’8° corso. Sul palcoscenico sfileranno tutti i 150 allievi della Scuola. Segue “New Sleep (Duet)” di William Forsythe. È la terza volta che gli allievi della Scuola si misurano con le creazioni del grande coreografo statunitense. Dopo “The Vertiginous Thrill of Exactitude” e “In the Middle, Somewhat Elevated”, è ora la volta di un elettrizzante duetto. Un pezzo in cui la cifra decostruzionista di Forsythe emerge con tutta la sua forza grazie a movimenti ...
Read More »“La Strada”di Mario Pistoni al Teatro San Carlo di Napoli
Venerdì 8 luglio alle ore 21.00 (con repliche Sabato 9 e Domenica 10 alla stessa ora)nel Cortile del Maschio Angioino a Napoli, il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, diretto da Alessandra Panzavolta, insieme con sette allievi della Scuola diretta da Anna Razzi, portano in scena una delle più celebri creazioni di Mario Pistoni, La Strada, balletto ispirato all’omonima pellicola Premio Oscar di Federico Fellini e musicato da Nino Rota. Storico allestimento del Teatro alla Scala di Milano, con scene e costumi di Luciano Damiani e coreografie riprese dal 1996 da Guido Pistoni (nipote dell’indimenticato Mario scomparso nel 1992), lo spettacolo del Lirico di Napoli è in coproduzione con la Fondazione Campania dei Festival. Sul palco i primi ballerini Giovanna Spalice, Alessandro Macario e Luigi Ferrone, nei ruoli rispettivamente di Gelsomina, Il Matto e Zampanò. Nello spettacolo di Sabato 9, debutto come primo ballerino nel ruolo del Matto per Carlo De Martino, giovane talento cresciuto nel Corpo di Ballo del Lirico napoletano. La Strada è l’incontro tra uno dei più celebri ed onirici soggetti di Fedrico Fellini, con le struggenti melodie di un compositore colto del calibro di Nino Rota e la geniale e moderna coreografia di Mario ...
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