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Tag Archives: José Limon

Manuel Paruccini: “L’aspetto esaltante di questo lavoro? Si può essere sempre diversi, si è sempre in trasformazione!”

Manuel Paruccini è un danzatore consapevole, estremamente maturo. Non parliamo di età, intesa proprio con i numeri, bensì di maturazione artistica. Manuel, il danzatore, il creatore, è un artista completo. Ha scelto di danzare perché voleva farlo: un suo desiderio trasformato in realtà, guidato dalla passione, trasformato poi in professione e stile di vita. Nonostante le difficoltà, le sfide continue per interpretare personaggi diversi tra loro, l’impegno non è mai venuto a mancare, come del resto la voglia ininterrotta di fare al massimo una professione desiderata da sempre. La sua cariera inizia ufficialmente a 18 anni, quando entra a far parte della Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la Direzione di Elisabetta Terabust ricoprendo ruoli solistici nel Balletto Lo Schiaccianoci, La Gioconda e La Strada di M. Pistoni. Continua la sua collaborazione con la compagnia del Balletto di Roma partecipando alle coreografie di Luciano Cannito. Nel 1996 è ancora al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Giuseppe Carbone e ricopre ruoli da Primo Ballerino nel L’Uccello di fuoco, è Ortensio in La Bisbetica Domata. Nel 1997 è protagonista di Orlando con la coreografia di R. North. Nello stesso anno è Primo Ballerino di Astor, l’Angelo e il ...

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Al Teatro dell’Opera di Roma va in scena la danza americana con il trittico “Ailey, Limón, Rhoden”

È un debutto con i fiocchi quello a cui il pubblico romano non vede l’ora di partecipare il prossimo 9 aprile: alle 20, infatti, di giovedì, il Teatro Costanzi apre le porte alla grande danza americana di Ailey, Limón, Rhoden. In scena il Corpo di Ballo, dal podio dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro David Levi. Un trittico speciale, composto da And So It Is…, prima assoluta della creazione di Dwight Rhoden su musica di Johann Sebastian Bach. Il coreografo, direttore Artistico del Complexions Contemporary Ballet, è al suo debutto al teatro capitolino. Secondo pezzo in programma, uno dei maggiori capolavori ideati per la José Limón American Dance Company, è The Moor’s Pavane di José Limón (1949), musica di Henry Purcell. Il balletto in un atto per quattro ballerini, in cui si condensa la tragedia dell’Otello di Shakespeare, viene ripreso da Sarah Stackhouse. Chiude la serata The River di Alvin Ailey, musica di Duke Ellington, ormai nel repertorio del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Creato nel 1970 per l’American Ballet Theater, verrà ripreso da Clifton Brown, danzatore dell’Alvin Ailey American Dance Theater, che ne sarà nuovamente interprete sul palcoscenico del Costanzi. Protagonisti della serata, con il ...

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Forsythe, Kyliàn, Limòn: un trio imperdibile per lo Staatsballett di Monaco

Ci soffermiamo spesso sugli appuntamenti di danza in giro per l’Europa, e questa settimana non facciamo eccezione, dato che il programma che debutta il 6 febbraio allo Staatsoper di Monaco è sia inedito per gli accostamenti sia un’aggiunta al repertorio della compagnia. Sono, è vero, discutibili le serate miste, perché spesso si rivelano un espediente per richiamare il pubblico dei grandi nomi, ma parliamo qui di un programma che mette insieme Forsythe, Kyliàn e Limòn, con dei titoli meno noti, e con l’aggiunta al repertorio di The exiles, di Limòn. Di Forsythe è stato scelto Artifact II, noto sempre come seguito del più completo Artifact, ma in realtà nato come seconda parte di un balletto di quattro atti, come da tradizione, ma calato in un’atmosfera astratta, in modo che ogni sezione potesse essere indipendente. “Un balletto sul balletto”, secondo il suo coreografo, che in questo secondo atto presenta due coppie impegnate in un pas de deux neoclassico mentre tentano di sfuggire alla massa dei ballerini; ma anche così la tradizionale danza, il pas de deux classico tanto bello da far trattenere il respiro al pubblico, non dimentica il dinamismo e le sorprese tipiche del coreografo, qui celate nell’effetto di straniamento ...

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Nostos: Viaggio di ritorno dell’eccellenza coreutica italiana

Dopo il grande successo dello scorso anno, torna Nostos-Viaggio di ritorno, evento culturale e formativo, proposto all’interno della IX edizione del Festival Danza con noi!, organizzato da Accademia Nazionale di Danza di Roma, con il sostegno di MIUR – AFAM Direzione Generale per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e del Ministero per i beni e le attività culturali. Si dice che nella vita, quando le persone o i luoghi sono realmente importanti, si presenta sempre la possibilità di ritrovarli, perché ogni cosa prima o poi ritorna. Quando questo accade, si avverte una sorta di nostos, di ritorno alle origini appunto. E’ in questa prospettiva che sei ex allievi dell’Accademia Nazionale di Danza (AND), eccellenze nel panorama internazionale della danza classica e contemporanea, ritornano nelle stesse classi in cui sono stati formati, con il fine di arricchire il bagaglio artistico e culturale degli studenti di oggi, non solo con le loro esperienze professionali, ma anche con le loro emozioni e i loro ricordi. Si tratta di sei seminari della durata di una settimana ciascuno, nel corso dei quali gli ex allievi, aggiornati nei diversi stili, linguaggi e tecniche della danza, lavoreranno con gli studenti dei trienni classici e contemporanei dell’Accademia ...

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Lutz Förster “danza” la sua carriera in “Portrait of a dancer”

  60 minuti per descrivere, danzando, la carriera di una vita: è questo lo scopo di Lutz Förster, da più di 40 anni sulle scene, che presenta al Teatro Comunale di Ferrara lo spettacolo Portrait of a dancer . In prima nazionale, la pièce, realizzata e interpretata soltanto da Lutz Förster, danza e racconta lo straordinario percorso artistico del danzatore e maestro attraverso un ensemble di estratti coreografici tratti da Pina Bausch a José Limon. Dalle prime esperienze nella scuola di Kurt Joos, agli incontri con José Limón, Robert Wilson e Caetano Veloso, sino al ritorno alla Folkwangschule di Essen, che da sempre lui  considera la sua patria. Da quando Pina Bausch lo notò e lo definì “un  tipo allampanato, con il naso lungo e una bella seconda posizione”,  Lutz Förster non ha mai smesso di essere una delle personalità di riferimento della danza contemporanea.  È uno tra i pochissimi artisti a cui basta un movimento appena accennato per sprigionare un’emozione forte, in grado di riempire tutto lo spazio intorno a sé. Non parla, lascia che sia la danza e le sue movenze a farlo. Un danzatore, creativo e artista poliedrico che nonostante l’età non più giovanissima riesce a catalizzare gli ...

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La nuova stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara

  Dopo un meritatissimo riposo estivo, tutti i teatri sono tornati a lavorare a spron battuto per aprire le porte alla nuova stagione di danza. Il Teatro Comunale di Ferrara ha già delineato il programma per il cartellone 2012/2013 e, a partire dal mese di ottobre, fino ad aprile 2013, ha messo in programmazione una serie di appuntamenti imperdibili. Si partirà il 9 ottobre con la Bill T. Jones – Arnie Zane Dance Company che in occasione del trentennale della Compagnia presenterà una trilogia dal titolo Body Against Body, tre coreografie in omaggio ai primi successi dell’accoppiata Jones/Zane. Il 23 ottobre andrà invece in scena Univers … L’Afrique, una produzione di Compagnie La Baraka/Ballet Contemporain d’Alger che il coreografo Abou Lagraa definisce come un ponte fra la cultura francese e quella algerina, culture di cui lui stesso è impregnato. Il mese di novembre verrà inaugurato da una tra le più importanti compagnie di danza italiane, l’Aterballetto, che giorno 3 salirà sul palcoscenico del teatro ferrarese con lo spettacolo Alice nel paese delle meraviglie per la coreografia di Francesco Nappa. Un racconto della storia di Alice imperniato sul filo diretto tra senso e non senso. Sempre a novembre saranno protagonisti Lutz ...

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L’Arte della danza americana in scena al Teatro dell’Opera

  Martha Graham, Doris Humphrey, José Limon, Alvin Ailey: quattro grandi coreografi in una serata che, per la prima volta in Italia, unisce in un’antologia unica, L’arte della danza americana, in scena al Teatro dell’Opera di Roma da martedì 6 marzo alle 20.30. Il balletto in un atto Diversion of Angels, su musica di Norman Dello Joio, rappresenta la poetica divagazione sulla bellezza della gioventù di Martha Graham e viene reinterpretato dai coreografi Denise Vale, Peter London, Peggy Lyman. Danzeranno Gaia Straccamore e Damiano Mongelli che si alterneranno con Alessandra Amato e Paolo Mongelli. Il titolo, che originariamente era Wilderness Stair, è tratto da un poema di Ben Bellitt: la prima rappresentazione del balletto avvenne il 13 agosto 1948 al Palmer Auditorium di New London, in Connecticut. Seguirà Day on Earth di Doris Humphrey, una delle pioniere fondatrici della danza moderna americana, su musica di Aaron Copland. In scena: Paul Dennis nel ruolo dell’Uomo, che si avvicenderà con Alessandro Tiburzi e Riccardo Di Cosmo. Nel ruolo della Donna Alessia Barberini che si alternerà con Claudia Bailetti. La creazione della Humphrey risale al 1947, due anni dopo il suo ritiro dalle scene, quando José Limon le chiese di dirigere la sua ...

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