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Tag Archives: Manuel Legris

Lo Schiaccianoci di Nureyev inaugura la Stagione alla Scala  

Con il grande successo del Trittico Balanchine/Robbins e di tutti i protagonisti impegnati nei tre capolavori del Novecento si è conclusa la Stagione di Balletto. Ora è tempo di immergersi nell’atmosfera natalizia e nelle luci, ma anche nelle ombre dello “Schiaccianoci” di Rudolf Nureyev, che apre la nuova Stagione di Balletto 2024-2025 del Teatro alla Scala e torna in scena dal 18 dicembre al 12 gennaio, anticipato, il 17 dicembre dalla consueta Anteprima Giovani già esaurita come tutte le repliche.   Un gradito ritorno, di uno dei più interessanti e tecnicamente impegnativi balletti del repertorio del grande Rudy ma anche una importante occasione per accogliere il debutto scaligero di Hugo Marchand, étoile dell’Opéra di Parigi e di molti dei protagonisti che hanno illuminato le recite del 2022/2023 nel ruolo di Clara e del Principe/Drosselmeyer come Nicoletta Manni, Martina Arduino, Alice Mariani, Agnese Di Clemente, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola del Freo, Navrin Turnbull e il debutto a gennaio nei ruoli protagonisti di Camilla Cerulli e di Marco Agostino.   Hugo Marchand aprirà le recite con Alice Mariani (17, 18 e 20 dicembre); Agnese Di Clemente e Claudio Coviello saranno in scena il 29 dicembre e il 4 gennaio, Nicoletta Manni ...

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Danseur Étoile: intervista ad Hugo Marchand

Hugo Marchand da Parigi alla Scala a Dicembre nello Schiaccianoci di Nureyev

La nuova Stagione si apre, dal 18 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025, con la ripresa più attesa nel periodo natalizio: Lo schiaccianoci nella coreografia di Rudolf Nureyev con lo storico allestimento di Nicholas Georgiadis. Per l’occasione come riporta il sito del Teatro alla Scala per le prime tre recite ci sarà come ospite il 17,  il 18 e il 20 dicembre nel duplice ruolo di Drosselmeyer/Principe  Hugo Marchand étoile dell’Opera di Parigi. Un classico che incanta la Scala dal 1969. Dalle danze dei bambini alle casalinghe celebrazioni del Natale, dalla battaglia tra topi e soldatini allo splendore dei fiocchi di neve, musica e coreografia convergono verso i meravigliosi disegni coreografici dei celebri valzer e i passi a due ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, che rivelano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: tra ombre e luci il viaggio di una adolescente, il sogno di Clara. Hugo Marchand entra alla Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi nel 2007. Nel 2011 viene assunto, a diciassette anni, nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 2014 viene nominato “coryphée” e vince la medaglia di bronzo al prestigioso “Varna Competition”. Nel 2015 viene nominato “Sujet” e nello stesso anno vince ...

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Manni & Andrijashenko in “La gioia di danzare” a Lecce

Nominata Étoile del Teatro alla Scala nel 2023, Nicoletta Manni, insieme al marito e primo ballerino Timofej Andrijashenko, propone uno spettacolo inedito prodotto da Artedanza che contribuisce a diffondere al pubblico italiano la bellezza della grande danza. In collaborazione con gli straordinari ballerini scaligeri intende condividere la sua gioia di danzare in una serata variegata e unica nel suo genere. Il programma prevede inoltre brani tratti da classici intramontabili come il “Grand Pas Classique”, “Carmen”, “Il Lago dei Cigni”, “Le Fiamme di Parigi”; affiancati da coinvolgenti pezzi più contemporanei. Una serata che saprà stupire ed emozionare il pubblico attraverso la forza tecnica ed interpretativa dei migliori ballerini del più prestigioso corpo di ballo italiano. “La Gioia di Danzare” ripropone il senso ultimo dell’omonimo libro di Nicoletta (2023) che ripercorre la sua vita inevitabilmente intrecciata alla danza attraverso una dichiarazione di amore per il ballo che è anche un viaggio di libertà e scoperta di sé. Un viaggio che parte dalla sua amata terra natia, eletta quindi come luogo ideale di debutto dello spettacolo, pensato per il mese di Ottobre 2024 nella suggestiva cornice del Teatro Politeama Greco di Lecce, sabato 19 ottobre alle ore 20.30. Lo spettacolo è un evento ...

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Il 4 ottobre alle 19.45 in streaming su ScalaTV La Dame aux Camélias con Nicoletta Manni e Roberto Bolle

La Dame aux camélias di John Neumeier in scena in questi giorni fino al 16 ottobre al Teatro alla Scala sarà disponibile anche su streaming sul canale del teatro ScalaTV.  La rappresentazione del 4 ottobre sarà trasmessa in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv, in diretta alle 19.45 e non resterà disponibile nei giorni successivi on demand: inoltre dopo l’inizio dello show non sarà possibile riprodurre la trasmissione dall’inizio. Il link per lo streaming  al costo di 9,90 euro. La Dame aux Camélias – dal romanzo di Alexandre Dumas figlio Coreografia e regia John Neumeier ripresa da Laura Contardi, Kevin Haigen & Janusz Mazon Musica Fryderyk Chopin Scene e costumi Jürgen Rose Luci John Neumeier Direttore Simon Hewett Pianoforte Vanessa Benelli Mosell CAST Marguerite Gautier Nicoletta Manni Armand Duval Roberto Bolle Monsieur Duval Gabriele Corrado Nanine Chiara Fiandra Le Duc Christian Fagetti Prudence Virna Toppi Le Comte de N. Navrin Turnbull Manon Martina Arduino Des Grieux Nicola Del Freo Olympia Caterina Bianchi Gaston Rieux Marco Agostino Un pianista Marcelo Spaccarotella Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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Nuova creazione coreografica di Philippe Kratz a Torinodanza

  Nell’anno del quattrocentesimo anniversario dalla prima rappresentazione dell’opera di Claudio Monteverdi, il va in scena a Torinodanza Festival “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, nella versione teatrale con due danzatori, una cantante, un clavicembalo e un quartetto d’archi. Progettato sia come spettacolo teatrale sia come performance site specific, “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” è coreografato da Philippe Kratz e diretto da Fabio Cherstich. La versione teatrale dello spettacolo andrà in scena in anteprima per Torinodanza nella Sala Piccola delle Fonderie Limone di Moncalieri il 20 e il 21 settembre 2024, entrambi i giorni con due repliche, la prima alle ore 19.30 e la seconda alle ore 22.15. Successivamente, debutterà in prima nazionale al Teatro Farnese di Parma, nell’ambito del Festival Verdi, il 18 e il 19 ottobre. «Del racconto tassiano, trasposto da Claudio Monteverdi in musica – racconta il coreografo Philippe Kratz – i temi più ovvi sono la lotta tra donna e uomo e la conversione religiosa, ma sono anche gli aspetti che trovo meno intriganti: adattandoli nella danza, si cadrebbe in una narrazione di circostanze di fatto. Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta, dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, ...

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Cenerentola: storia, personaggi, curiosità e trama

  Un racconto intramontabile di splendore e romanticismo, senza tempo. Il balletto “Cenerentola” in tre atti con musica di Sergej Prokof’ev, venne scritto tra il 1940 e il 1944. La coreografia originale era firmata da Rostislav Zakharov (coreografo russo, ballerino, direttore d’opera e professore all’Accademia delle Arti a Mosca); il libretto a cura di Nikolaj Volkov era ratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault. La rappresentazione per problemi organizzativi del Teatro venne spostato all’anno successivo. Precisamente vide la luce il 22 novembre 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca con le scene di Pëtr Villjams e l’orchestra diretta da Yuri Fayer; interprete principale fu la grande prima ballerina Ol’ga Lepešinskaja che si alternò nel ruolo della protagonista con un’altra straordinaria interprete, Galina Ulanova. Il successo fu immediato. Nel 1946, il Teatro Kirov di San Pietroburgo portò in scena la versione di “Cenerentola” ideata da Konstantin Sergeyev (ballerino e coreografo sovietico) che si calò anche nel ruolo del Principe, con protagonista femminile la prodigiosa Natalija Dudinskaja che fu una delle più grandi danzatrici dell’epoca sovietica, altrettanto prestigiosa come insegnante. Prokofiev considerava la favola “essenzialmente come la cornice per una rappresentazione di autentici esseri umani con le loro passioni e le loro debolezze, ...

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Teatro alla Scala grande ripresa di stagione con “La Dame aux camélias” di John Neumeier

Dopo la pausa estiva la Stagione di Balletti riparte, dal 25 settembre, con un indiscusso capolavoro La Dame aux camélias di John Neumeier. A sette anni dalle precedenti rappresentazioni, torna in scena alla Scala un titolo esemplare della predilezione di Neumeier per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo, creato nel 1974 per il Balletto di Stoccarda e per Marcia Haydée, alla quale è dedicato. Neumeier si rivolge al romanzo di Alexandre Dumas figlio, scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata. Sceglie dunque di ispirarsi al romanzo e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore e sulle note struggenti di Chopin costruisce il suo dance drama nella forma del grand ballet, con un disegno scenico definito “viscontiano” e l’allestimento, bellissimo ed evocativo di Jürgen Rose. Per la sua struttura, per l’intensità e la raffinatezza della scrittura coreografica, attenta anche ai minimi particolari, questo balletto richiede un alto spessore tecnico e interpretativo, in primis ai protagonisti: nei ruoli principali di Marguerite Gautier e Armand Duval, per la prima volta insieme in questo balletto, apriranno le recite le étoiles scaligere, ...

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Storici balletti nell’arte coreografica: Paquita

Il coreografo Joseph Mazilier ha presentato la prima versione di “Paquita” nell’aprile 1846 a Parigi come un’opera tipica dell’estetica del balletto romantico francese. “Paquita” fu presto trasportato a San Pietroburgo nientemeno che da Marius Petipa che estese e rinnovò il pezzo in modo significativo per elevarlo al pari dei classici. Il presente titolo vede la luce in due atti e tre scene in forma di balletto-pantomima, presso il Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) a Parigi su coreografia di Joseph Mazilier e partitura musicale di Edouard Deldevez, con la celebre ballerina romantica di formazione scaligera Carlotta Grisi (vero nome Caronne Adele Giuseppina Maria Grisi, cugina del mezzosoprano Giuditta Grisi e del soprano Giulia Grisi), il ballerino Joseph-Lucien Petipa (fratello del coreografo per eccellenza Marius) e Adèle Dumilâtre (ballerina francese, famosa ai tempi del balletto romantico). Nel 1847, ben appunto Petipa, propone il balletto al pubblico russo, portandolo in scena a San Pietroburgo con la danzatrice Yelena Andreyonova per poi rimontarlo nel 1881 in una nuova veste con aggiunte musicali del compositore Ludwig Minkus (Pas de Trois, Grand Pas Classique, Mazurca dei bambini, Polonaise). È ambientato in Spagna nel periodo dell’occupazione napoleonica e l’eroina è Paquita, una gitana che in realtà ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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