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Auguri di buon compleanno al Direttore Frédéric Olivieri

Tanti auguri di felice compleanno al Maestro Frédéric Olivieri (Nizza, 23 aprile 1961) che dal 1° marzo 2025 ha assunto nuovamente la Direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per due stagioni, dopo aver già diretto il Balletto Scaligero dal 2002 al 2007 e dal 2016 al 2020. Contemporaneamente dirige la Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala dal 2006. Dopo il diploma al Conservatorio di Nizza, nel 1977 vince il Primo Premio al Prix de Lausanne, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Quindi milita nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy, Rosella Highthower e Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi, come ballerino Solista dal 1981, danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con numerosi coreografi ospiti come Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit. Nel 1985 si unisce come Primo Ballerino alla neonata compagnia dei Ballets de Monte Carlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, diventandone presto Étoile e, sino al 1993, interpreta i maggiori ruoli del repertorio classico ed è protagonista di creazioni pensate espressamente per lui da coreografi quali ...

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Tre spettacoli unici si intrecciano in “Dar corpo allo spazio” a Verbania

Dar corpo allo spazio è uno spettacolo itinerante che invita il pubblico a scoprire come la danza può trasformare e abitare luoghi diversi. In una sola serata, tre spettacoli unici si intrecciano in più repliche, creando un’esperienza coinvolgente e dinamica. Un viaggio attraverso i diversi spazi del Teatro Il Maggiore di Verbania (19 aprile ore 15, ore 18 e ore 21) dove corpo e ambiente dialogano, dando vita a nuove percezioni e modi di vivere il movimento. Zerogrammi | MAGNIFICAT Ed io? Io che son carne, cuore e fiato rappreso? Io? Che son unghie e denti e pelle che si trasforma in cipolla in aceto dissipata? Io, che ti ho portato come un tatuaggio, come una ruga? (Bruno de Franceschi). In Magnificat, Amina Amici prosegue lo studio sulla figura della Vergine Maria, attraverso uno sguardo laico, in una duplice ricerca: quella sul femminile e quella sulla scrittura coreografica a partire da studi e suggestioni pittorico-iconografiche. Ci si domanda cosa potesse pensare intimamente Maria, cosa abbia potuto provare in seguito a eventi di vita così straordinari, e infine, come tutto questo si sia inscritto nel suo corpo. Il movimento di un dipinto, un frammento di spazio-tempo dei pensieri più intimi di ...

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Gisellə a cura di Cornelia conquista Milano [RECENSIONE]

Il titolo incanta ancora oggi ed è uno dei più grandi classici mai rappresentati, definito a più riprese “il balletto perfetto”. L’interessante versione contemporanea di Cornelia Dance Company offre una prospettiva nuova e fresca sulla storia, esplorando temi come l’identità di genere. Già in passato abbiamo assistito ad alcuni esempi di produzioni di “Giselle” in chiave moderna, ricordiamo quella di Michel Hallet Eghayan (1982) la quale ha dimostrato che nella danza, più che in ogni altra disciplina, l’attimo non finisce mai; oppure la creazione di Akram Khan (2016) che ha combinato danza classica e contemporanea, con un ballerino maschio nel ruolo principale; oppure quella firmata a quattro mani da Itamar Serussi e Chris Haring dove i ruoli erano interscambiabili, indipendentemente dal sesso, e ogni danzatore ne diventava l’essenza (2016). L’arrangiamento a cura di Cornelia concede una ulteriore angolatura sulla narrazione, scandagliando sentimenti e relazioni in modo innovativo. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia dalla creazione di Jean Coralli e Jules Perrot nel 1841, eppure il suo fascino rimane inalterato. Nel grande repertorio accademico ogni balletto comincia con una storia d’amore, ma quella tra Giselle e Albrecht, è una tra le più incisive. Eseguita per la prima volta ...

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La Stagione 2025-2026 del Balletto dell’Opéra di Parigi

Alexander Neef e José Martinez, rispettivamente Direttore Generale e Direttore della Danza dell’Opéra di Parigi, hanno annunciato la ricca programmazione per la Stagione 2025-2026 del Balletto dell’Opéra di Parigi. Come da tradizione, la stagione si apre con il “Défilé du Ballet” a cui farà seguito la giovane compagnia dello Junior Ballet con Requiem for a Rose su coreografia di Annabelle Lopez Ochoa e la compagnia principale con il balletto romantico per eccellenza, Giselle di Jean Coralli e Jules Perrot. In programma, oltre a Giselle, altri cinque spettacoli a serata intera che spazieranno dal classico al contemporaneo: Notre-Dame de Paris di Roland Petit; Le Parc di Angelin Preljocaj; Roméo et Juliette di Rudolf Nureyev; La Bayadère di Rudolf Nureyev; La Dame au camélias di John Neumeier. In Stagione saranno presenti quattro programmi di repertorio misto con alcune creazioni firmate dai maggiori coreografi del XX e XXI secolo: a partire da Theme and Variations di George Balanchine, Rhapsodies di Mthuthuzeli November e Corybantic Games di Christopher Wheeldon. A seguire brani di Trisha Brown, David Dawson e Imre e Marne van Opstal. Per concludere con Empreintes di Morgann Runacre-Temple e Jessica‎ Wright, Étude di Marcos Morau, Dreams This Way di Micaela Taylor, Solo for Two di ...

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L’Opéra di Parigi presenta “Souvenirs de Créations” su Mats Ek

In occasione della rinascita di Appartement e dell’80° anniversario di Mats Ek, l’Opéra National de Paris presenta la mostra Souvenirs de Créations: una selezione di costumi iconici, accessori dei suoi grandi balletti e fotografie sono esposti negli spazi pubblici dell’Opéra Garnier fino al 31 agosto 2025, per celebrare l’opera del grande coreografo e i suoi legami privilegiati con l’Opéra di Parigi. Iconico coreografo svedese, Mats Ek è celebrato all’Opéra Nazionale di Parigi dove le sue opere sono regolarmente sotto i riflettori. Il suo stile audace ed espressivo che rompe con l’estetica il balletto accademico ha avuto un impatto duraturo su diverse generazioni di ballerini della Compagnia con l’entrata in repertorio di Giselle (1993), La Maison de Bernarda e A Sort of… (2008), Carmen (2019) o le creazioni di Another Place (2019), Apartment (2000) e Boléro (2019). L’Opéra Garnier si veste dei colori di questo grande coreografo con una selezione di costumi e accessori iconici dei suoi grandi balletti (Carmen, Giselle, La Maison de Bernarda, Boléro…) esposti in spazi pubblici. Abiti atipici, tuniche insolite, una bambola meccanica o addirittura una vasca da bagno ci immergono nel mondo creativo e poetico di Mats Ek. La mostra propone pezzi provenienti dalle collezioni dell’Opéra ...

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Addio alle scene per la danseuse Étoile Ludmila Pagliero

Giovedì 17 aprile, la danseuse Étoile Ludmila Pagliero darà l’addio alle scene dal palcoscenico dell’Opéra di Parigi danzando nel balletto Appartement di Mats Ek, al fianco di Hugo Marchand, Valentine Colasante, Jack Gasztowtt, Ida Viikinkoski, Hannah O’Neill, Pablo Legasa e Germain Louve. La creazione di Ek è in scena in questo periodo al Palais Garnier fino al 18 aprile 2025, abbinato nella stessa serata alla coreografia Vers la mort di Sharon Eyal. La complessità delle relazioni umane è uno dei temi di Appartment. Non senza umorismo, si confrontano nei diversi quadri del balletto i personaggi alla loro solitudine attraverso gli oggetti del quotidiano. L’acclamato coreografo svedese mescola differenti stili in una danza energica che sposa la musica in un pezzo percussivo del Fleshquartet. Ludmila Pagliero (Buenos Aires, 15 ottobre 1983) è una ballerina argentina, étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi dal 2011. Ha iniziato a danzare all’età di otto anni e a dieci è stata ammessa alla Scuola del Teatro Colón di Buenos Aires. Sei anni più tardi è stata scritturata dal “Balletto di Santiago”, dove è stata promossa al rango di “solista” nel 2002. Dopo un anno con l’American Ballet Theatre, Ludmila Pagliero nel 2005 è stata ingaggiata dal ...

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Il libro di Aurélie Dupont ha vinto il Prix Georges Bizet 2025

Il Prix Georges Bizet 2025, giunto alla sua 9a edizione, ha premiato i vincitori in due diverse categorie. L’autore Martin Mirabel si è aggiudicato il premio nella categoria libri di musica e opera con Antonín Dvořák. In concorso anche Laurent Bayle con Pierre Boulez aujourd’hui, Erwan Barillot e Arnaud Frilley con Destins russes à Paris, un siècle au conservatoire Rachmaninoff 1924-2024 e Philippe Martin con L’opéra comme aventure, fragments d’un portrait de Stéphane Lissner. La grande artista francese Aurélie Dupont ha vinto il Prix Georges Bizet 2025 nella categoria “libro di danza” per la sua opera letteraria N’oublie pas pourquoi tu danses (pubblicato nel 2024 dall’editore francese Albin Michel, 480 pagine). L’autrice racconta la sua carriera di successo e porta il lettore dietro le quinte dell’Opéra di Parigi. Nella sezione danza concorrevano anche i libri Le prix de l’étoile del celebre danzatore François Alu e Ravel Boléro di Lucie Kayas. La giuria del Premio per questa edizione 2025 era formata da Baptiste Charroing, Olivier Bellamy, Laurent Brunner, Mathilde Calderini, Alexandra Cardinale, Jorge Chaminé, Frédéric Delpech, François Delétraz, Rémi Geniet, Nicolas d’Estienne d’Orves, Fiona McGown, Laure Mezan, Élisabeth Platel, Sophie Quatrehomme, Jérémie Rhorer, Ambre Rouvière, Ève Ruggieri, Éric-Emmanuel Schmitt, Claire Visentini. Era una ...

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Roberto Bolle compie 50 anni, auguri all’étoile dei due mondi

Una carriera straordinaria ha accompagnato fino ad oggi Roberto Bolle e chi lo ha seguito “passo dopo passo” nel suo ascendente percorso artistico. Acclamato in tutto il mondo è riuscito ad imporre l’arte della danza al centro dell’attenzione a beneficio del grande pubblico. Una strada costruita con rigore, disciplina, duro lavoro, tenacia, ma anche con una smisurata passione. Bolle via via ha conquistato nuovi spettatori e nuovi spazi rendendo popolare l’arte di Tersicore e rivelandosi un perfetto ambasciatore del balletto e della cultura italiana nel mondo, grazie all’innato talento e alle altrettanto innate doti, danzando in tutti i maggiori teatri, al fianco di grandi compagnie, di celebri ballerine (Carla Fracci, Alessandra Ferri, Eleonora Abbagnato, Melissa Hamilton, Darcey Bussell, Nicoletta Manni, Misty Copeland, Natal’ja Osipova, Polina Semionova, Sylvie Guillem, Ul’jana Lopatkina, Svetlana Zakharova, Marianela Núñez, solo per citarne alcune) e sotto la guida di acclamati coreografi, guadagnandosi negli anni numerose onorificenze, premi, menzioni e riconoscimenti. Applaudito come “il principe della danza” per la sua avvenenza e il fisico scultoreo che lo hanno elevato a ideale di bellezza, Roberto Bolle è il primo ballerino nella storia diventato contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di ...

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In prima mondiale il balletto “Marilyn” dedicato alla grande diva

Commissionata da Harold and Arlene Schnitzer Care Foundation, la creazione coreografica MARILYN di Dani Rowe per l’Oregon Ballet Theatre da lei diretto vede la co-produzione tra BalletMet e Tulsa Ballet. In prima mondiale, con debutto il 4 aprile 2025, sarà di scena al Teatro Newmark di Portland e rimarrà in cartellone fino al 13 aprile 2025. La trentaseienne Marilyn Monroe ripercorre la sua vita e i suoi ricordi attraverso l’unica lente che conta: la sua. “Marilyn” presenta una partitura musicale originale di Shannon Rugani, costumi iconici di Emma Kingsbury e un’accattivante scenografia di Emma Kingsbury con David Finn. Questo balletto a serata intera promette una narrazione potente, fondendo realismo e sogni. Protagonista nei panni di Marilyn Monroe la prima ballerina Carly Wheaton che è entrata a far parte dell’Oregon Ballet Theatre nel 2022 ed è stata nominata principal nel 2023. Originaria della contea di Marin (California) dove si è formata con la Stapleton Ballet School, la Marin Ballet e la San Francisco Ballet School. Carly Wheaton ha continuato a danzare con il Ballet Memphis come tirocinante e ha ballato con la seconda compagnia del Washington Ballet per un totale di tre stagioni. Prima di unirsi all’Oregon Ballet Theatre, Carly Wheaton ...

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L’addio alle scene dall’Opéra di Mathieu Ganio, una vita per la danza

Alla vigilia del suo 41° compleanno (16 marzo 1984), l’étoile Mathieu Ganio si prepara il 1° marzo a dare l’addio all’Opéra di Parigi sul palcoscenico del Palais Garnier con il balletto in tre atti Onegin di John Cranko al fianco di Ludmila Pagliero, Marc Moreau, Léonore Baulac, Mathieu Contat e il Corpo di Ballo diretto da José Martinez. Mathieu Ganio è nato a Marsiglia, figlio di due grandi artisti del calibro di Dominique Khalfouni e Denys Ganio, ed è fratello di Marine Ganio, prima ballerina del Balletto dell’Opéra di Parigi. Mathieu ha debuttato sul palcoscenico all’età di due anni, esibendosi al fianco della madre in Ma Pavlova di Roland Petit. In seguito ha studiato dall’età di sette anni presso lo Studio Ballet diretto da Armand Colette (madre di Patrick Armand, nominato in questi giorni alla direzione dell’Accademia di Vienna). Dal 1992 al 1999, Mathieu ha proseguito la sua formazione presso l’Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille. Qui Roland Petit lo ha scelto per interpretare una variazione in occasione dello spettacolo annuale della Scuola, che venne poi inserita nella versione de Lo Schiaccianoci presentata dal coreografo all’Opéra di Marsiglia. Nel 1999 Mathieu Ganio entra nella Scuola di Ballo dell’Opéra di ...

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