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Tag Archives: Noa Wertheim

Interconnessione di gesti ed emozioni in “One, one, one” di Noa Wertheim

Il 14 luglio 2018, all’interno del XXV Festival Internazionale Civitanova Danza, il Teatro Rossini di Civitanova Marche ospita Vertigo Dance Company con One, One & One, regia e coreografia Noa Wertheim, musica Avi Belleli, ‏interpreti Tamar Barlev, Yotam baruch, Jeremy Alberge, Liel Fibak, Sándor Petrovics, Nitzan Moshe, Shani Licht, Etai Peri, Daniel Costa e Hagar Shachal. Artista poliedrica, acclamata a livello internazionale e vincitrice di numerosi riconoscimenti come il premio del Ministero della Cultura israeliano del 1998 e del 2012 e il Premio Landau del 2003 per le arti dello spettacolo, la coreografa americana Wertheim crea una nuova e originale pièce che riflette la relazione tra il mondo interiore e quello esterno all’individuo, tra vicino e lontano, tra sé e l’altro. L’espressività personale dei dieci talentuosi performer riveste un ruolo essenziale in One, One & One, ogni singolo movimento dei danzatori si connette a quello degli altri, a dimostrazione che l’insieme non è la semplice somma degli elementi che lo compongono, ma un momento di connessione, consequenzialità e condivisione. L’opera ci ricorda che il mondo è una concatenazione di gesti, comportamenti ed emozioni, e che le nostre azioni influenzano e condizionano chi abbiamo intorno. ORARI & INFO 14 luglio 2018, ore 21:30 Teatro Rossini Via Bruno Buozzi, 6 ...

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Oltre i confini della danza con “Yama” di Vertigo Dance Company

Il 6 e 7 aprile 2017, nella settimana dedicata alla danza, il Teatro San Ferdinando di Napoli ospita Vertigo Dance Company con Yama, concept, coreografia e regia di Noa Wertheim, musica del noto compositore di colonne sonore cinematografiche Ran Bagno. Fondata nel 1992 dalla Wertheim e Adi Sha’al, la compagnia israeliana presenta un nuovo progetto artistico che studia l’origine dei gesti e il loro impatto sull’ambiente, ispirandosi al movimento dell’acqua e delle onde. L’opera vuole raccontare le limitazioni a cui l’uomo va incontro quando si chiude nelle proprie convinzioni personali e quindi alle relazioni con gli altri. Se siamo sempre in disaccordo, se non ci ascoltiamo e non impariamo uno dall’altro, come possiamo diventare comunità e raggiungere un livello più alto di umanità? Yama rappresenta perfettamente lo spirito che anima i lavori di Vertigo Dance, caratterizzati da un forte senso di appartenenza alla comunità, dal desiderio di unire le persone attraverso il linguaggio del corpo, oltrepassando i confini della danza. ORARI & INFO 6 aprile 2017, ore 21.00 7 aprile 2017, ore 23.30 Teatro San Ferdinando Piazza Eduardo De Filippo, 20 80100 Napoli Tel: +39 081 292030 Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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Al via la trentaquattresima edizione del festival “Oriente Occidente”

“Corpo a corpo”: è questa la cifra narrativa della trentaquattresima edizione di Oriente Occidente. Un “corpo a corpo” che rimanda alla conflittualità dei singoli o della società tutta. Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale non poteva essere che questo il file rouge di Oriente Occidente 2014. Il Festival abbandona quindi la bussola geografica, che ha contraddistinto le passate edizioni, per indagare l’uomo, le comunità, le tensioni politiche e sociali che attraversano tutte le aree della terra, ma anche il desiderio di riscatto e pacificazione. A Rovereto e Trento, dal 30 agosto all’8 settembre, Oriente Occidente ospita tredici compagnie con produzioni in prima nazionale e creazioni originali per il festival. Gli autori arrivano dall’Europa, dall’Africa Subsahariana, dal Venezuela e dal Medio Oriente con il loro bagaglio di culture, di storie da raccontare, di mondi da condividere. Tante le presenze significative di questa edizione. Tra i coreografi, gli israeliani Sharon Fridman, Sharon Eyal, Emanuele Gat e Noa Wertheim, il francese Fabrice Guillot, il belga Wim Vandekeybus; tra le compagnie, Retouramont e Vertigo Dance Company con la loro danza acrobatica, Candoco Dance Company, pioniera dell’integrazione tra danzatori abili e diversamente abili, Balletto Civile, gruppo nomade animato da una forte tensione etica, e due note compagnie africane, Baninga e Via Katlehong Dance. Novità di questa ...

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“Mana”: un dialogo mistico tra luce e ombra

Dopo aver inaugurato l’edizione 2014 del Napoli Teatro Festival Italia con la prima assoluta Reshimo, la Vertigo Dance Company presenta un riallestimento di una coreografia storica di Noa Wertheim: Mana, il cui debutto risale al 2009. Mana significa, in molte lingue austronesiane della Melanesia e della Polinesia, “forza sovrannaturale”. La scena è in bianco e nero. Tra la luce e l’ombra, che assumono un significato fortemente simbolico,  si svolge lo spettacolo che è un viaggio mistico filosofico.  Sullo sfondo il disegno stilizzato di una casa che simboleggia, è scritto nelle note, la separazione tra esterno e interno. In questa atmosfera i danzatori, Yael Cibulski, Micah Amos, Tomer Navot, Sian Olles, Marija Slavec, Eyal Vizner, Emmy Wielunsk, Yuval Lev, si muovono come in senso circolare, come in una una cerimonia tribale. Gli evidenti richiami mistici sono sottolineati dalle atmoasfere evocate dalla musica di Ran Bagno. La fonte del lavoro è il libro più importante della tradizione cabalistica medioevale, lo Zohar (Il Libro dello splendore) che ebbe nel mondo ebraico una diffusione straordinaria, quasi pari a quella della Bibbia. Il libro, che ha lo scopo di preparare il lettore all’incontro con il divino e all’esperienza interiore, racconta in circa millesettecento pagine, le avventure e ...

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“Reshimo”: il rapporto tra l’immutabile e l’universo mortale

La Vertigo Dance Company torna per il terzo anno consecutivo al Napoli Teatro Festival Italia. Dopo il grande successo di Null e Birth of Phoenix presentati nel 2012 e Vertigo 20 presentato nel 2013, quest’anno la compagnia israeliana presenta Reshimo, coreografia di Noa Wertheim. Lo spettacolo, con Yael Cibulski, Micah Amos, Tomer Navot, Sian Olles, Marija Slavec, Eyal Vizner, Emmy Wielunsk, Yuval Lev, prima assoluta, inaugura la settima edizione del Napoli Teatro Festival Italia. Una scelta nata dall’esigenza di voler fare un omaggio alla compagnia di Gerusalemme che in due anni ha conquistato il pubblico napoletano e italiano. Reshimo trae ispirazione dal testo ebraico della Kabbalah e dai suoi insegnamenti esoterici intesi a spiegare il rapporto tra l’immutabile, eterno e misterioso (ciò che è “senza fine”) e l’universo mortale. Vuoto e pieno, vita e morte. La coreografia è fatta di grandi contrapposizioni e in essa si riconoscono i segni identificativi di Noa Wertheim: fluidità, energia e precisione. Otto i danzatori in scena. Le musiche ancora una volta sono firmate da Ran Bagno. Dopo Napoli, la Vertigo Dance Company volerà a New York per esibirsi per la prima volta al Lincoln Center e poi in Cina.   ORARI& INFO Venerdì 6 ...

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“Vertigo 20”: il nuovo lavoro di Noa Wertheim per il Napoli Teatro Festival

Dopo il grande successo di Null e Birth of the Phoenix presentati a Napoli nel 2012 all’interno del focus dedicato alla danza israeliana, quest’anno il Napoli Teatro Festival ha scelto di commissionare a Vertigo Dance Company un nuovo spettacolo: Vertigo 20, una coproduzione Fondazione Campania dei Festival – Teatro Festival Italia, Vertigo Dance Company. La produzione è stata ideata ideato per rendere omaggio ai vent’anni di attività della compagnia, fondata nel 1992 da Adi Sha’al e Noa Wertheim. Fin dall’inizio Vertigo ha creato performance fortemente evocative ispirate alla natura e agli elementi, capaci di dar vita a uno spazio fisico di incontro tra danzatori e spettatori attraverso un viaggio inatteso e stimolante in territori sconosciuti. In questo nuovo lavoro, Noa Wertheim percorre «il sentiero di ciottoli che lei stessa ha disposto per decifrare il segreto del tempo. Muovendosi tra la sfera pubblica e quella privata, il percorso della coreografa si dipana dal reale al surreale, dall’intimo al teatrale, dall’impalpabile al tangibile. Il particolare linguaggio del corpo dei danzatori sarà capace di offrire un ventaglio di immagini che oscillano dalla vivacità alla malinconia. Si tratta di un processo rituale, di una spettacolare clessidra che misura il fluire del tempo».   ORARI & INFO ...

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