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Le Talisman (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Creato in quattro atti e sette scene su coreografia di Marius Petipa con musica di Riccardo Drigo (libretto di Konstantin Augustovich Tarnovsky e Marius Petipa) il balletto fantastico Le Talisman (sottotitolo “La fille en l’air”) venne presentato nel 1889 al Teatro Imperiale Marinskij di San Pietroburgo con protagonisti Elena Cornalba, Marie Petipa, Pavel Gerdt, Enrico Cecchetti, Anna Johansson, Alfred Bekefi. L’interpretazione del Maestro Cecchetti nel ruolo di Uragan gli diede la giusta visibilità per consacrare al meglio la futura danza maschile in Russia. Petipa sfruttò al massimo il potenziale virtuosismo di Cecchetti per mostrare l’incredibile talento, contribuendo a far uscire il ballerino dall’ombra della ballerina. La trama è ambientata nell’antica India dove la splendida dea Ella, figlia di Amravati, la Regina dei Cieli, scende sulla Terra con il suo guardiano, Uragan, il dio del vento, per testare se riesce a resistere alle tentazioni dell’amore mortale. Se fallisce, perderà il suo diritto all’immortalità. Amravati ha donato a sua figlia un talismano sacro che le permetterà di tornare a casa finché rimarrà in suo possesso, perché se lo perdesse, non potrebbe tornare in Paradiso. Durante la loro visita sulla Terra, Ella e Uragan incontrano il giovane Maharajah, Noureddin, che si innamora di ...

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Quattro anni fa Carla Fracci se ne andava in punta di piedi

  Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021) è stata una delle più importanti ballerine della storia. Ha mosso i primi passi nel mondo della danza, sin da piccola, diplomandosi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e da adolescente ha fatto le sue prime apparizioni su importanti palcoscenici. Ha interpretato ruoli sia drammatici che romantici, ha lavorato in televisione, in qualità di Étoile ha ballato nei più prestigiosi teatri al mondo con i più celebri coreografi al fianco di danzatori diventati leggendari. Ha diretto il Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. È stata Ambasciatrice di buona volontà della FAO, poi Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2013 è uscita, per Mondadori, la sua autobiografia Passo dopo passo. La mia storia a cura di Enrico Rotelli. Insieme al marito, il regista Beppe Menegatti (Firenze, 6 settembre 1929 – Roma, 17 settembre 2024), ha formato una coppia legata indissolubilmente alla danza e al teatro, quali ambasciatori culturali dell’Italia nel mondo. Bellezza tersicorea, grazia, magia, etereità hanno costellato la presenza artistica di Carla Fracci a coronamento di una straordinaria carriera ...

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Auguri di buon compleanno a Vladimir Vasiliev, leggenda della danza

    Il Maestro Vladimir Vasiliev compie 85 anni (Mosca, 18 aprile 1940) sublime danzatore, simbolo dell’era del balletto sovietico, titolare dei più alti riconoscimenti, per trent’anni étoile del Bolshoi, virtuoso esecutore con un immenso repertorio e un raro talento artistico, chiamato a buon ragione il Dio della Danza, ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo della danza classica accademica maschile del XX secolo, incarnando il nuovo e forte uomo del balletto. Incarna la fama e la storia della danza e del balletto in tutto il mondo Vasiliev nel 1947, all’età di sette anni, si unì al gruppo di balletto amatoriale del gruppo pionieristico di Kirov, dove rimase due anni. La sua prima insegnante fu Elena Romanovna Rosse. Entrò alla Scuola di Balletto di Mosca nel 1947 e si diplomò nel 1958, quando entrò a far parte del Balletto del Bolshoi. Tra i suoi insegnanti alla Scuola di Balletto di Mosca c’era Aleksej Ermolaev. Vasiliev divenne primo ballerino nel 1959, durante il suo secondo anno con il Balletto Bolshoi ed in breve tempo raggiunse la celebrità internazionale. Dotato di uno straordinario virtuosismo e grande tecnica, ha operato a lungo anche come coreografo prima di dirigere il Teatro Bolshoi di Mosca. ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Schiaccianoci

Lo Schiaccianoci: storia, personaggi, curiosità e trama

“Lo Schiaccianoci” è il terzo e ultimo balletto composto da Pëtr Il’ič Čajkovskij e la seconda collaborazione tra il compositore, Marius Petipa e Ivan Vsevolovžskij. Dopo il successo de “La bella addormentata”, Čajkovskij ricevette la successiva commissione da Vsevolovžskij per comporre una nuova opera in un atto e un balletto in due atti. Fu deciso che l’opera sarebbe stata “Iolanta”, e il balletto sarebbe stato “Lo Schiaccianoci”, basato sulla storia di ETA Hoffmann, per tramite della versione edulcorata di Alexandre Dumas.   Le prove per “Lo Schiaccianoci” iniziarono nell’agosto 1892 ma a causa di una improvvisa malattia Petipa si ritirò cosicché Vsevolozhsky nominò temporaneamente l’assistente di Petipa Lev Ivanov come Maestro di ballo durante l’assenza del grande Maestro e gli incaricò di occuparsi della coreografia de “Lo Schiaccianoci”. Enrico Cecchetti fu nominato secondo maestro di ballo di Ivanov. Storicamente non è certo se Petipa fu in grado di coreografare dei passi o delle variazioni per il balletto prima del suo forfait, ma è certo che la sua creatività si trova nel libretto e nella regia oltre in alcune indicazioni scritte come lo scenario, i ritmi, il numero di misure, e il tempo per ogni danza. A Ivanov va attribuita a ...

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Al Teatro dell’Opera di Roma “Lo schiaccianoci” e “Il pipistrello” per Natale e Capodanno

Al Costanzi la magia delle feste incontra quella del teatro negli spettacoli in scena tra il 15 dicembre 2024 e il 5 gennaio 2025. Il pubblico viene trasportato nell’atmosfera di questo particolare periodo dell’anno grazie a due balletti iconici: Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella versione di Paul Chalmer (dal 15 al 24 dicembre) e Il pipistrello di Strauss figlio coreografato da Roland Petit (dal 31 dicembre al 5 gennaio). Nelle due produzioni sono impegnati Orchestra e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, con le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Federica Maine, Marianna Suriano, Claudio Cocino e Michele Satriano. Partecipano anche gli Allievi della Scuola di Danza diretta, come il Corpo di Ballo, da Eleonora Abbagnato. Per Lo schiaccianoci, nella versione di Paul Chalmer, il 15, 22 e 24 dicembre sono attesi due ospiti internazionali, Maia Makhateli, principal del Dutch National Ballet, e Julian MacKay, principal del Bayerische Staatsballett, che sale per la prima volta sul palcoscenico del Costanzi. Il pipistrello è affidato completamente alla Compagnia capitolina che omaggia così il suo autore, l’intramontabile Roland Petit (1924-2011) nell’anno in cui ricorre il centenario della sua nascita. La prima rappresentazione, il 31 dicembre (ore 19.00), è ...

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Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene.   Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...

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La Vestale (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

The Vestal è un grande balletto in tre atti e quattro scene con coreografia di Marius Petipa e musica di Mikhail Ivanov. Il balletto fu presentato per la prima volta dal Balletto Imperiale il 17 febbraio del 1888 al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Inizialmente La Vestale è stato un balletto in cinque atti di Salvatore Viganò, su musiche di Gaspare Spontini, Ludwig van Beethoven, Gioachino Rossini, eseguito per la prima volta all’Imperial Regio Teatro alla Scala di Milano il 9 giugno 1818 (dopo il successo de La Vestale di Spontini a Firenze nel 1817). L’aggettivo usato per indicare il Teatro del Piermarini sotto la sovranità dell’Impero Asburgico e successivamente sotto il Regno d’Italia indicava il termine Imperial ad indicare la presenza dell’imperatore e il termine Regio ad indicare il regno. Nella foto il Tempio di Vesta con il simulacro della dea, dinanzi alla quale arde il fuoco sacro. Questa scena creata dal celebre scenografo, pittore ed architetto milanese Alessandro Sanquirico (1777-1849) fu eseguita per il sopra citato ballo tragico a Milano di Salvatore Viganò nella primavera 1818. Marius Petipa venne così ispirato dal libretto per montare la sua nuova versione a San Pietroburgo nel 1888. Dopo lo straordinario successo ...

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Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene

 LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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