Dall’8 al 20 novembre il Trittico Balanchine/Robbins conclude con un nuovo programma la Stagione di Balletti omaggiando due giganti del Ventesimo secolo: George Balanchine, con “Theme and Variations”, che torna in scena con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli, e Jerome Robbins, con due dei suoi più noti balletti, “Dances at a Gathering” e “The Concert”, entrambi su musiche di Chopin, ed entrambi per la prima volta in scena alla Scala. Capolavoro del più puro stile balanchiniano, sul quarto movimento dalla “Suite n. 3 in sol maggiore op. 55” di Čajkovskij “Theme and Variations” nacque dall’intento – come scrisse lo stesso autore – “di evocare il grandioso periodo del balletto classico, che fiorì in Russia con l’aiuto della musica di Čajkovskij”. Per la prima volta alla Scala “Dances at a Gathering”, gioiello di pura danza, ispirata dal tessuto musicale e dalle sue nuances e “The Concert”, unico nel suo genere, ironico e brillante spaccato delle umane fantasticherie e stravaganze, di una serie di personaggi che assistono a un recital di pianoforte. generazione di artisti si confronta per la prima volta con questi tre balletti; la Scala rinnova la lunga e storica consuetudine con lo stile di Balanchine e arricchisce il ...
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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata
“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...
Read More »Intervista a Giorgio Madia: nuova creazione per il “Béjart Ballet Lausanne”
Giorgio Madia nasce a Milano, studia alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala dove si diploma nel 1984. Nello stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo della Scala. Dal 1985 al 1988 in qualità di solista danza al “Ballet du XX Siècle” (poi “Béjart Ballet Lausanne”). Diviene in seguito solista al “Milwaukee Ballet”, al “San Francisco Ballet” e primo ballerino al “Pensilvania Ballet”. Durante questo periodo dal 1988 al 1991 è ingaggiato da Rudolf Nureyev nel suo tour “Nureyev and Friends” con il quale danza le “Chant du Compagnon Errant”. La sua carriera prosegue come primo ballerino ad “Aterballetto” e al “Balletto di Zurigo”. Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di novanta produzioni, lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, Merce Cunningham, William Forsythe, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Glenn Tetley e Helgi Tomasson. Nel 1997 lascia le scene e si dedica all’insegnamento. È docente ospite in importanti compagnie tra le quali la “Compagnia Nazionale” diretta da Nacho Duato, il “Balletto di Stato di Berlino”. È stato maitre de ballet, assistente-coreografo per il “Balletto di Toscana”, il balletto della “Komische Oper” di Berlino, ...
Read More »Dentro la Danza: #ROBERTOBOLLE – #TUCATUCA – #MARCELOGOMES – #PETERMARTINS
La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza. #ROBERTOBOLLE Il 2018 si è aperto sotto il segno della danza grazie alla grande visibilità ottenuta con la messa in onda del programma televisivo Danza con me dell’étoile Roberto Bolle, trasmesso il 1° gennaio su raiuno, in prima serata. In molti hanno guardato al bicchiere mezzo pieno, ovvero hanno letto positivamente lo spazio dato al settore danza, altri, hanno invece guardato ai difetti della trasmissione. Si è parlato di regia sbagliata, di mancanza della struttura autoriale, dell’eccessiva autocelebrazione di Bolle, del suo essere più principino che Principe. Cominciamo bene! #TUCATUCA L’étoile italiana più famosa al mondo continua ad essere lei: Carla Fracci. Una star che come pochi altri ha sempre saputo mettersi in gioco con intelligenza ed ironia, e che continua a farlo senza remore, come durante il suo recente intervento alla trasmissione ...
Read More »Ballet and the Couture: il New York City Ballet racconta il rapporto coreografo/stilista
Da sempre “balletto” è sinonimo di eleganza, e spesso abbiamo visto collezioni di stilisti famosi ispirati al balletto, specialmente al tessuto “svolazzante” dei tutù e alle scarpette (le “ballerine”, appunto…). Ma il balletto può non solo dettare la moda, ma anche fare di essa una parte ulteriore dello spettacolo. Il New York City Ballet, ottima compagnia americana, e detentrice dell’eredità di Balanchine, ad esempio, da qualche tempo collabora con stilisti famosi; quest’anno i nomi sono ancora altisonanti: con Sarah Burton per Alexander McQueen, Mary Katrantzou, Carolina Herrera, Thom Browne, Valentino Garavani. L’idea pare sia partita da Sarah Jessica Parker, ma non è certo un rapporto, quello tra moda e balletto, nuovo: nasce forse col balletto stesso, anche se la prima accoppiata vincente in questo campo è sicuramente quella Diaghilev-Chanel, quando l’impresario dei Ballets Russes chiamò la stilista a creare i costumi per Le Train Bleu. Quest’anno il New York City Ballet presenta una stagione di alto livello, puntando su due balletti shakespeariani, Romeo e Juliet nella versione di Peter Martins e Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine, e su altre 31 creazioni di Balanchine, tra cui Harlequinade. Ma i titoli della stagione (che, come sappiamo, è divisa ...
Read More »GD Web TV: Disegnare la danza
Dietro le quinte della sartoria del NYCB con i fashion designers Thom Browne, Sarah Burton, Carolina Herrera e Mary Katrantzou in vista delle creazioni per le pièce di Troy Schumacher, Liam Scarlett, Peter Martins e Justin Peck. www.giornaledelladanza.com
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