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Tag Archives: Pina Bausch

Festival Danza Estate 2019: al via la XXXI edizione

  Prende il via a maggio 2019 la XXXI edizione del Festival Danza Estate, la rassegna di danza contemporanea dal respiro internazionale che anima Bergamo e la sua provincia nel periodo estivo e che anche quest’anno presenta un ricco cartellone all’insegna di grandi nomi italiani e stranieri. Tante e varie le iniziative inserite nel programma confezionato da 23/C ART, organizzatore dal 2018 sostenuto da MiBAC, Regione Lombardia e Comune di Bergamo, tra spettacoli di alto livello (la danza da vedere) e iniziative collaterali, quali incontri a tema, eventi artistici e formazione (la danza da fare), dedicati al pubblico di tutte le età. Ormai da 31 anni il Festival Danza Estate porta nel territorio di Bergamo proposte di grande rilevanza nazionale e internazionale che mescolano diversi linguaggi ed espressioni artistiche e che, specialmente in questa edizione, si muovono in un clima di grande contemporaneità, come mostrato dalle scelte della direzione artistica, sempre più orientate verso l’innovazione.  Sono ben 18 i titoli di un programma intenso che manifesta la volontà di trasmettere la cultura della danza attraverso l’espressione di artisti già noti accanto ad altri emergenti, andando ad accontentare le diverse tipologie di pubblico. Il Festival Danza Estate si apre ufficialmente il 9 maggio ...

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Al Teatro Duse “Tutu”, spettacolo cult dei Chicos Mambo

Ironia e poesia per una danza sofisticata e visionaria. Cresce l’attesa per i Chicos Mambo, compagnia nata nel 1994 a Barcellona da un’idea del coreografo Philippe Lafeuille, che sabato 30 marzo alle 21 porterà sul palco del Teatro di Bologna Tutu. Lo spettacolo, creato nel 2014 per celebrare il ventennale della compagnia, è diventato talmente popolare e richiesto che è ormai un cult. Tutu rappresenta una hit della produzione della compagna catalana, pluripremiata dalla critica. Il gruppo riunisce attualmente sei straordinari danzatori, versatili e tecnicamente agguerriti. Replicato ininterrottamente per sei mesi al Bobino di Parigi, Tutu è un omaggio alla danza di cui il celebre costume è ormai un’icona. Con i Chicos Mambo, però, il gonnellino di tulle si trasforma e diventa una sorta di piumino in cui i ballerini scompaiono, o l’abito di una figurina da carillon che gira inesorabilmente su se stessa, o ancora, un incredibile piumaggio, quello dei mitici uccelli del ‘Lago dei cigni’, che trasformano la loro danza cronometrica in un divertentissimo contest hip hop. In Tutu si attraversano tutti i generi: oltre al balletto classico, ci sono le sfilate interminabili su antiche canzoni da grammofono, tipiche delle creazioni di Pina Bausch, le ‘moine’ delle strabilianti ginnaste olimpioniche e gli assoli espressivi di ...

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“A Pina Bausch”: Il Teatro Stabile del Veneto celebra la pioniera del teatro-danza europeo

Il Teatro Stabile del Veneto rende omaggio al mito di Pina Bausch, madre e leggenda del teatro-danza europeo, a dieci anni dalla sua scomparsa con la rassegna “A Pina Bausch”. Da gennaio 2019 al Teatro Verdi di Padova e al Teatro Goldoni di Venezia per la rassegna di danza Evoluzioni vanno in scena quattro spettacoli firmati da straordinari danzatori, allievi ed eredi della celebre coreografa, regista e ballerina: Damiano Ottavio Bigi, Dominique Mercy e Cristiana Morganti. Ad arricchire la rassegna una mostra fotografica curata dal fotografo di scena Piero Tauro e un cortometraggio che dà voce alle memorie degli spettatori dalla Bausch. Il primo appuntamento è in programma al Teatro Verdi di Padova, il 19 gennaio 2018 con Damiano Ottavio Bigi, danzatore del Tanztheater Wuppertal fondato da Pina Bausch e coreografo di fama internazionale, in Signs. Lo spettacolo, diretto da Alberto Cavallotti, mette in dialogo la danza di Damiano Ottavio Bigi e la musica del violoncello barocco di Adriano Maria Fazio, tra i più grandi talenti internazionali dell’ultima generazione di violoncellisti specializzati nel repertorio barocco e nella prassi esecutiva storicamente informata. Signs è uno scambio di intenti dove la musica diventa gesto e il gesto diventa fiato. Un gesto da ascoltare ...

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“Quello che ci muove”: Maratona Bausch – danzare la memoria, ripensare la storia

La Lavanderia a Vapore di Collegno è la casa della danza in Piemonte e nuovo membro di EDN – European Dancehouse Network, prestigiosa rete europea delle Case della Danza. Un luogo che ha fatto della ricerca e della cultura della danza il proprio centro d’azione, con relazioni che partono dal territorio e arrivano all’internazionale. Uno spazio dove il dialogo tra il passato e il presente è vivo e manifesto, in una tensione continua verso la creazione contemporanea e la sperimentazione. QUELLO CHE CI MUOVE è il titolo delle attività 2018/2019 (ispirato al libro Quello che ci muove. Una storia di Pina Bausch di Beatrice Masini, edito da Rueballu), un omaggio che la Lavanderia vuole rivolgere alla grande danzatrice e coreografa del 900 in vista dell’imminente decennale della sua morte. Ma non solo. Quello che ci muove è l’ispirazione che guida tutte le attività della Lavanderia, dove a tutti è data la possibilità di esplorare i temi della creazione contemporanea, della danza e del benessere. Spettacoli, residenze artistiche, progetti partecipati e formazione – programmati da Piemonte dal Vivo in collaborazione con diversi soggetti – animano i tanti spazi di quella che era la lavanderia del più grande ospedale psichiatrico d’Italia. A 40 ...

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Tanztheater Wuppertal: Café Müller compie quarant’anni

La stagione del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch si è aperta in settembre con la carica esplosiva e visionaria di Vollmond, creato dalla coreografa nel 2006. Di questa opera è facile ricordare l’impressionante scenografia, proposta anche nel celebre film “Pina”, omaggio di Wim Wenders all’artista e amica scomparsa nel 2009.In novembre, a quarant’anni dalla prima esecuzione (20 maggio 1978) torna l’amatissimo Café Müller, in una doppia serata che lo accosta alla grandiosa Sagra della Primavera. In occasione dell’anniversario la musica di Purcell di Café Müller verrà eseguita per la prima volta da musicisti e solisti dal vivo. Ad esibirsi sarà l’orchestra sinfonica di Wuppertal sotto la direzione di Henrik Schaefer. In occasione della prima esecuzione di Café Müller e della Sagra della Primavera, in data 2 novembre, verrà inaugurata una mostra nel foyer del teatro. Visitando l’esposizione sarà possibile vedere, fra l’altro, materiale fotografico e videografico ancora inedito dell’Archivio Pina Bausch. Nessuna tappa italiana, purtroppo, è prevista nei primi sei mesi della stagione del Tanztheater di Pina Bausch, i cui danzatori lasceranno la città tedesca di Wuppertal per esibirsi in Grecia, Inghilterra, Brasile e Israele. Le opere eseguite saranno prevalentemente creazioni di Pina Bausch, ad eccezione di coreografie del norvegese ...

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Una questione di sensibilità: intervista a Massimo Leanti

  Massimo Leanti nasce a Torino dove comincia a studiare danza con Don Marasigan per la tecnica Jazz, con Ileana Iliescu, Joan Bosiok e Giulio Cantello per la tecnica classica, arricchendo poi la propria formazione presso il “Joe Tremaine Dance Center” e presso l’“EDGE Studio di Hollywood CA”. Partecipa a numerosi workshop con insegnanti di fama internazionale tra cui Luigi, Cloude Thompson, Alex Magno, Wes Veldink. Intraprende la carriera di insegnante di Modern Jazz a partire dal 1988 presso la scuola del Teatro di Torino sotto la direzione artistica di Loredana Furno, dove rimane per tre anni. Nel 1991 si trasferisce a Ravenna dove apre la scuola “Progetto Danza” cominciando parallelamente a sviluppare l’interesse per la coreografia che lo porta a partecipare e vincere innumerevoli concorsi. Vittoria Ottolenghi lo chiama ospite nel 1997 all’Estate Fiesolana e a “Ballo è bello” presso il Teatro di Comacchio. Nel 2000 presso il “Todi Festival”. Nel frattempo, nel 1998, crea una coreografia per i Percussionisti della Scala, nell’ambito della manifestazione “Ravenna Festival”. Per il M.A.S di Milano, Accademia all’epoca diretta da Susanna Beltrami per la quale lavora dal 1998 al 2000, crea il suo primo spettacolo coreografato dal titolo “Wo-man” presentato a Roma al ...

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Una riflessione sulla bipolarità moderna con “A fury tale” di Cristiana Morganti

Il 10 marzo 2018, il Teatro Arena del sole di Bologna vede in scena A fury tale, idea, regia e coreografia Cristiana Morganti, su musiche di musica di autori vari, collaborazione artistica Kenji Takagi, Video Artist Connie Prantera, editing musiche Bernd Kirchhoefer, produzione il Funaro -­ Pistoia e Cristiana Morganti, in coproduzione con Festival Aperto / Fondazione I Teatri -­ Reggio Emilia, con il sostegno della Città di Wuppertal e Jackstädt Stiftung ‐ Wuppertal (DE). Danzatrice tra le più note e apprezzate del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, Morganti intraprende dal 2011 un percorso autonomo come solista e coreografa, ottenendo per le sue opere numerosi premi e riconoscimenti, come il premio Positano Leonide Massine quale migliore danzatrice contemporanea dell’anno e il Premio Danza & Danza nella categoria migliore interprete e coreografa. A fury tale, interpretato da altre due danzatrici del Tanztheater, Breanna O’Mara e Anna Fingerhuth, è una riflessione della coreografa sul mondo femminile e sulle sue contraddizioni, sempre a metà tra competizione e amicizia, isterismo e dolcezza, imprevedibilità e quotidianità, aggressività e tenerezza. Tali antinomie esprimono perfettamente un altro punto nodale su cui si fonda il lavoro, ossia la rabbia, fury, considerata come potenza distruttrice ma anche come energia ...

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Il mestiere del danzatore e la sua evoluzione con “As Nora on the pavement” di Lara Martelli

Il 29 aprile 2017, all’interno di Giornata internazionale della danza – Fermignano 2017, il Salone Comunale di Fermignano (PU) vede in scena As Nora on the pavement, regia, coreografia e performance di Lara Martelli, su musica dal vivo di Daniele de Santis, drammaturgia di Ulrich Huhn, video di Andrea Familari, In collaborazione con AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Pesarese stanziata in Germania, Martelli studia danza contemporanea a New York con i maestri Murray Louis e Alwin Nikolais, si laurea all’Università di Essen Folkwang in Germania sotto la direzione artistica di Pina Bausch ed è stata danzatrice solista in diverse compagnie europee. Attualmente insegna tecniche della Danza contemporanea all’Università delle arti UDK a Berlino ed è impegnata in numerosi progetti artistici e pedagogici nelle scuole pubbliche di Berlino. As Nora on the pavement vuole far conoscere al pubblico la professione del danzatore, utilizzando il corpo della ballerina che nella sua bellezza naturale, sensibilità ed espressività ha ispirato artisti, musicisti, filosofi e scrittori. Compagna di scena di Martelli è Siri, assistente virtuale che la aiuterà a spiegare come dall’estetica del balletto e dalle storie romantiche si è arrivati alla danza moderna e contemporanea, e come si è modificata la figura del danzatore. Ne ...

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Omaggio a Pina Bausch nelle “storie” dei suoi danzatori

Omaggio a Pina Bausch nelle “storie” dei suoi danzatori

  Pina Bausch, indiscutibilmente compianta Signora della danza del nostro Tempo, è stata omaggiata lo scorso 6 aprile al Teatro Duse di Bologna con lo spettacolo Lo sguardo dell’imperatrice, che ha visto protagonisti tre danzatori del Tanztheater Wuppertal, in scena con delle proprie creazioni coreografiche: l’italiano Damiano Ottavio Bigi con Cittadella e il colombiano Jorge Puerta Armenta con At 17 centimeters above the floor, performata da Pablo Aran Gimeno. Due assoli assai distanti a livello stilistico e interpretativo, ma perfettamente accomunabili nell’intenzione di debordare i confini della danza per travalicare quelli del teatro. Bigi, infatti, propone se stesso in una figura che va al di là dell’essere umano, un’entità artistica alla ricerca – inizialmente plausibile, poi quasi disperata – di una performance che gli renda giustizia. Una rappresentazione così meta-performativa da risultare davvero sincera, sebbene pensata e – di sicuro – minuziosamente collezionata per la messinscena del teatro bolognese. Il dialogo diretto col pubblico, in particolar modo, è la fonte principale del dubbio nascente nella mente dello spettatore: «sta improvvisando o ha davvero bisogno di essere rassicurato sull’andamento della performance e delle scelte coreografiche prestabilite?». La verità non conta, perché l’escamotage funziona e lo sguardo del pubblico non si distrae ...

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“Pina Bausch a Roma”: un documentario di Graziano Graziani

  Lunedì 10 aprile, al Teatro Argentina di Roma, sarà proiettato in anteprima Pina Bausch a Roma, un film di Graziano Graziani, da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia. Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Cristiana Morganti e Andrés Neumann. Scomparsa nel 2009 a 68 anni, Pina Bausch – mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders – “ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee” (Leonetta Bentivoglio).  Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986), e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma. Il documentario Pina Bausch a Roma ripercorre le due residenze romane dell’artista tedesca, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, la Roma insospettabile di Pina Bausch, una città autentica e assolutamente anticonvenzionale: una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni ...

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