Il 14 luglio 2024, nell’ambito del Festival Bolzano Danza, andrà in scena PUSH, opera collettiva, nata dalla collaborazione tra Annie Hanauer, Deborah Lennie e Ingvild Marstein Olsen, liberamente ispirata al testo di Gertrude Stein Tender Buttons (1914), atto di libertà dalle convenzioni del linguaggio e della società. In scena due danzatrici: la statunitense Annie Hanauer e la norvegese Ingvild Marstein Olsen, una voce (la stessa Lennie), un pianoforte, un sound designer (Patrice Grente) e un video realizzato da Christophe Bisson con la tecnica dello “stop motion” (sequenza rapida di foto che diventa movimento). Al pari del testo della Stein, sospeso tra poesia e prosa, i cui estratti sono qui recitati in tre lingue – francese, norvegese e inglese – PUSH conduce lo spettatore al superamento della comprensione di senso immediato, spingendolo ad abbandonarsi alla musicalità del linguaggio messo in relazione con i corpi. Esattamente come il testo disgiunto della Stein anche i corpi raccontano la frammentazione delle nostre vite in un caleidoscopio di fratture, perché ricorda Lennie: “noi siamo le nostre fratture”. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Antonio Dalle Nogare, si svolgerà presso la sede della stessa Fondazione e sarà preceduto da una visita guidata (ore 19:30) ...
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Push di Russell Maliphant ritorna al London Coliseum con Sylvie Guillem
Dopo stagioni di sold-out in tutto il mondo, tra cui Parigi, New York e Melbourne, Push, prodotto dal Sadler’s Wells di Londra, in collaborazione con Russell Maliphant e Sylvie Guillem approda al London Coliseum, sulla scena dal 29 luglio al 3 agosto. Maliphant racchiude nelle sue coreografie la vasta esperienza di danza classica, contemporanea, capoeira, tai chi e arti marziali per creare un linguaggio che è elegante, articolato e risonante, e riporlo nell’eleganza di una danzatrice d’eccellenza: Sylvie Guillem. La serata si compone di tre assoli e un duetto, il tutto coronato dalle luci di Micheal Hulls e dalle musiche di Andy Cowton, Carlos Montoya e Shirley Thompson. La prima coreografia si intitola Solo, creata per la danzatrice Guillem nel 2005, un omaggio alla tecnica del balletto classico, che la protagonista con il suo controllo tecnico e la sua estensione di gambe, fa risaltare alla perfezione, su musica registrata del chitarrista spagnolo Carlos Montoya. La serata continua con Shift, creazione del 1996, dove la Guillem è vestita di bianco, un assolo, ma sul palco si susseguono ombre di fantasmi che danzano sulla scena insieme a lei fra intermittenze di luce e buio dove i movimenti si dissolvono nello spazio. È ...
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