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Tag Archives: Roland Petit

Il Direttore Jan Broeckx “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta di Cranko. Il balletto contemporaneo prediletto? Minus 16 di Ohad Naharin. Il Teatro del cuore? Bayerisches Nationaltheater. Un romanzo da trasformare in balletto? Gone with the wind. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Singing in the rain. Il costume di scena indossato che hai preferito? Romeo (versione di Cranko). Quale colore associ alla danza? Tanti… ogni movimento possiede un colore differente. Che profumo ha la danza? Tanti… stesso discorso del colore. La musica più bella scritta per balletto? Romeo e Giulietta di Prokofiev. Il film di danza irrinunciabile? White nights. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Vladimir Vasiliev ed Ekaterina Maximova. Il tuo “passo di danza” preferito? Temps leve (molto difficile da eseguire correttamente). Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Frollo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Roland Petit. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Quasi non c’è più l’aspetto artistico nella danza, si danza solo tecnicamente senza veri sentimenti… Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Necessaria, difficile, da continuare sempre. Come ti vedi oggi allo specchio? Invecchiato ma ...

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Nel segno dell’étoile: omaggio ad Elisabetta Terabust

Nel giorno del suo anniversario di nascita, il Giornale della danza ricorda Elisabetta Terabust: un’artista straordinaria che ha attraversato con grazia e determinazione più di mezzo secolo di storia del balletto. Nata il 4 agosto 1946 a Varese con il nome di Elisabetta Magli, la Terabust è stata non solo una delle ballerine più raffinate del Novecento, ma anche una leader carismatica e un’instancabile promotrice della danza in tutte le sue forme. Oggi, a distanza di anni dalla sua scomparsa, il suo nome continua a evocare rispetto, ammirazione e riconoscenza. Formata alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Attilia Radice, Elisabetta Terabust entra giovanissima nel corpo di ballo del teatro, dove nel 1966 ottiene il titolo di prima ballerina, per poi diventare étoile nel 1972. Inizia così un percorso artistico che la porterà sui più prestigiosi palcoscenici del mondo. Meravigliosi i suoi ruoli nel repertorio classico: Giselle, La Sylphide, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta: interpretazioni che fondevano tecnica impeccabile e una profonda sensibilità scenica votata alla ricerca della perfezione. Ma è anche nella danza moderna che Terabust lascia un segno: con  la compagnia dell’Aterballetto e coreografi del calibro di Glen ...

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Da Milano a Vienna: Alessandra Ferri al timone della danza

A partire dal 1° settembre 2025, Alessandra Ferri assumerà il ruolo di Direttrice Artistica del Wiener Staatsballett, su nomina congiunta della Vienna State Opera e della Volksoper Wien. Succederà a Martin Schläpfer, il cui contratto terminerà il 31 agosto 2025, dopo una lunga e pregiata direzione. Con la nomina, Alessandra Ferri diventa anche Direttrice Artistica della Ballet Academy dell’Opera di Stato di Vienna, affidata a Patrick Armand su sua designazione. La nuova direttrice è stata selezionata tra 40 candidati, distinguendosi per la sua personalità, il progetto artistico e la visione di crescita votata alla compagnia viennese. Le sue linee guida sono state accolte favorevolmente da Bogdan Roščićb (direttore della Staatsoper) e da Lotte de Beer (Volksoper), che hanno elogiato la sua conoscenza del repertorio classico e la sua apertura verso il contemporaneo. La capitale austriaca si prepara così a vivere un nuovo capitolo di danza guidato da una delle figure più amate del balletto internazionale. Nata a Milano nel 1963, la Ferri ha studiato alla Scuola di Ballo della Scala e all’età di quindici anni è passata alla Royal Ballet School di Londra grazie ad una borsa di studio del British Council. È stata prima ballerina al Royal Ballet (1983‑1985), ...

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Maître de ballet: il cuore nascosto della danza

Nel mondo affascinante e rigoroso del balletto classico accademico, gli spettatori tendono a focalizzarsi sui ballerini, sulle étoile, sui coreografi o sui teatri prestigiosi. Tuttavia, dietro ogni blasonata compagnia, dietro ogni interpretazione impeccabile e ogni gesto che sfiora la perfezione, esiste una figura discreta ma fondamentale: il maître de ballet. Una sorta di direttore d’orchestra senza bacchetta. Il termine francese si traduce letteralmente in “maestro del balletto”, ma questa definizione non rende giustizia alla complessità e delicatezza del suo ruolo. È una figura ponte tra l’arte e la disciplina, tra la tradizione e l’evoluzione della danza. Un artigiano dell’eccellenza, che lavora lontano dai riflettori per garantire che ogni gesto, intenzione o dettaglio sia veicolo di autenticità e grazia. Il maître è responsabile dell’allenamento quotidiano dei ballerini, della trasmissione del repertorio e dell’integrità stilistica delle coreografie, siano esse classiche, neoclassiche o contemporanee. In molte compagnie, è anche l’occhio esterno che supervisiona le prove, corregge dettagli minimi ma cruciali, armonizza i movimenti e la musicalità del corpo di ballo per garantire che ogni produzione rifletta il livello artistico e tecnico richiesto. Non è semplicemente un insegnante: spesso è un ex ballerino di altissimo e prestigioso livello, con anni di onorata e comprovata ...

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L’étoile Diana Ferrara “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? 5 Tango’s di Hans Van Manen. Il Teatro del cuore? Opera di Roma e Teatro de Bellas Artes di Città del Messico. Un romanzo da trasformare in balletto? Il romanzo di Massimo Grillandi “Madame de Pompadour”. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il film “Orchestra Stonata” di Emmanuel Courcol. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il tutù corto nero del balletto “Ma Pavlova” di Roland Petit tempestato di pietre Swarowski brillanti! Un tutù bellissimo, ma pesantissimo!!! Quale colore associ alla danza? Per il classico colore rosa cipria, per il contemporaneo color nudo. Che profumo ha la danza? Il profumo della danza è l’Iris. La musica più bella scritta per balletto? Musica di Jules Massenet: Meditation dall’opera “Thaïs”. Il film di danza irrinunciabile? Film “Due vite e una svolta” e “Billy Elliot”. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev con Margot Fonteyn, Natalija Makarova in modo speciale nel “Lago dei Cigni”. Il tuo “passo di danza” preferito? Mi sono entusiasmata dei passi dei “manège” nei balletti “La Sylfide” e “Marco Spada” di Pierre Lacotte! Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra ...

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L’étoile Oriella Dorella “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Lo Schiaccianoci. Il balletto contemporaneo prediletto? La Nona di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona. Un romanzo da trasformare in balletto? Il romanzo ispirato al film “E.T. L’extra-terrestre” scritto da William Kotzwinkle per un balletto dedicato ai ragazzi. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? The Danish Girl. Il costume di scena indossato che hai preferito? Gelsomina. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? L’odore della pece. La musica più bella scritta per balletto? Quelle composte da Nino Rota. Il film di danza irrinunciabile? Il sole a mezzanotte con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Legato. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Caterina dal balletto di John Cranko “La bisbetica domata” con un bel Petruccio… Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Non riesco a trovarne solo uno, ma la storia del balletto ha visto grandi personalità come Roland Petit, Maurice Béjart senza scordare “le svolte” coreografiche impresse da Rudolf Nureyev. Tornando indietro, ...

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Il coreografo Giuliano Peparini “allo specchio”

Il balletto classico preferito? “Les Sylphides”. Il balletto contemporaneo prediletto? “Le Jeune homme et la mort”. Il Teatro del cuore? Mariinsky di San Pietroburgo. Un romanzo da trasformare in balletto? “Il conte di Montecristo”. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “The Parfume” (che è anche un romanzo). Il costume di scena indossato che hai preferito? La salopette del “Jeune Homme” nel balletto di Roland Petit “Le Jeune Homme et la mort”. Quale colore associ alla danza? L’azzurro cielo. Che profumo ha la danza? Il profumo della primavera a Kyoto. La musica più bella scritta per balletto? “Romeo e Giulietta” di Prokofiev. Il film di danza irrinunciabile? “Due vite una svolta”. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Serge Lifar e Margot Fonteyn. Il tuo “passo di danza” preferito? Doppio saut de basque. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Sono quasi tutte tragedie e spesso i ruoli maschili non sono personaggi che mi corrispondono nella vita reale. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Roland Petit e Mats Ek. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie. Tre parole per descrivere la ...

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La Scuola di Ballo scaligera inaugura il Festival di Nervi

Si apre sabato 28 giugno 2025 a Genova, il Nervi International Ballet Festival 2025, una celebrazione dell’arte della danza. Il Festival si inaugura alle ore 20 con L’Accademia Teatro alla Scala al Teatro Carlo Felice. La Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri presenta La fille mal gardée con la coreografia firmata dallo stesso Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel. La produzione si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. In scena una sessantina di giovanissimi ballerini fra il 2° e l’8° corso. La Scuola di Ballo torna a interpretare La fille mal gardée, che ha debuttato al Teatro alla Scala nell’aprile 2023 con la coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. Il balletto, che ...

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Su Rai 5 il “Gala des étoiles” dalla Scala per Expo 2015

Rai 5 trasmette venerdì 27 giugno alle ore 17.45, il “Gala des Étoiles” registrato al Teatro alla Scala nel 2015 dove le eccellenze internazionali del balletto Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Massimo Murru, Polina Semionova, Alina Somova, Lucia Lacarra, Maria Eichwald, Leonid Sarafanov, Ivan Vasiliev, Nicoletta Manni, Claudio Coviello, Mick Zeni, Melissa Hamilton, Maria Vinogradova e Marlon Dino si sono riunite per uno spettacolo che celebra la danza. Sul podio a dirigere l’Orchestra della Scala il Maestro David Coleman. Direttore del corpo di ballo Makhar Vaziev. Andato in scena nella rosa di eventi che la capitale lombarda ha ospitato in occasione dell’Expo 2015 ha riunito eccezionali talenti internazionali e una vera e propria costellazione di ballerini ospiti provenienti da tutto il mondo, tra astri nascenti e luminari dell’universo. Il programma è così articolato: Pas De Deux da Light Rain su coreografia di Gerald Arpino, musiche di Douglas Adams e Russ Gauthier (interpreti Lucia Lacarra e Marlon Dino). L’histoire de Manon (Pas De Deux, Atto I, Scena II) su coreografia di Kenneth MacMillan, musica di Jules Massenet (interpreti Melissa Hamilton e Claudio Coviello). La rose malade su coreografie di Roland Petit, musica di Gustav Mahler (interpreti Maria Eichwald e Mick Zeni). Grand ...

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Il Royal Ballet nel film Romeo and Juliet al Fuori Festival di Nervi

Le stelle del Royal Ballett nel film Romeo and Juliet: Beyond Words: nuovo appuntamento delle attività Fuori Festival organizzate dall’Associazione ThreeBBallet con la Fondazione Teatro Carlo Felice. Manca poco all’inizio del Nervi International Ballet Festival 2025, in programma dal 28 giugno al 27 luglio tra il Teatro Carlo Felice e i Parchi di Nervi. Undici serate, sette compagnie internazionali, un mese di spettacoli, incontri e narrazioni intorno alla grande danza, scelti dal responsabile artistico, l’étoile genovese Jacopo Bellussi. In attesa della serata inaugurale – sabato 28 giugno al Teatro Carlo Felice con il celebre balletto La fille mal gardée portato in scena dalla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri – continua il percorso del Fuori Festival, il ciclo di eventi gratuiti ideato dall’Associazione ThreeBBallet in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice. Venerdì 21 giugno, alle ore 18.00, presso la Sala Quadrivium (Piazza Santa Marta, 2 – ingresso gratuito) sarà proiettato Romeo and Juliet: Beyond Words, adattamento cinematografico del capolavoro coreografico di Kenneth MacMillan con i danzatori del Royal Ballet di Londra. Un appuntamento speciale per avvicinarsi alla storia della compagnia britannica, attesa ai Parchi di Nervi il 12 e 13 luglio con A Celebration ...

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