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Tag Archives: Roma

Manuel Paruccini: “L’aspetto esaltante di questo lavoro? Si può essere sempre diversi, si è sempre in trasformazione!”

Manuel Paruccini è un danzatore consapevole, estremamente maturo. Non parliamo di età, intesa proprio con i numeri, bensì di maturazione artistica. Manuel, il danzatore, il creatore, è un artista completo. Ha scelto di danzare perché voleva farlo: un suo desiderio trasformato in realtà, guidato dalla passione, trasformato poi in professione e stile di vita. Nonostante le difficoltà, le sfide continue per interpretare personaggi diversi tra loro, l’impegno non è mai venuto a mancare, come del resto la voglia ininterrotta di fare al massimo una professione desiderata da sempre. La sua cariera inizia ufficialmente a 18 anni, quando entra a far parte della Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la Direzione di Elisabetta Terabust ricoprendo ruoli solistici nel Balletto Lo Schiaccianoci, La Gioconda e La Strada di M. Pistoni. Continua la sua collaborazione con la compagnia del Balletto di Roma partecipando alle coreografie di Luciano Cannito. Nel 1996 è ancora al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Giuseppe Carbone e ricopre ruoli da Primo Ballerino nel L’Uccello di fuoco, è Ortensio in La Bisbetica Domata. Nel 1997 è protagonista di Orlando con la coreografia di R. North. Nello stesso anno è Primo Ballerino di Astor, l’Angelo e il ...

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È on-line il catalogo del Fondo “Vittoria Ottolenghi” della Biblioteca dell’Accademia Filarmonica Romana

Gallery la notizia attraverso le immagini EVENTI L’Accademia Filarmonica Romana annuncia il completamento del lavoro di catalogazione del Fondo “Vittoria Ottolenghi” presente nella sua Biblioteca: circa 900 volumi che la grande critica e storica della danza, tante volte vicina all’istituzione romana con la sua preziosa voce critica,  ha donato alla Biblioteca nel 2012 poco prima della sua scomparsa. Il Fondo, catalogato con il software SBN-WEB, comunemente usato dalle biblioteche italiane che aderiscono al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è da oggi consultabile on line sul sito www.sbn.it. Il ricco corpus contiene principalmente monografie, programmi di sala, cataloghi di mostre, periodici, libretti, tesi di laurea dedicate al mondo della danza per un totale di 849 volumi. Non mancano rarità e pezzi unici presenti solo in questo fondo, con monografie in varie lingue (oltre all’italiano, inglese e francese, anche russo e giapponese) alcune delle quali autografate dagli autori in omaggio alla Ottolenghi. Redazione www.giornaledelladanza.com

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Il debutto del dittico: all’Opera in scena “Le chant du rossignol” e “Carmina Burana”

Le chant du rossignol e Carmina Burana debutta sabato 14 febbraio, ore 20, al Teatro dell’Opera di Roma. Sul podio il Maestro David Coleman, maestro del Coro Roberto Gabbiani. I Carmina Burana, capolavoro di Carl Orff, vanno in scena con le coreografie di Micha van Hoecke, le scene di Emanuel Ungaro e Carlo Savi e i costumi di Emanuel Ungaro. Il grand couturier italo-francese porta nella danza il suo stile, l’eleganza raffinatissima di un maestro che vive, quando si occupa di costumi di scena, un passaggio quasi “naturale”, visto che l’alta moda ha sempre un aspetto teatrale. Emanuel Ungaro per i Carmina Burana ha creato dei costumi morbidi, “liquidi” che si adattano perfettamente al corpo dei ballerini. Le scene surreali di Carlo Savi, con un cielo-mare dove incombe una crudele caccia completano lo spettacolo. A dar voce ai testi delle medievali canzoni profane saranno la mezzosoprano Kathleen Kim, il controtenore Filippo Mineccia e il baritono Jonathan Mc Govern. Nei ruoli principali del balletto: l’étoile Gaia Straccamore, Angela Kouznetsova, Virginia Giovanetti (nei panni di Flora); la prima ballerina Alessandra Amato, Alessia Barberini, Cristina Saso interpretano Fortuna; il primo ballerino Manuel Paruccini è Phebus; Alessio Rezza e Yuri Mastrangeli interpretano Zephyrus. Partecipa ...

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Lo “Schiaccianoci” dei record

Record storico di presenze con Lo Schiaccianoci che chiude le repliche, sempre da “tutto esaurito”, al Teatro dell’Opera: 21 mila spettatori hanno assistito – dal 18 dicembre – al balletto natalizio di Pëtr Il’ič Čajkovskij con la coreografia di Amedeo Amodio e le scene e i costumi di Lele Luzzati.  Ventunomila spettatori. Un dato che balza in testa alle classifiche del Teatro dell’Opera, che sino ad oggi vedeva in vetta la “Traviata” del 2009 con 17.200 presenze. Un record, questo dello Schiaccianoci, toccato con la proposta di 15 repliche, che è la dimostrazione concreta dei risultati dell’aumento della produttività voluto dal sovrintendente Carlo Fuortes: “È il dato concreto di un nuovo rapporto con il pubblico romano, con la città di Roma, che affolla, dopo il successo della ‘Rusalka’, il Teatro Costanzi. Ed è ancora il segno del ruolo che il Teatro dell’Opera può e deve svolgere nell’offerta culturale della città”.  Per Lo Schiaccianoci si può ben dire di spettatori di tutte le età. Accanto al pubblico del Lazio è stata molto alta anche la presenza dei turisti che nelle vacanze romane, da questa stagione, includono nella loro agenda, grazie a una rinnovata campagna di comunicazione, una serata al Teatro dell’Opera. ...

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Claudio Cocino: “Sono onorato di poter aprire la stagione del Teatro dell’Opera di Roma”

Claudio Cocino è una persona serena, entusiasta del suo lavoro. E non fa nulla per nasconderlo. A poche ore dalla prima della pièce “Lo Schiaccianoci”, in scena al teatro dell’Opera di Roma, il danzatore non nasconde l’emozione ma, nel contempo, è elettrizzato alla sola idea di poter interpretare un ruolo così importante, parte della storia della danza. La sua storia di danzatore si è, tra l’altro, creata proprio tra le fila del Teatro capitolino: torinese di nascita, Claudio Cocino inizia infatti i suoi studi alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Paola Jorio. Nel 2005 vince il concorso di Spoleto con una borsa di studio per la Royal Ballet School di Londra. Dopo essersi diplomato sia al Teatro dell’Opera che al Royal Ballet entra a far parte, nel 2007, del corpo di ballo capitolino sotto la direzione di Carla Fracci. Tra le partecipazioni: Pulcinella, Parade, Les Biches, Lo spettro della rosa. Nel 2010 entra a far parte del Tulsa Ballet dove Marcello Angelini lo nomina solista. Tra i tanti ruoli: Lucrezio ne La bisbetica domata (Cranko), Elite Syncopation (McMillan), There Below (Kudelka), In the Middle Somewhat Elevated (Forsythe), Six Dances (Kylián), 9 Sinatra Songs (Tharp), Slice ...

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Il “sogno” dei Giovani allievi del Teatro dell’Opera diventa Realtà

È uno dei racconti di Shakespeare più delicati, intimi, in grado di far sognare ogni generazione di spettatori. Se, poi, non viene raccontato bensì danzato, il gioco è fatto. I giovani allievi della Scuola del Teatro dell’Opera di Roma, perfetti interpreti del racconto, riescono nell’intento già prefissato dal grande scrittore: descrivere una storia, danzarla al meglio e soprattutto rendere partecipi chi osserva da sotto il palco. Il sipario del Teatro Nazionale, quindi, si è alzato sul nuovo allestimento di Sogno di una notte di mezza estate: Alessandra Delle Monache è coreografa e regista del balletto in un atto su musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Usando proprio le sue parole: “Rimango fedele all’ironia usata da Shakespeare – spiega Delle Monache – ponendo l’accento sul via vai tra l’amore e la sua caricatura, sull’assurdo delle relazioni amorose, sul desiderare proprio chi non ricambia il sentimento. I problemi umani si fondono con il magico mondo degli elfi. Il linguaggio coreografico è quello neoclassico-contemporaneo, pertinente alle qualità degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera”. Uno spettacolo arricchito dalla voce perfetta e cadenzata di Giulia Tomaselli, che recita la più famosa commedia fantastica di William Shakespeare ed è in grado di integrarsi al meglio tra i danzatori. Tutti i protagonisti riescono a catturare la ...

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La fisicità del cigno in una chiave di lettura contemporanea: Il “Lago” di Loris Petrillo

Sabato 1 Novembre e Domenica 2 Novembre, al Teatro Furio Camillo di Roma, la Compagnia Opus Ballet, diretta da Rosanna Brocanello, presenterà Il Lago dei Cigni, coreografie e regia di Loris Petrillo, un’indagine in chiave contemporanea di uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij. Una complessa operazione di riattualizzazione e di riscoperta del nucleo originale e centrale dell’opera, che la riconsegna alla contemporaneità servendosi di una danza fortemente improntata alla fisicità. Una fisicità quasi istintuale e animalesca, che restituisce al cigno la sua natura senza mai tradirne la straordinaria eleganza. In scena i danzatori della compagnia: Camilla Bizzi, Maria Vittoria Feltre, Ottavio Ferrante, Giada Morandin, Stefano Pietragalla, Jennifer Lavinia Rosati, Adrien Ursulet, Gabriele Vernich, Luca Zanni. L’intenzione dello spettacolo è di rivoluzionare il modo di leggere il Classico attraverso il Contemporaneo, partendo dal mito sotteso all’Opera stessa per ritrovarne le radici e i legami con l’uomo, oggi. Il Contemporaneo attraverso il mito diventa favola, che si trasforma in Racconto Danzato. Da questo è partito il coreografo Loris Petrillo con i danzatori della Compagnia Opus Ballet lavorando all’interpretazione di una danza concreta e fisica, dove ciò che spinge l’azione è il movimento istintivo e puro. Nell’opera originale, oggetto negli anni di ...

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Gianfranco Sammarco, il Direttore dell’AND sia un coreografo, lo prevede la legge

  RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Roma, 13 ottobre 2014. “Il direttore dell’Accademia Nazionale di Danza deve essere un coreografo di riconosciuto valore: lo prevede la legge istitutiva dell’Accademia (il decreto legislativo 1236 del 1948 all’articolo 6). Pertanto il regolamento emanato dal Commissario deve essere rivisto e deve prevedere questa specificità”. A dirlo è Gianfranco Sammarco, deputato del Nuovo Centrodestra. “L’attuale Commissario Carioti – continua Sammarco – ha emanato un regolamento per le elezioni del gruppo dirigente che non rispetta questa prescrizione di legge. Senza introdurre la provenienza specifica dal settore coreutico richiesta al direttore, il commissario ha potuto annunciare la sua candidatura. Questo evidenzia quanto sia grave la situazione nell’istituto. Tale candidatura è inopportuna per l’evidente conflitto di interesse a carico di chi, chiamato in sede straordinaria per riordinare l’istituzione, scrive le regole”. “Auspichiamo – conclude Sammarco – che il ministro presti grossa attenzione a quanto sta accadendo nell’Accademia, in particolare allo scontro con la Fondazione che si è acuito nella gestione Carioti e che era tra gli aspetti che andavano sanati. Infatti, la Corte di Appello di Roma ha previsto lo sfratto esecutivo per un’ala della sede storica dell’Accademia per la mancanza di pagamento dei canoni di affitto”. Redazione www.giornaledelladanza.com

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