Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Tag Archives: Rudolf Nureyev (page 2)

Tag Archives: Rudolf Nureyev

Il direttore artistico e coreografo Stephen Delattre “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Non ne ho uno preferito in particolare, perché credo che ogni balletto narrativo abbia qualcosa di unico. Ma per citarne uno, direi Il lago dei cigni. La profondità emotiva e la purezza senza tempo del movimento continuano ad ispirarmi come coreografo che unisce il linguaggio classico a quello contemporaneo. Il balletto contemporaneo prediletto? Anche in questo caso, molte opere coreografiche sono bellissime, ma in questo momento mi viene in mente Artifact Suite di William Forsythe. La sua reinvenzione della tecnica classica con un’architettura contemporanea del movimento risuona fortemente con la mia ricerca di un vocabolario coreografico dinamico ed espressivo. Il Teatro del cuore? Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di esibirmi in molti luoghi e di condividere i miei lavori in molti teatri, tra cui il leggendario Bolshoi o l’Opéra di Parigi. Ma per me, il Teatro Statale di Magonza ha un posto speciale, poiché è lì che la Delattre Dance Company ha celebrato il suo decimo anniversario. È il luogo in cui molte delle mie creazioni hanno trovato il loro respiro e dove il pubblico ha seguito il mio percorso artistico per oltre quattordici anni. Un romanzo da trasformare in balletto? Ad esempio, Il ...

Read More »

Lo Schiaccianoci: un’analisi delle coreografie internazionali

Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, dal suo debutto nel 1892 a San Pietroburgo, ha assunto nel tempo forme coreografiche straordinariamente diverse. Ogni paese, compagnia e coreografo ha reinterpretato il balletto adattandolo alle tradizioni locali, al pubblico e alle tendenze artistiche. Analizzare queste versioni offre uno sguardo unico sulle molteplici possibilità di interpretazione di uno stesso classico. 1. Versione russa: la tradizione classica Coreografi principali: Marius Petipa e Lev Ivanov (originale 1892), versioni di Aleksandr Gorskij, Fyodor Lopukhov, Vasilij Vainonen, Jurij Grigorovič, Nikolaj Tsiskaridze Stile: Classico accademico rigoroso, linee pulite, grande attenzione alla tecnica dei passi, variazioni tradizionali per il corps de ballet. Caratteristiche distintive: Clara è spesso una bambina sul palco, ma la precisione dei movimenti rimane alta. Le scene del regno dei dolci e della battaglia dei topi sono grandiose, con scenografie elaborate. Coreografie fedeli al libretto originale, con qualche aggiunta di virtuosismi contemporanei. Esempio: Il Bolshoi e il Mariinsky mantengono il repertorio quasi intatto, enfatizzando l’aspetto fiabesco e la purezza della danza classica. 2. Versione americana: spettacolo e teatralità Coreografi principali: George Balanchine (New York City Ballet, 1954), Peter Martins, Mikhail Baryshnikov Stile: Classico con influenze neoclassiche, forte enfasi sulla musicalità e sul ritmo. Caratteristiche distintive: La storia è resa ...

Read More »

Il maestro e coreografo Eugenio Scigliano “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Café Müller di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? La Fenice di Venezia. Un romanzo da trasformare in balletto? Jane Eyre di Charlotte Brontë. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) diretto da Luca Guadagnino. Il costume di scena indossato che hai preferito? Ho indossato costumi meravigliosi disegnati da grandi costumisti e stilisti… mi piaceva danzare con meno roba possibile addosso. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Il profumo di legno del palcoscenico. La musica più bella scritta per balletto? Le sacre du Printemps di Igor Stravinskij. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot diretto da Stephen Daldry. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Natalija Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Battement tendu. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Giselle :) Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie cara… Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dolce, dura, meravigliosa! Come ti vedi oggi allo specchio? ...

Read More »

La direttrice artistica e coreografa Beatrice Paoleschi “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Petite Mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? La Versiliana. Un romanzo da trasformare in balletto? Morte a Venezia di Thomas Mann. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume di Rosina nel balletto Il Barbiere di Siviglia realizzato da Santi Rinciari. Quale colore associ alla danza? I colori dell’arcobaleno. Che profumo ha la danza? Il profumo della libertà e dello spazio infinito. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per Il lago dei cigni. Il film di danza irrinunciabile? Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Clara dello Schiaccianoci. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi dato una vita diversa e piena di emozioni, una vita che non ...

Read More »

Addio a Carlos Palacios, la danza perde un grande maestro

Il mondo della danza perde una delle sue luci più brillanti. Carlos Palacios, maestro amatissimo e figura di riferimento per generazioni di allievi, è scomparso lasciando un vuoto profondo nella comunità artistica e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La danza non era soltanto la sua professione, ma il suo modo di respirare il mondo. Carlos viveva ogni movimento come un atto di verità e condivisione. Chiunque abbia varcato la soglia di una sua sala prove ricorda il suo sguardo attento, la sua precisione elegante, la pazienza con cui sapeva guidare e la passione contagiosa che trasformava la fatica in gioia. Ma Carlos Palacios era molto più di un insegnante: era un Maestro nel senso più completo del termine. Riusciva a vedere il potenziale dove altri vedevano solo incertezza, a trasformare il timore in forza, la rigidità in libertà. Con le sue parole e il suo esempio ha insegnato disciplina, rispetto, dedizione e amore per l’arte. Molti dei suoi allievi ricordano come, attraverso la danza, abbia saputo offrire anche un insegnamento di vita: “Il corpo parla quando il cuore ha qualcosa da dire”, ripeteva spesso. La sua perdita è un colpo doloroso, ma il suo lascito ...

Read More »

Compie 103 anni l’ultima diva del balletto storico: Tatiana Leskova

Ci sono vite che non si misurano in anni, ma in lampi di grazia. In sospensioni d’aria. In quel gesto impercettibile in cui un braccio si solleva, una caviglia vibra, e tutto il mondo sembra fermarsi per un istante. 
Oggi Tatiana Leskova compie 103 anni, e la sua storia — rara, antica, scintillante — continua a vibrare come una corda tesa tra due secoli. Nata il 6 dicembre 1922 a Parigi da famiglia russa in esilio, nipote dello scrittore Nikolaj Leskov e discendente dell’aristocrazia imperiale, Tatiana porta nel proprio nome il suono delle grandi fughe, dei viaggi notturni, delle valigie chiuse in fretta dopo la Rivoluzione del 1917. La sua infanzia non è solo nostalgia: è una radice fertile, un orizzonte severo che si apre su una vita di dedizione assoluta all’arte. La bambina che cercava la luce A tredici anni, mentre i suoi coetanei ancora scoprono il mondo, Tatiana varca le porte dell’Opéra Comique di Parigi. È piccola, ma brilla. Lubov Egorova — grande étoile del Teatro Mariinsky, anche lei esule — ne scolpisce la postura, il rigore, la disciplina antica. 
La danza, per Tatiana, non è un gesto: è un destino, una promessa fatta alla vita. A sedici ...

Read More »

Il solista e primo ballerino Francesco Mariottini “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Chisciotte. Il balletto contemporaneo prediletto? Bella Figura di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? Il Teatro Pergolesi di Jesi, il primissimo che ho calcato nella mia vita. Un romanzo da trasformare in balletto? Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume di Petruccio della Bisbetica Domata di Jean-Christophe Maillot, con Les Ballets de Monte Carlo. Quale colore associ alla danza? L’azzurro, il colore del cielo. Che profumo ha la danza? La danza profuma di legno caldo, l’odore semplice della fatica che diventa bellezza. La musica più bella scritta per balletto? Sicuramente Romeo e Giulietta di Sergej Sergeevič Prokof’ev. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot. Non ha rivali! Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Anna Pavlova. Il tuo “passo di danza” preferito? Il Pas de Chat. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Sicuramente Basilio, carismatico, coraggioso e ama la sua Kitri con determinazione e senza tanti tormenti esistenziali. Chi è stato il genio per ...

Read More »

Svelati i cast della “Bella” alla Scala dedicata a Giorgio Armani

Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua Bella: a sessant’anni da quella prima assoluta a sei anni dalle precedenti recite torna in scena alla Scala, nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993. Tredici recite, dal 18 dicembre al 13 gennaio, più la consueta Anteprima Giovani il 17 dicembre e con la recita di apertura del 18 dicembre dedicata a Giorgio Armani, il Corpo di Ballo scaligero diretto da Frédéric Olivieri si appresta a inaugurare la nuova Stagione di Balletto con uno dei titoli più amati e ardui del grande repertorio, che potrà far risplendere nei tanti ruoli in evidenza, i solisti e gli artisti delle danze di insieme, i protagonisti che tornano a ricoprire i ruoli principali e quelli che li affronteranno per la prima volta. Il cast di apertura vedrà in scena Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko nei ruoli di Aurora e del Principe Désiré (che ricopriranno anche il 31 dicembre e il 3, 7 e 10 gennaio). Doppio debutto per Alice Mariani e Navrin Turnbull (il 21 dicembre, poi il 2 e l’8 gennaio, ma che saranno anche in scena il 17 dicembre, per l’Anteprima Giovani). Sarà ...

Read More »

Lo Schiaccianoci dell’Accademia scaligera celebra 15 anni

È un appuntamento che da sempre scandisce le festività natalizie: ritorna in scena al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler l’incanto de Lo Schiaccianoci, interpretato da allieve ed allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, con la coreografia del Direttore, Frédéric Olivieri. La produzione, che debuttò nel 2011, è ormai una tappa essenziale nel percorso formativo della Scuola di Ballo e un pilastro della fortunata collaborazione fra l’Accademia e il Piccolo. In scena dal 9 al 21 dicembre per ben quattordici recite, oltre 100 giovani talenti torneranno a misurarsi con uno dei titoli più celebri e tecnicamente impegnativi del balletto ottocentesco, nel raffinato allestimento scaligero firmato da Roberta Guidi di Bagno. Sulle celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Frédéric Olivieri ha plasmato una versione dinamica che mantiene intatta l’onirica atmosfera dell’originale di Lev Ivanov, ma ne esalta la freschezza coreografica. L’incontro con questo capolavoro è fondamentale per ogni grande scuola di tradizione e questa produzione, entrata stabilmente nel repertorio della Scuola, chiede ai suoi giovanissimi interpreti non solo eccellenza tecnica, ma anche una notevole maturità espressiva e una padronanza dello spazio scenico, trasformando ogni replica in una vetrina del potenziale artistico dei futuri professionisti. Olivieri ha saputo ...

Read More »

L’evoluzione della danza e del balletto al maschile

1. Origini antiche: il corpo maschile come forza rituale Nelle società antiche la danza maschile era spesso: * rituale (riti religiosi, guerrieri, di passaggio) * comunitaria * legata a forza, resistenza, abilità fisica – Esempi: danze guerriere greche (Pirrico), danze tribali africane, danze sciamaniche asiatiche. 2. Medioevo e Rinascimento: la danza come arte di corte Tra XV e XVI secolo: * i nobili uomini partecipavano ai balli di corte * la danza richiedeva controllo, eleganza, postura. Nasce la danza codificata che porterà al balletto. Gli uomini iniziano a diventare maestri di danza nelle corti europee. 3. Il Balletto (XVII-XIX sec.): centralità e poi marginalizzazione Periodo barocco e classico * Alla corte di Luigi XIV gli uomini sono protagonisti (il re stesso danza). * Ruoli maschili energici, salti, tecnica virtuosistica. Ottocento romantico * Le donne diventano centro del balletto (ballerina eterea). * Gli uomini spesso hanno ruoli di sostegno (partner, porteur), anche se esistono grandi virtuosi. 4. Novecento: rivoluzione della mascolinità in danza Con la modern dance e l’avanguardia: * Isadora Duncan, Rudolf Laban, Martha Graham ridefiniscono il corpo maschile come espressivo, non solo “forte”. * Con Vaslav Nijinsky la danza maschile torna al centro: fisicità esplosiva, ruoli psicologici. * Negli ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi