Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Tag Archives: Sylvie Guillem

Tag Archives: Sylvie Guillem

Dieci anni dall’addio alle scene di Sylvie Guillem

Il 30 dicembre 2015, davanti al pubblico giapponese, Sylvie Guillem danzò per l’ultima volta. Non fu una serata d’addio nel senso tradizionale del termine, ma la conclusione naturale di un percorso coerente, lucido, radicalmente libero. La tournée mondiale Life in Progress si chiuse così, lontano dall’Europa che l’aveva consacrata, in un luogo simbolico per una danzatrice che aveva sempre preferito il dialogo silenzioso con il movimento alle celebrazioni ufficiali. Con quel gesto finale, Guillem non abbandonava soltanto il palcoscenico: chiudeva un’epoca della danza e ne lasciava aperta un’altra, fatta di domande, possibilità e nuove forme di presenza artistica. Entrata all’Opéra di Parigi giovanissima, Sylvie Guillem fu nominata étoile a soli diciannove anni da Rudolf Nureyev, che intuì immediatamente la portata rivoluzionaria del suo talento. Ma sarebbe un errore ridurre la sua grandezza alla precocità o alla perfezione tecnica. Guillem possedeva sì una linea fuori dal comune, un’estensione che sfidava l’anatomia e una forza fisica allora rara nel corpo femminile del balletto classico; tuttavia, ciò che la distingueva davvero era l’intelligenza del movimento. Fin dall’inizio, rifiutò l’idea della ballerina come figura decorativa o puramente esecutiva. Ogni ruolo diventava per lei un territorio da esplorare, da mettere in discussione. La tecnica non ...

Read More »

Panoramica sui grandi nomi della danza mondiale

La danza è molto più di un semplice movimento del corpo: è espressione di cultura, emozione e innovazione. Nel corso della storia, alcuni coreografi e ballerini hanno saputo rivoluzionare questo mondo, lasciando un’impronta indelebile che ancora oggi influenza spettacoli e insegnamenti. Scopriamo alcune delle icone che hanno cambiato la scena della danza. MARTHA GRAHAM: la rivoluzionaria del movimento moderno Considerata la madre della danza moderna americana, Martha Graham (1894-1991) ha introdotto un linguaggio coreografico basato sull’espressività interna e sulla tensione muscolare. La sua tecnica, conosciuta come Graham technique, rompeva con i rigidi schemi del balletto classico, enfatizzando contrazioni e rilasci del corpo per trasmettere emozioni profonde. Attraverso opere come Appalachian Spring, Graham ha dimostrato che la danza poteva raccontare storie complesse, sociali e psicologiche, aprendo la strada a generazioni di coreografi moderni. RUDOLF NUREYEV: la leggenda del balletto classico Rudolf Nureyev (1938-1993) è stato uno dei ballerini più carismatici del XX secolo. La sua tecnica impeccabile e la presenza scenica magnetica hanno elevato il balletto a una forma d’arte globale. Nureyev non solo eccelleva in performance classiche come Il lago dei cigni e Giselle, ma ha anche portato una nuova interpretazione dei ruoli maschili nel balletto, rompendo stereotipi e ispirando ...

Read More »

Il coreografo e maestro Franco Miseria “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe. Il Teatro del cuore? Teatro alla Scala. Un romanzo da trasformare in balletto? Lezioni di ballo di Lucy Dillon. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Quarto potere di Orson Welles. Il costume di scena che preferisci nel grande repertorio classico? Il cigno nero. Quale colore associ alla danza? Bianco e Nero. Che profumo ha la danza? Incenso. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? West Side Story di Jerome Robbins e Robert Wise. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Rond de Jambe. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi del balletto? Rudolf Nureyev. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jerome Robbins. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti? “Amo la Danza”. Un pensiero per descrivere la disciplina della danza? La danza parla con il corpo. Come ti vedi oggi allo specchio? Vecchio! Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

La danzatrice e maître de ballet Ivana Mastroviti “allo specchio”

Il balletto classico preferito? La Bayadère. Il balletto contemporaneo prediletto? Carmen di Mats Ek. Il Teatro del cuore? Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia e Teatro Petruzzelli di Bari. Un romanzo da trasformare in balletto? Siddharta di Hermann Hesse. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Interstellar di Christopher Nolan. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume del balletto coreografato da Johan Inger Birdland. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? Gelsomino. La musica più bella scritta per balletto? La sagra della primavera di Igor Stravinsky. Il film di danza irrinunciabile? Flashdance. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Michail Baryšnikov. Il tuo “passo di danza” preferito? Rond de jambe. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto? Kitri. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti? Grazie, sei Immensa! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dedizione, umiltà, ascolto. Come ti vedi oggi allo specchio? Matura ma con gli stessi occhi di una bambina curiosa. Michele Olivieri Foto di Alice Vacondio www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

4 visioni della follia in Giselle: Fracci, Guillem, Zakharova, Nuñez

Carla Fracci – La follia come poesia che si sgretola Carla Fracci ha trasformato Giselle in un simbolo nazionale del lirismo romantico. Nella sua scena della pazzia, il gesto non si rompe mai completamente: si affievolisce.
 La sua follia non è un’esplosione ma un progressivo spegnersi della luce. Tutto avviene con una delicatezza quasi soprannaturale: le braccia tremano come foglie, gli occhi non cercano lo shock ma la tenerezza violata. Fracci non “impazzisce”: si dissolve. 
È una follia poetica, pudica, più vicina alla malinconia che al delirio. 
Chi la guarda non prova sgomento, ma una compassione profonda. Sylvie Guillem – La follia come rottura fisica e mentale Sylvie Guillem porta nella scena della pazzia un’energia modernissima. Il suo corpo, ipertecnico e flessibile, diventa materiale drammatico.
La sua Giselle è un essere che si spezza in diretta. Il gesto, per lei, è una traiettoria che deraglia: passi sbilanciati, braccia che scattano improvvisamente, sguardo perso in una lucida irrealtà. La follia di Guillem è una crisi nervosa pura, priva di sentimentalismi. È spigolosa, durissima, disturbante.
 Nessuno, prima di lei, aveva osato una verità psicologica così cruda dentro un balletto classico. Svetlana Zakharova – La follia come eleganza tradita Zakharova affronta la scena in ...

Read More »

Il Prix de Lausanne assegna il Premio alla Carriera a Sylvie Guillem

Il Prix de Lausanne è orgoglioso di annunciare che Sylvie Guillem riceverà il Premio alla Carriera 2026, in riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte della danza e della sua duratura influenza su generazioni di artisti in tutto il mondo. Il premio verrà consegnato durante l’Interludio delle Finali, sabato 7 febbraio 2026, al Théâtre de Beaulieu di Losanna. L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle piattaforme ufficiali del Prix de Lausanne. Icona internazionale della danza, Sylvie Guillem ha lasciato un segno indelebile nella storia del balletto grazie al suo virtuosismo tecnico e al suo spirito indipendente. Formatasi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi a 16 anni e fu promossa a Étoile a 19 da Rudolf Nureyev, diventando la più giovane stella nella storia della compagnia. Si affermò come una pioniera del balletto classico, coniugando maestria tecnica con libertà interpretativa e un audace approccio al repertorio contemporaneo. La sua carriera internazionale, che include collaborazioni con coreografi di spicco come Maurice Béjart, William Forsythe, Mats Ek e Akram Khan, ha avuto un profondo impatto sul panorama della danza mondiale. La sua interpretazione del Boléro di Béjart rimane uno dei momenti salienti del suo ...

Read More »

Il primo solista e coreografo Valentino Zucchetti “allo specchio”

Balletto classico preferito? Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan. Balletto contemporaneo preferito? Shoot the moon di Lightfoot/Leon. Il teatro del cuore? Royal Opera House. Un romanzo da trasformare in un balletto? Ce ne sono moltissimi, Dorian Gray, Perfume, Benjamin Button, Dr. Jackyl and Mr. Hide. Un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? La dolce vita. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? The Wind di Arthur Pita, un costume molto realistico da Cow Boy. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per il balletto? Tecnicamente non scritta per il balletto stesso ma l’orchestrazione di Liszt per Mayerling di MacMillan è un capolavoro. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Fernando Bujones e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Rudolf in Mayerling. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Che l’arte che lei rappresenta è tutt’oggi parte vitale della nostra cultura ...

Read More »

Il danseur étoile Benjamin Pech “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il Lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? La sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Palais Garnier di Parigi. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il libro della giungla. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Billy Elliot. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Petrouchka. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Legno. La musica più bella scritta per il balletto? Tutti quelli di Čajkovskij. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Rudolf Nureyev e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Détourné. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Nessuno, la maggior parte muore o rimane con il cuore spezzato. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? George Balanchine e William Forsythe. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fammi volare! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Essenziale / obiettiva / meditativa. Come ti vedi oggi allo specchio? Non riflette la mia realtà. Michele Olivieri Foto di Rémy Artiges www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata 

Read More »

Il coreografo Giorgio Madia “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Don Chisciotte, sono “nato” con la versione di Nureyev da bambino come comparsa, casualmente prima alla Scala poi con l’Opéra di Parigi. Vederlo dalla scena con tutte le star del secolo passato alternarsi ogni sera era un emozione enorme. Fracci (spiritosissima) Guillem (alle sue prime armi come regina delle driadi), Noëlla Pontois, Isabelle Guérin, Rudolf Nureyev, Patrick Dupond e ogni sera un interprete nuovo da studiare da dietro le quinte. Il balletto contemporaneo prediletto? La Petite Mort di Jiří Kylián. Un classico, perfezione di semplicità, ingegno, musicalità e purezza. Semplicemente insorpassato. Persino nella scelta sexy e provocante del titolo che rimane comunque elegante Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala, sono cresciuto li, solo un anno in compagnia ma otto anni alla Scuola di Ballo che una volta era due piani sopra il palcoscenico. Malgrado quarant’anni di carriera li abbia fatti altrove il primo amore non si scorda mai. Di quel teatro prima del rifacimento conoscevo ogni angolo proibito. Da piccolo ero una peste irrefrenabile, mi sgattaiolavo ovunque, cunicoli, porte e corridoietti segreti sotterranei, atelier fino a sbucare nel palco reale nel mezzo di una prova. Nessuno mi fermava, chissà perché! Un romanzo da ...

Read More »

Il primo ballerino Andrea Sarri “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? God and dogs di Jiří Kylián. Per me è stata un’esperienza bellissima. Mi piacerebbe tantissimo ballare la Sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Ovviamente l’Opéra di Parigi. Ma anche il Teatro Massimo di Palermo. Teatro della città dalla quale vengo. Un romanzo da trasformare in balletto? Un romanzo che mi ha colpito di recente è La canzone di Achille di Madeline Miller. Penso possa essere una bella storia da reinterpretare. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Baarìa di Giuseppe Tornatore. O direi anche Il Gattopardo di Luchino Visconti. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi all’Opéra di Parigi sono tutti bellissimi ma il costume che ho preferito è quello del secondo atto di Albrecht in Giselle perché è iconico e indossarlo è veramente emozionante. Quale colore associ alla danza? Multicolore. Perché la danza ha tante sfaccettature e tante sfumature diverse da esplorare. Che sia nella tecnica o anche nell’interpretazione. Che profumo ha la danza? Un misto tra libertà impegno e tanta dedizione. La musica più bella scritta per balletto? Difficile scegliere ma direi quella di Romeo e Giulietta scritta da ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi