Nel cuore di una delle città più suggestive al mondo, Veneziaindanza si conferma come un appuntamento imprescindibile per gli amanti della danza e della sperimentazione coreutica.
Sotto la direzione artistica di Michela Barasciutti – coreografa, danzatrice e anima pulsante del progetto insieme a Stefano Costantini con il supporto del Teatro La Fenice – il festival si distingue per la sua capacità di unire linguaggi, estetiche e visioni differenti in un dialogo costante tra tradizione e innovazione.
Con uno sguardo attento alla scena internazionale ma radicato nel tessuto culturale della Serenissima, Veneziaindanza offre ogni anno una selezione curata di spettacoli che trasformano Venezia in un palcoscenico luminoso, dove la danza incontra l’arte, la storia e l’architettura della città lagunare.
Attraverso un programma che valorizza la ricerca, il corpo e la sua espressività, il festival promuove un’idea di danza come linguaggio universale capace di attraversare confini e generazioni.
È in questo spirito che Veneziaindanza continua a crescere, coinvolgendo artisti emergenti e affermati, e offrendo al pubblico esperienze immersive e poetiche.
Sabato 29 novembre, h. 20.00
Balletto Nazionale del Kosovo
CARMINA BURANA
Cantata scenica di Carl Orff
Coreografia: Toni Candeloro
Costumi: Toni Candeloro – Sanije Imeraj
Light Designer: Marco Policastro
Progetto Laser: Florian Canga
Assistente alla Coreografia: Antonietta Buccolieri
Direttore del Balletto Nazionale del Kosovo: Sinan Kajtazi
Durata: 60 minuti senza intervallo
È uno dei più popolari capolavori musicali e scenici del Novecento. L’evocazione medioevale è stata il pretesto di ispirazione che Orff ha usato grazie al ritrovamento di storie e frammenti di canti e poesie che elogiano la fortuna, l’amore sino alla morte. L’influenza stravinskiana nella tessitura musicale di Orff appare evidente; l’ispirazione trova quasi sempre il supporto nella conoscenza che abita in ogni creatore. Personalmente, ho voluto ispirare i numerosi quadri della coreografia di “Carmina Burana”, che ho creato per il Balletto Nazionale del Kosovo, proprio rievocando la conoscenza e l’ammirazione tramite le esperienze avute con alcuni dei grandi coreografi del Novecento con i quali ho collaborato, e soprattutto Uwe Scholz, coreografo tedesco che ha lasciato una traccia indelebile nella mia vita e nella danza; ricordandolo nella musica di un altro artista della sua stessa terra, cioè Carl Orff, in scene che si susseguono tra danza neoclassica, moderna e plasticità, nonché gioco primitivo, in un’ambientazione astratta e surreale. (Toni Candeloro)
Solisti: Antonella Albano (Teatro alla Scala), Sead Vuniqi, Fatmir Smani, Behie Murtezi, Leonora Rexhepi, Mërgime Morina, Aulonë Nuhiu, Fisnik Smani, Blerta Fanaj, Ensar Lutaj, Isa Gjocaj, Donmir Bilalli, Muhamet Bikliqi, Rigon Krasniqi, Kreshnik Musolli, Ilir Krasniqi, Liridon Mziu.
Corpo di Ballo: Aulonë Nuhiu, Behie Murtezi, Blerta Fanaj, Donmir Bilalli, Drilon Podrimçaku, Erza Limani, Elmedina Berisha, Fatmir Smani, Fisnik Smani, Ilir Krasniqi, Isa Gjocaj, Jeta Musolli, Kreshnik Musolli, Leonora Rexhepi, Liridon Mziu, Luljeta Ademi, Marigonë Hoxha Beha, Mërgime Morina, Mimoza Bytyqi, Muhamet Bikliqi, Nora Gashi Piraj, Rigon Krasniqi, Sead Vuniqi, Vlora Prizreni, Ensar Lutaj, Eliza Vitia, Nisa Krasniqi, Besjana Bytyqi.
Il Balletto Nazionale del Kosovo, fondato nel 1972, è la principale istituzione di danza professionale del paese. Nato nell’ambito del Teatro Nazionale del Kosovo a Pristina, ha mosso i suoi primi passi con l’obiettivo di coltivare una tradizione nazionale di balletto che riflettesse sia gli standard globali che la ricca identità culturale del Kosovo. Negli ultimi due decenni, il Balletto Nazionale del Kosovo ha portato la voce culturale del Kosovo sui principali palcoscenici internazionali. Con un talentoso ensemble di ballerini professionisti, un repertorio in continua espansione e una visione incentrata su eccellenza, collaborazione e innovazione, il Balletto Nazionale del Kosovo continua ad arricchire la vita culturale del paese, onorandone il patrimonio e lanciandosi con coraggio verso il futuro.
Sabato 6 dicembre, h. 20.00 – Domenica 7 dicembre, h. 17.00
Balletto di Roma – GIULIETTA E ROMEO
Musiche Sergej Prokof’ev
liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare
Fiamma Balzano nel ruolo di Giulietta
Paolo Barbonaglia nel ruolo di Romeo
Coreografia e regia: Fabrizio Monteverde
Scene: Fabrizio Monteverde
Costumi: Eve Kohler
Lighting design: Emanuele De Maria
Durata: 120 minuti compreso intervallo
Giulietta e Romeo, un classico firmato dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde e portata in scena negli ultimi vent’anni, oggi viene riallestita per festeggiare questo anniversario, confermandosi nel tempo uno dei titoli di maggior successo del repertorio della compagnia romana con un record di recite effettuate e pubblico al botteghino. Con 350 recite e 200.000 spettatori è oggi lo spettacolo di danza italiano più applaudito di sempre. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta.
BALLETTO DI ROMA – Il 9 luglio 2025 presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il Balletto di Roma ha ricevuto la Medaglia della Camera dei Deputati. La Compagnia del Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana, Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 65 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Oggi la struttura cura e sostiene le nuove generazioni attraverso la formazione e la produzione della danza attraverso un brand di qualità riconoscibile nel panorama nazionale e internazionale, da sempre impegnato a promuovere l’immensa cultura italiana Made in Italy.
FABRIZIO MONTEVERDE inizia la propria attività artistica nel 1976 come attore e aiuto regista di Muzzi Loffredo. Parallelamente al lavoro in teatro inizia a studiare danza presso il Centro Professionale Danza Contemporanea di Roma, perfezionandosi in seguito con maestri come Carolyn Carlson, Moses Pendleton, Roberta Garrison, Peter Goss. Nel 1984 si trasferisce a Parigi dove perfeziona gli studi di danza contemporanea. Tornato a Roma nel 1985, allestisce su commissione del Teatro Spazio Zero di Roma lo spettacolo “Bagni Acerbi” che lo colloca subito tra i nuovi nomi della coreografia italiana. Nel 1988 inizia la collaborazione con il Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini. Nel 1996 ottiene il premio “Gino Tani” quale migliore coreografo italiano. Densa, negli anni, l’attività con le più importanti compagnie di danza come MaggioDanza, Compagnia del Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Scala di Milano. Per il Balletto di Roma ha realizzato i balletti a serata intera “Giulietta e Romeo”, “Cenerentola”, “Otello”, “Bolero”, “Il lago dei cigni, ovvero Il Canto” e “Io, Don Chisciotte”. Dal 2015 è coreografo associato della compagnia del Balletto di Roma.
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Michele Olivieri
Foto di Francesco Barasciutti
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