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Tre centri di produzione danzano i loro spettacoli a Catania

Una serata che mette in risalto le peculiari cifre distintive di tre Centri di Produzione della Danza italiani.

Apre la serata la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia con “O”: Philippe Kratz e Ivana Mastroviti si muovono verso il ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili in una coreografia entrata da poco nel repertorio della compagnia, ma già molto applaudita in molti teatri.

A seguire DanceHaus Company / DanceHauspiù di Milano con I Wandered Lonely As A Cloud del coreografo Matteo Bittante: i versi del poeta inglese Wordsworth fanno da sfondo al rito bucolico ed errabondo dei tre danzatori in cui la forza vitale e la quiete idilliaca della natura si contrappongono ai turbamenti e alla confusione della città.

Chiude la serata Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza di Catania con la prima nazionale di x3, secondo step del nuovo progetto di Roberto Zappalà dedicato al grande compositore Johann Sebastian Bach, che si articola in diversi step e che debutterà nella versione finale nel 2020

PHILIPPE KRATZ

O

Aterballetto

L’idea alla base di O è l’eternità e come raggiungerla in quanto obiettivo finale dell’umanità. Come nell’estate del 2017 a Hong Kong, quando per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l’uno con l’altro: in quel momento è diventato chiaro a tutti che un futuro, in cui la conoscenza umana viene trasmessa comunicando con materiale inorganico, è a portata di mano. O può essere visto come due esseri umani o due robot che celebrano in uno stato di trascendenza e realizzazione emotiva, il movimento e il ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili. Come il computer dell’astronave Hal nel film di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio” dice: “So di aver preso alcune decisioni molto scarse di recente, ma posso darti la mia completa assicurazione che il mio lavoro tornerà alla normalità. Ho ancora il massimo entusiasmo e fiducia nella missione. E voglio aiutarti.”

MATTEO BITTANTE [IT]

I WANDERED LONELY AS A CLOUD

DANCEHAUSpiù

Ho vissuto la mia fanciullezza su una collina, in mezzo alla natura, correndo da un prato all’altro e arrampicandomi sugli alberi, in un contatto costante e quasi simbiotico con Lei. Sin dall’antichità, la campagna e la vita rurale sono state una fonte di ispirazione per molti artisti. Un luogo idilliaco e di evasione, un rifugio dai negozi della vita, un tempo per l’esplorazione del sé. Un paesaggio dell’anima da difendere e da proteggere delle ideologie di un’epoca che contamina e desertifica la Madre Terra. (Matteo Bittante)  

Regia e coreografia: Matteo  Bittante | danzatori: Alice  Carrino,  Cristian  Cucco  e Giovanni Leone | produzione: DANCEHAUSpiù  

ROBERTO ZAPPALÀ 

Compagnia Zappalà Danza

x3

Inizia con questi brevi episodi l’atto d’amore artistico che Roberto Zappalà vuole dedicare al grande compositore Johann Sebastian Bach. Nessun tipo di drammaturgia, nessun tipo di ragionamento intellettuale, soltanto una stretta relazione tra musica e danza. D’altronde Zappalà ha fatto proprio il pensiero di Charles Baudelaire: “Glorificare il culto dell’immagine e dell’estetica è il mio obiettivo ancor prima che il significato”. La creazione rappresenta una delle fasi di un percorso articolato in tre diversi momenti/episodi : x2, x3, che sono anche i rispettivi numeri di danzatori in scena, mentre, il terzo episodio sarà una creazione per l’intera Compagnia e  vedrà il suo debutto nell’autunno 2020. Le musiche che saranno utilizzate per l’episodio x3 sono estratti dalla versione eseguita da Ramin Bahrami, grande pianista classico, e Danilo Rea, altrettanto talentuoso pianista jazz, nel disco Bach is in the air. Il progetto finale, invece, prenderà spunto dalle diverse versioni che sono state realizzate e “rifatte” nel tempo.

coreografia: Roberto Zappalà | musica: Johann Sebastian Bach |danzatori: Filippo Domini, Delphina Parenti, Erik Zarcone | costumi e luci: Roberto Zappalà | realizzazione costumi: Debora Privitera

ORARI & INFO

30 novembre e 1 dicembre ore 20.45

Teatro Massimo

Via Teatro Massimo, 16

Catania

www.giornaledelladanza.com

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