I social network ormai fanno parte della quotidianità di tutti, da Facebook a Twitter all’artistico Instagram; e se il pubblico dei teatri e i suoi ballerini e artisti si tengono in contatto tra un cinguettio e l’altro, ormai non è più possibile per i teatri usare i social come un ulteriore canale di promozione con le stesse modalità dei mezzi di comunicazione più tradizionali.
Se infatti la radio e la televisione ci consentono di assistere a dirette o di rivedere le registrazioni degli spettacoli più belli (che pongono la sfida di una regia televisiva che si deve avvicinare il più possibile a una forma di arte essa stessa), e internet spesso “custodisce” queste registrazioni, i social network sono diventati terreno propizio per anticipazioni, curiosità e il contatto diretto con il pubblico.
Una serie di iniziative sono state dunque proposte da alcuni teatri per tenere alta l’attenzione del pubblico e per fare anche cultura.
Un esempio recente e lampante è l’ABT, che per il 75mo “compleanno” ha realizzato un video con gli artisti ancora attivi e non, con gli amici della compagnia e l’ha postato sia su Facebook (dove ha avuto quasi 50.000 visualizzazioni) che su Twitter, dove ha poi ritweettato gli auguri del pubblico; nel frattempo, sulla scia dell’iniziativa già collaudata #FlashbackFriday (una bella rivisitazione di due mode dei social: il FollowFriday cioè l’hashtag #FF che invitava i propri followers a seguire anche un altro utente indicandone i motivi, e il #ThrowbackThursday che trasformava il giovedì in un giorno dedicato ai ricordi), sta rivivendo la storia della compagnia decennio per decennio, quotidianamente, attraverso foto, programmi di sala, curiosità.
Per fare un esempio italiano, sempre restando in ambito di grandi teatri e non di singoli artisti (che si scatenano con le foto di prove e backstage – e il pubblico ringrazia!), il Teatro alla Scala ha avuto delle buone idee in questi mesi che si chiamano “diretta Twitter” e “contest”. La diretta Twitter è quasi ormai tradizione dalla scorsa stagione, soprattutto alle prime più importanti, e racconta sia la storia portata in scena, segue i protagonisti nella preparazione, regala qualche scorcio della performance, tutto con hashtag e brevi video per il linguaggio immediato e veloce dei 140 caratteri. Il contest che ha ottenuto numerose partecipazioni invece è stato #vinciscala che chiedendo al pubblico una definizione di realtà e sogno metteva in palio la possibilità di assistere all’anteprima di Schiaccianoci e che ora su Storyfy è diventata anche una bella collezione di citazioni e definizioni.
Ma perché questa riflessione sui social e la danza?
Perché anche il Maggio Fiorentino sta proponendo un’iniziativa che riguarda direttamente la lirica e sfiora la danza. Danza che resta però imperdibile se il titolo è quello di Petit, Le jeune homme et la mort, in programma il 1 marzo in coppia con Dido and Aeneas, e se i due protagonisti sono Alessandra Ferri e Herman Correjo.
Il progetto ha un nome letterario, #neverlandOF e consegna nelle mani di blogger e appassionati 10 postazioni di live-tweeting, cioè la possibilità di raccontare attraverso i propri pensieri lo spettacolo sui social. Ma ogni privilegio ha le sue regole, e per partecipare bisogna quindi seguire @maggiomusicale su Twitter e avere un account da più di un mese, con almeno 50 tweet di cui almeno 2 risalenti allo scorso dicembre (insomma, un account attivo e stabile, non improvvisato). Il tweet con il testo “#neverlandOF, primo palco a destra” va inviato entro il prossimo 22 gennaio, e il contest continuerà anche dopo lo spettacolo: il Twitter-racconto più gradito dal pubblico sarà premiato con due biglietti per un concerto.
È la prima volta che in Italia si realizza il Tweet-seat per un evento simile, e se il pubblico dovesse rispondere positivamente, ci auguriamo che includa, dalla prossima edizione, molta più danza, che con i social, da linguaggio complesso e immediato qual è, va sempre più d’accordo.
INFO:
Per tutti i dettagli sull’iniziativa #neverlandOF:
www.operadifirenze.it/neverlandof
Greta Pieropan
Foto: Opera di Firenze