Al grido di “Happy Birthday William!” si apre il 2 luglio a Verona il Festival Shakespeariano, giunto alla 66° edizione, parte della più ampia manifestazione detta Estate Teatrale Veronese, che ha luogo in vari luoghi della città, tra cui il Teatro Romano.
Ed è proprio al Teatro Romano che sarà ospitata la sezione dedicata alla danza (con alcuni spettacoli, ancora però da confermarsi, al Teatro Camploy), che quest’anno propone un programma che fa davvero il giro del mondo.
Si parte il 9 luglio con i Carmina Burana del Ballet de l’Opéra National de Bordeaux, balletto creato da Mauricio Wainrot e basato sulla versione per pianoforte e percussioni della musica composta da Carl Orff (che trasse ispirazione dai testi dei Carmina Burana, ma senza cercare una ricostruzione storica della base musicale). Alleggerita così la parte musicale, è la coreografia a riempirsi di rimandi al testo, come nella prima sezione Fortuna imperatrix mundi in cui la fortuna è rappresentata da danze in cerchio e da colori diversi. E il testo viene rispettato anche nelle cosiddette canzoni di risveglio della primavera, di satira e d’amore, ma la coreografia si ferma prima di cadere in temi più crudi, o di arrivare a temi sacri, creando quindi un inno alla vitalità e all’humor nero.
Ad agosto viaggiamo invece tra l’America e l’Italia, con una nuova produzione del Balletto dell’Arena di Verona (di cui, per il momento, si sa che sarà ripreso dal mito di Medea) il 13 e 15 agosto creata da Renato Zanella, e prima ancora con la compagnia Ailey II, dal 7 al 9 agosto.
La Ailey II è parte della compagnia creata da Alvin Ailey (e ora, più correttamente, parte della Alvin Ailey Dance Foundation, che comprende oltre alle compagnie anche le scuole di arti performative), e oggi diretta da Troy Powell, che guida una compagnia formata da giovani promesse della danza, sia in campo performativo sia in quello coreografico, portando così al pubblico composizioni fresche e d’avanguardia, senza dimenticare la tecnica e l’energia che li hanno resi noti.
Al centro della programmazione c’è però il Gala Internazionale, in prima assoluta ed esclusiva italiana, che non solo unisce ballerini provenienti da varie compagnie nel mondo, ma unisce anche le forme più diverse della danza. Tra i nomi annunciati abbiamo infatti: i Momix rappresentati da Rebecca Rasmussen e Steven Marshall; il balletto con Melissa Hough e Yoel Carreno del Norwegian National Ballet; il tango di Tango X2 (con Miguel Angel Zotto) e il flamenco della compagnia di Miguel Angel Berna; e infine i RobotBoys, eccentrico duo danese di danza contemporanea.
Non va dimenticato poi che la danza troverà spazio anche in Arena il 22 luglio con il Roberto Bolle and Friends.
ORARI&INFO
Estate Teatrale Veronese
dal 2 luglio al 15 agosto
Teatro Romano
via Regaste Redentore, Verona
Greta Pieropan
www.giornaledelladanza.com