A chiudere la settima edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico una presenza ormai consolidata e sempre di grande qualità, quella della compagnia emiliana Aterballetto, reduce da una fortunata tournée in Germania (anche al prestigioso festival di danza a Mainz), Lussemburgo e Svizzera, dove ha portato in scena le ultime produzioni della compagnia. Mercoledì 3 e giovedì 4 maggio Aterballetto presenterà per la prima volta a Roma un dittico formato da due lavori del 2016, Words and Space nuova coreografia del praghese Jiří Pokorny su musiche del repertorio barocco, e Bliss, coreografia dello svedese Johan Inger sulla splendida musica del Köln Concert di Keith Jarrett.
Coreografo del Nederlands Dans Theater, Jiří Pokorny ha ideato uno spettacolo che rappresenta la metafora di un dialogo con il proprio io. Andato in scena in prima assoluta al Teatro Valli di Reggio Emilia lo scorso ottobre per Aterballetto, Words and Space viene così presentato dal suo autore: “Words and Space (Parole e Spazio) rappresenta la metafora di un dialogo intrapersonale: il corpo di un individuo all’interno di uno spazio nell’atto di cimentarsi in un ‘monodialogo’, un dialogo con il proprio io. Le parole, nel loro libero fluire, possono unirsi a formare frasi di senso compiuto in una unità di tempo o rimanere isolate, si perdono e si ritrovano nella poesia del movimento. Intimità individuale e autorealizzazione sono i soli livelli in grado di condurci a una più profonda condizione di dialogo individuale. Questo tipo di comunicazione, che ha luogo all’interno del singolo o tra molti, rivela la vulnerabilità e l’autenticità di un istante nella prigione della nostra (stessa) libertà. Lo scopo è quello di proiettare l’esperienza assolutamente personale degli interpreti la cui gioia ‒ e forse anche la loro fatica – sembra esistere nel presente di una bellezza ‘nuda’ e di una realtà non violenta. Words and Space proietta immagini in movimento di un dipinto o di un libro traboccante di storie fluttuanti, è un racconto personale, intimo e poetico”.
Anche Johan Inger, come Pokorny, lega la sua attività di danzatore prima e coreografo poi alla dinamica Nederlands Dans Theater con cui ha realizzato diversi lavori. Bliss, che ha debuttato in prima mondiale a Modena nel marzo 2016, prede come punto di partenza la musica del Köln Concert di Keith Jarrett, “che – come racconta lo stesso Inger –, oltre che il sottoscritto, ha inspirato e toccato milioni di persone grazie al suo, secondo me, perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito – prosegue il coreografo svedese –, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi, è presente sia una sfida compositiva che emotiva. Essere presenti qui e ora, come lo è stato Keith Jarrett quando suonò la prima volta, è quello che noi stiamo cercando. Provando ad essere puri e freschi senza idee preconcette. Oggi mi è stato chiesto di dare un’idea di cosa sarà il mio lavoro, ma la verità dello spettacolo dovrà essere scoperta attraverso il mio incontro con i danzatori e, insieme, dal nostro incontro con la musica del Köln Concert. Quindi eccoci qui, tutti quanti, non importa quale sia la nostra esperienza. Siamo ‘principianti’ l’uno nei confronti dell’altro e nei confronti della musica che darà voce a questo nuovo incontro”.
ORARI & INFO
3 e 4 maggio ore 21.00
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano, 17
Roma
Tel: 06 3265991, tel. 06 3201752
www.teatroolimpico.it – www.filarmonicaromana.org
www.giornaledelladanza.com
Foto di Nadir Bonazzi