Debutta, in prima assoluta venerdì 8 novembre 2024, nella cornice dell’Archivio di Stato di Trieste, all’interno del Festival Danceproject, ESTREMO REMOTO_ piccole danze d’archivio, la nuova creazione di Stefano Mazzotta della Compagnia Zerogrammi di Torino, realizzata in collaborazione con Marta Bevilacqua della Compagnia Arearea di Udine. ESTREMO REMOTO è un progetto che mette in relazione la danza contemporanea con le storie nascoste negli Archivi di Stato di Trieste e di Nova Gorica e propone allo spettatore un punto di osservazione particolare sulle biografie sconosciute di uomini e donne che hanno vissuto il Trattato di Pace di Parigi, entrato in vigore il 15 settembre 1947, che sanciva la costituzione tra il fiume Timavo e il Quieto di un territorio libero di Trieste che però non ebbe mai vita e l’area rimase divisa tra Zona A e Zona B separate dalla Linea Morgan.
Sul versante goriziano il Trattato portò alla costruzione del Muro divisorio (Goriški Zid) tra Gorizia e Nova Gorica. Il governo militare alleato, a cui si accompagnò una fase di aiuti e sostegni all’economia e alla società triestina, durò fino al 5 ottobre del 1954, quando in seguito al memorandum d’intesa di Londra tra Italia e Jugoslavia, la Zona A venne attribuita di fatto all’Italia e la Zona B alla Jugoslavia. I cittadini che lo desideravano avevano la facoltà di cambiare residenza entro un anno. Così, mentre il 26 ottobre 1954 la folla si accalcava in Piazza dell’Unità per salutare l’arrivo delle truppe italiane, si compì la fase finale di quell’esodo che tra il 1944 e il 1955 aveva portato circa 300.000 giuliano-dalmati ad abbandonare le loro case per andare profughi in Italia.
A partire da questo complesso periodo storico i due direttori artistici attivano una ricerca coreografica che ha per coordinate concetti come corpo/memoria/archivio/confine. Così come la danza è la risultante di movimenti e gesti che ci precedono e appartengono alla memoria collettiva, allo stesso modo la storia è la risultante di molte vite apparentemente insignificanti che intrecciate vivono i fatti. L’approccio archivistico ne compatta oggetti e geografie che fanno della persona, una memoria che danza. Stefano Mazzotta e Marta Bevilacqua hanno realizzato delle “piccole danze d’archivio” che nel debutto permetteranno al pubblico di aggirarsi tra le stanze e i corridoi suggestivi degli Archivi di Stato di Trieste.
Attraverso queste performance dal vivo, supportate da dispositivi digitali sarà possibile confrontare le logiche e i processi con i quali la danza e l’attività d’archivio osservano i corpi e gli danno dignità. Estremo Remoto è frutto di una ricerca che si è sviluppata sul confronto con gli archivisti sulle logiche di archiviazione, la scelta delle scatole da studiare per trarne ispirazione poetica, l’analisi del quadro storico geografico di ciascuna scatola, lo studio in sala prove della performance per la scelta del linguaggio adeguato al racconto l’ambientamento delle piccole danze negli spazi degli archivi e la creazione di un video che entrerà a far parte degli archivi come output di progetto.
I prossimi appuntamenti a seguire sabato 9 novembre (ore 19, ore 20, ore 21) negli spazi di Actis Trieste, venerdì 22 novembre alle ore 19.30 all’interno della rassegna off Label curata dalla Compagnia Arearea al Teatro Paolo Maurensig di Tavagnacco e a Torino venerdì 20 dicembre alle ore 21 all’interno del ciclo di incontri LUOGHI COMUNI/SOLSTIZIO D’INVERNO negli spazi di Casa Luft. Tra i partner del progetto, Associazione ACTIS Mystiphoenya organizzatore del Danceproject Festival e co-produttore, l’Archivio di Stato di Trieste e Archivio Provinciale di Nova Gorica come luoghi di spettacolo e di studio.
ORARI & INFO
8 novembre 2024 | ore 10:30/11:30/12:30
ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
Festival Danceproject, Trieste
9 novembre 2024 | ore 19:00/20:00/21:00
ACTIS
Festival Danceproject, Trieste
22 novembre 2024 | ore 19:30
Teatro Paolo Maurensig
Off Label 2024, Tavagnacco
20 dicembre 2024 | ore 21:00
LUOGHI COMUNI/SOLSTIZIO D’INVERNO
Casa Luft, Torino
Infoline: +39 011 19 70 65 07
zerogrammi.org
Lorena Coppola
Photo Credits: Zerogrammi