Mercoledì 26 marzo 2025, negli spazi di Casa LUFT, sede della compagnia Zerogrammi, andrà in scena in anteprima Il racconto dell’isola sconosciuta, l’ultima creazione di Stefano Mazzotta che ne cura la regia e le coreografie. Liberamente ispirata all’omonima opera di José Saramago, questa creazione concentra la propria ricerca sul rapporto con il tempo futuro, sulla condizione presente, sospesa e incerta, che traghetta le nostre esperienze verso i desideri e le speranze di là da realizzarsi.
Il Racconto dell’Isola Sconosciuta, si inscrive all’interno di un più ampio progetto artistico intorno al tema del tempo, del suo scorrere e della condizione emotiva e sociale che questa relazione innesca, seguendo la scia del precedente Elegìa delle cose perdute, i cui quadri coreografici declinano la relazione umana con il tempo passato, con ciò che è abbandonato, perduto, lasciato indietro, restituendo una riflessione su temi quali memoria, nostalgia, appartenenza e esilio.
Questo rapporto, questa percezione spiccatamente umana circa il tempo e il suo scorrere è parte della nostra natura di esseri narrativi, naturalmente predisposti a raccontare e ascoltare storie in cui poterci riconoscere, che affondano le proprie radici nell’esperienza passata e che tornano a vivere nel presente raccontandoci ciò che siamo e di cosa siamo parte per guidarci nel trascorrere dei giorni.
La natura che ci muove vi moltiplica intorno significati e ragioni al solo scopo di mettere a fuoco un senso del vivere. Vi è radicata all’interno la domanda delle domande, luogo misterioso di partenze e ritorni della filosofia e del pensiero umano sin dalla notte dei tempi: io chi sono? Nel persistere della domanda sta la fame di nominare le cose tutte, per conoscerle e per conoscersi e distinguersi: il logos indispensabile a definire un’identità. Ma questo ancora non basta poiché, d’altro canto, noi tutti siamo un più rispetto a questa definizione, un altro, un cambiamento e una contraddizione, un luogo sconosciuto ancora e sempre da scoprire, descrizioni di descrizioni.
Perciò sarà continuamente insufficiente la risposta è incessante e lacerante e inconcludente il viaggio in cerca di sé. Ciò che siamo è nella domanda: non è dato né certo, è l’uno, il nessuno, il centomila, è la somma dei millimetri del viaggio, è una profondità che dimora sotto la pianta dei nostri piedi. Eppure la vita non è altro che un eterno presente e l’esistere è cosa dell’istante: il Goethiano Augenblick in un’assetata ricerca del senso della vita, in uno spazio liquido che è superficie e fin dove i nostri occhi possono vedere, fluttuante e sospeso sul passato sotto di noi che è sommerso sotto il mare del tempo.
Dopo l’anteprima del 26 marzo, lo spettacolo prosegue in un tour su tutto il territorio piemontese e si inserisce all’interno del cartellone di “We Speak Dance“, rassegna di danza contemporanea diffusa fra le province del Piemonte, ideata da Fondazione Piemonte dal Vivo che coinvolge l’eccellenza della creazione coreografica nazionale e straniera. Dal 2024 si aggiunge la rassegna “We Speak Dance Kids” appuntamenti di dedicati al pubblico di bambine e bambini. A seguire dopo il tour in Piemonte lo spettacolo prosegue con tappe sul territorio nazionale in Campania (Salerno, Festival Incontri), Friuli Venezia Giulia e Slovenia (progetto di Actis Trieste e Teatro Sloveno), Sardegna (progetti site specific a cura di Tersicorea, Festival Logos, nei siti UNESCO di Portoscuso e spiaggia Maladroxia a Sant’antioco).
ORARI & INFO
26 marzo 2025, ore 19:30, Torino, Casa Luft
29 marzo ore 21.00, Piossasco, Teatro Il Mulino
30 marzo ore 17.00, Moncalvo, Teatro Civico
2 aprile ore 11.00, Asti, Teatro Alfieri
3 aprile ore 11.00 e ore 21.00, Valenza, Teatro Sociale
5 aprile ore 17.00, Racconigi, S.O.M.S
13 aprile ore 15.30 e ore 17.30, Savigliano, Teatro Milanollo
Infoline: +39 011 19 70 65 07
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com
Photo Credits: Stefano Mazzotta