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“Roméo et Juliette”, l’amore che trasforma: il Malandain Ballet Biarritz in una sinfonia per corpi dedicata a dieci coppie

 

Martedì 13 marzo il Malandain Ballet/Biarritz torna nella Stagione di Danza del Teatro Comunale di Ferrara con l’ultima creazione di Thierry Malandain: un Roméo et Juliette reinventato in chiave corale. Una rinnovata versione danzata, moderna e vibrante, della tragica vicenda degli amanti shakespeariani.

Gli artisti in scena:  Aurélien Alberge, Raphaël Canet, Giuseppe Chiavaro, Mickaël Conte, Frederik Deberdt, Michaël Garcia, Jacob Hernandez Martin, Fabio Lopes, Arnaud Mahouy, Daniel Vizcayo, Ione Miren Aguirre, Ellyce Daniele, Aureline Guillot, Miyuki Kanei, Mathilde Labé, Claire Lonchampt, Silvia Magalhaes, Nuria Lopez Cortés, Nathalie Verspecht, Laurine Viel, con  costumi di Jorge Gallardo e  disegno luci di Jean-Claude Asquié.

Il coreografo fa cadere la sua scelta musicale su Berlioz: del resto la magniloquente partitura del compositore francese, sinfonia drammatica composta nel 1839 per soli, coro e orchestra, era stata privilegiata in passato da altri coreografi di spiccata musicalità: Maurice Béjart l’aveva utilizza nel 1966 per il suo Romeo e Giulietta, come aveva fatto successivamente anche Amedeo Amodio.

Malandain ha attinto con libertà alla partitura di Berlioz condensandola in ottanta minuti: attraverso la musica il coreografo ricostruisce infatti la tragedia shakespeariana attraverso sei quadri che si dipanano a ritroso, a partire dalla scoperta dei corpi senza vita di Romeo e Giulietta. Passione e morte s’intrecciano in uno spettacolo profondamente coinvolgente ed emotivo.

Grazie a una narrazione discontinua e alle incessanti vibrazioni dei bauli in alluminio presenti sul palco, lo spettatore viene catturato in un gioco di riflessi che lo mette a confronto con se stesso, dove le sensazioni vengono amplificate a dismisura e i significati sono mostrati in tutta la loro semplicità e potenza.

A questa dimensione rituale è legata anche la scelta di utilizzare vestiti di poco valore, ricchi di storie e misteri da raccontare. Tutti, ballerini e spettatori, sono coinvolti nel rito; per questo, a vestire i panni dei due personaggi non sono solo i primi ballerini ma l’intera compagnia. Così facendo Malandain riesce a stravolgere la più che conosciuta vicenda shakespeariana in una sinfonia per corpi dedicata a dieci coppie.

L’atmosfera è catacombale, lo spazio è spoglio, abitato soltanto dai bauli d’alluminio, quei bauli che accompagnano i danzatori nelle loro tournée e che all’occorrenza si trasformano in cassapanca (da cui la giovane Giulietta estrae con pudore il suo corredo di nozze), letto nuziale, strumento di morte (per Mercuzio e Tebaldo), balcone (nella scena più attesa del balletto) e sepolcro.

Quello che Thierry Malandain propone vuole essere uno spettacolo totale ed esasperato, in grado di reinventare, ricreare completamente la classica tragedia d’amore. Un lavoro che conquista, dedicato alle passioni, alle emanazioni del cuore, all’amore che trasforma.

Nell’ambito delle iniziative collaterali legate alla stagione di Danza 2011/2012, sempre il 13 marzo, alle 14.30 la compagnia presenterà il lavoro dei danzatori in una classe gratuita aperta al pubblico.

ORARI & INFO

Martedì 13 marzo, ore 21.00

Teatro Comunale di Ferrara

C.so Martiri della Libertà, 5 – Ferrara

Tel.: (+39) 0532 202675

relazioniesterne.teatro@comune.fe.it.

www.teatrocomunaleferrara.it

Lorena Coppola

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