RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Elsa Piperno – Alberto è un uomo di grande cultura, un uomo che ha fatto tanto per la danza in Italia e noi tutti gli dobbiamo qualcosa, non meritava proprio un trattamento così vergognoso. È brutto, all’apice del successo, quando si dovrebbe avere in cambio clamore e serenità, subire una carognata di questo tipo. Lo trovo scandaloso e assurdo. Penso che il mondo della danza dovrebbe rivoltarsi e le persone che andranno a ritirare il premio dovrebbero vergognarsi… loro stessi non portano rispetto alla danza!
Domenico Bertini – Sono stato allievo di Alberto Testa all’Accademia Nazionale di danza, è stato senz’altro un testimone della danza italiana e danzatore lui stesso.Conosceva tutti i danzatori e le danzatrici “famose ” in Italia e tutti vari movimenti culturali del periodo, grande amico della Signora Penzi. Esprimo il mio dispiacere per l’accaduto. Il Prof. Testa è un’autorità in materia ed è stato testimone di un lungo periodo di storia del balletto italiano.
Paolo Boncompagni – Da oltre vent’anni mi occupo dell’organizzazione della Settimana Internazionale della Danza “Città di Spoleto” e di altri eventi coreutici sempre con la magistrale direzione artistica di Alberto Testa. Chi, come me, lavora tutto l’anno a stretto contatto con il Maestro sa quanto egli sia aperto, forse più di tanti altri, ad ogni innovazione “stilistica” purché essa sia fatta nel rispetto della Danza. Quindi, la motivazione del “rinnovamento” non regge. Certo è che quanto accaduto è da biasimare per le modalità: Alberto Testa è persona di così grande spessore culturale e dignità che avrebbe almeno meritato di ricevere apertamente una spiegazione alla sua sostituzione anche perché il Premio Positano verrà sempre e comunque collegato da tutti al nome del suo ideatore: il Maestro Alberto Testa.
Valentina Clemente