Dulcis in fundo. La stagione di danza 2012-2013 del Teatro Ristori di Verona conclude in bellezza: i prossimi 10 e 11 maggio, infatti, l’ente lirico ospita il Wiener Staatsballet. Un’esclusiva italiana che porterà nella città di Romeo e Giulietta la spettacolare vitalità di una delle più importanti compagnie europee che, proprio al Ristori, presenta un programma ad hoc, con pièce create da grandi coreografi come Jerome Robbins, John Neumeier, William Forsythe e dal giovane David Dawson.
Di Robbins verrà presentato In the Night, su musica di Chopin; di Neumeier Bach Suite III, su musica di Bach; di Forsythe The Vertiginous Thrill of Exactitude, su musica di Schubert; di Dawson A Million Kisses To My Skin, sulle note di Bach. Con l’arrivo di Manuel Legris, già étoile di una fra le massime Compagnie mondiali, il Ballet de l’Opéra de Paris, il Wiener Staatsballett ha acquistato nuova vitalità. Legris è approdato a Vienna nel settembre 2010.
La Compagnia, oltre cento danzatori, ha riunito gli ensemble della Staatsoper e della Volksoper. Adesso presentano ottanta serate all’anno, con numerosi nuovi coreografi e programmi, che hanno scosso il conservatore pubblico viennese. Il Teatro Ristori ha quindi chiesto a Legris di presentare un programma pensato appositamente, scegliendo fra i grandi autori che innervano il Wiener Staatsballett di oggi.
Ed ecco allora la possibilità, rara in Italia, di vedere un lavoro di Jerome Robbins, fra i massimi coreografi della seconda metà del Novecento: In the night venne creato nel 1970 per il New York City Ballet, la leggendaria Compagnia fondata e diretta da George Balanchine, di cui Robbins era direttore artistico associato. È danzato da tre coppie, ciascuna simbolizzando una stagione dell’amore.
Di John Neumeier, l’americano dal 1973 alla testa dell’Hamburg Ballett, una generazione successiva a Robbins, vedremo Bach Suite III, creato nel 1981 a Amburgo, poi entrato nel repertorio di altre grandi Compagnie, come nel 1987 al Festival d’Avignon per il Ballet de l’Opéra de Paris. Forsythe, newyorkese come Robbins, per vent’anni a capo del Frankfurt Ballett, ha messo sotto le lente d’ingrandimento tutti i passi, le figure e l’intera grammatica del balletto.
Alla ricerca di una bellezza che non fosse più solo esteriore, ha immaginato nuove relazioni dinamiche. Apre la serata il più giovane David Dawson con un lavoro del 2000, creato per il Balletto Nazionale Olandese: un’esuberante coreografia post-classica che guiderà gli spettatori nel fantastico mondo di questa meravigliosa compagnia austriaca.
Il Teatro Ristori chiude in bellezza una stagione importante: in grado di portare in Italia piccoli gioielli della danza, ha avvicinato nuovi spettatori a questo mondo. Non ci resta che attendere la prossima stagione!
ORARI & INFO
10 e 11 maggio ore 21.00
Teatro Ristori
via Teatro Ristori, 7 – Verona
Tel. 045 693 0001
wiener-staatsoper.at
Valentina Clemente