Negli ultimi giorni per l’emergenza Covid19 molti artisti della danza hanno lanciato appelli di speranza, la maratona ha raggiunto molti profili social dei danzatori, diventando un unico coro: sosteniamo la danza!
CLAUDIO COVIELLO
Voglio unirmi anche io all’appello lanciato da alcune mie colleghe.
Penso che in un momento come questo la voce di ognuno di noi serva a farci forza e a gridare all’unisono un aiuto nei confronti della danza, un’arte spesso accantonata e messa da parte.
In questi ultimi anni hanno chiuso tanti enti lirici, ed ora in un’ emergenza mondiale come questa,in cui l’arte non è considerata indispensabile, ho paura che ci si dimentichi che c’è chi vive di arte, e in questo modo quando tutto ritornerà alla normalità ci saranno persone non più in grado di riaprire le proprie attività del settore, come ad esempio le scuole di danza.
C’è sicuramente altro a cui pensare, siamo ancora immersi dal dolore e dalle incertezze causate da questa pandemia ma si parla già di fasi di ripresa di vari settori, e io temo che molte delle scuola di danza presenti in Italia non saranno più in grado di ripartire perché sicuramente sono state dimenticate o considerate non indispensabili, e mi chiedo perché? purtroppo ci sono ancora molte persone che alla domanda “che lavoro fai?” E alla risposta “ballerino” rimangono increduli che sia un lavoro, come se fosse una cosa surreale vivere della propria passione.
Ovviamente tutto questo per dire quanta poca considerazione ancora ci sia della danza, molte volte ci si ferma all’apparenza e si ignora tutto quello che c’è dietro allo spettacolo portato in scena, anni di sacrifici, di studio ed ore ed ore di lavoro.
La danza per esperienza personale ti forma non solo come ballerino ma come persona, ti educa e ti insegna la disciplina e il rigore, per cui bisogna ringraziare infinitamente i maestri e le scuole di danza che permettono tutto questo.
Non possiamo dimenticarci di loro, ma combattere affinché tutti domani possiamo ripartire.
In un momento come questo di incertezze è giusto essere uniti in questa giusta causa.
Singolarmente probabilmente non siamo nessuno ma uniti potremmo far sentire la nostra voce..
NICOLETTA MANNI
L’attuale emergenza dovuta al Covid19 sta facendo soffrire anche il mondo della danza e i ballerini che spesso sono precari. Nessuno di noi ha ancora un’idea precisa di come potrà essere la ripresa nei teatri , per le prove e per tutti gli spettacoli con la presenza del pubblico.
Vorrei ricordare inoltre, tutte quelle realtà che ruotano intorno alla grande danza, scuole di danza in particolare con tutti i suoi addetti, che in questo momento tragico stanno soffrendo e rischiando di scomparire per sempre. Tutte quelle realtà da cui vengono fuori tanti talenti e nelle quali anche io mi sono formata con tanti sacrifici. Senza di esse nessuno di noi ed io per prima non saremmo mai diventati gli artisti che siamo oggi.Vorrei rivolgere un appello a tutte le istituzioni e governi regionali e nazionale affinché prevedano dei contributi reali per sostenere la situazione attuale e la futura ripresa per Teatri, scuole di danza e Ballerini.
La danza lo merita , la danza è cultura.
Redazione www.giornaldelladanza.com
Photo Marco Brescia