Danza, arte e teatro sono spesso considerati materie di ‘serie B’ negli istituti scolastici, quando invece dovrebbe vedere riconosciuto lo stesso status di discipline come scienze, matematica e lingua straniera, in quanto contribuiscono all’educazione del bambino nella sua interezza, fisica ed emozionale, per le ragioni che vediamo nel seguito.
Come sappiamo, danzare è un atto umano originario insito in ogni cultura e incarna aspetti sociali di estrema rilevanza, quali il ricreativo, la celebrazione del sacro e le relazioni collettive. La bassa considerazione della danza nelle scuole deriva da una tradizione accademica convenzionale che associa l’intelligenza al ragionamento verbale e matematico, tralasciando il potere trasformativo del movimento nelle persone di ogni età e provenienza. La danza, infatti, aiuta a riportare serenità e stabilità nei momenti difficili e ad alleviare le tensioni giovanili che sempre più spesso sfociano in episodi di violenza e bullismo.
Negli altri Paesi, sono numerose le compagnie di danza professionali che offrono programmi dedicati alle scuole. Uno di questi è Dancing Classrooms, organizzazione no profit con sede a New York, fondata nel 1994 dal ballerino palestinese e campione mondiale di ballo da sala Pierre Dulaine. Dancing Classrooms introduce il ballo nelle scuole elementari e medie di alcuni dei quartieri più problematici degli Stati Uniti, allo scopo di migliorare le relazioni sociali e la cultura scolastica, coltivando collaborazione e rispetto delle regole. L’esito dell’introduzione del ballo nelle scuole è stato sorprendentemente positivo: il 95% degli insegnanti ha dichiarato che la capacità di cooperazione tra studenti è nettamente migliorata e che i ragazzi hanno manifestato una maggiore accettazione degli altri e un maggior riguardo per la sensibilità altrui.
L’importanza della danza tuttavia non riguarda esclusivamente le relazioni sociali, ma anche il rendimento scolastico. Fattori fisici come obesità, problemi cardiovascolari, pressione sanguigna e densità ossea infantile, così come depressione, ansia e bassa autostima chiaramente influenzano il rendimento scolastico. La danza ha dimostrato quindi di poter influenzare positivamente l’apprendimento, unendo linguaggio corporeo e verbale, regalando benessere psico-fisico e dando vita a un circolo virtuoso che non possiamo più ignorare.
Come possiamo contribuire all’ingresso della danza negli istituti scolastici? Crediamo che il ruolo centrale sia svolto dalla famiglia, i genitori per primi devono comprenderne l’importanza per lo sviluppo futuro dei propri figli, chiedere ai dirigenti e alla Politica di offrire l’opportunità di un programma scolastico che preveda il coinvolgimento di questa splendida disciplina e l’equiparazione alle altre materie. Tuttavia, anche il ruolo dell’insegnante di danza è centrale nel trasmettere con amore, dedizione e serietà i benefici apportati dalla danza, nonché il contributo apportato da questa arte alla definizione degli uomini di domani, cittadini completi, sani, propositivi e preparati che possono arricchire e trasformare la nostra società.
Stefania Napoli
Fotografia: Joe Epstein
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