Il Presidente Conte, giorni fa, ha pronunciato una frase poco felice rivolta agli artisti .
Molti personaggi del mondo dell’arte, che vivono del loro lavoro, dato dalla propria produzione artistica, e che grazie al loro contributo danno input vitale all’intera nazione sono rimasti feriti dall’uscita del Presidente Conte.
Il Decreto Rilancio
Il tutto è avvenuto durante la presentazione del Decreto Rilancio, annunciato lo scorso 13 maggio.
Gli artisti sono una categoria invisibile agli occhi dello Stato gravemente danneggiata a causa del Covid-19 e poco o peggio per nulla tutelata.
La frase del Premier Conte
«I nostri amici artisti ci fanno tanto divertire e ci appassionano». La frase, pronunciata dal Premier Conte, durante il suo discorso a Palazzo Chigi, ha scaturito una grande polemica. Molti artisti che pagano regolarmente le tasse allo Stato italiano, sono rimasti colpiti da queste parole che sminuiscono il loro operato. Probabilmente il Presidente pensava di generare simpatia nel pronunciare un discorso di questo tipo. Le sue parole, invece, hanno sortito un vero e proprio effetto boomerang generando tanto di meme sui vari social.
Tanti clown, pagliacci, pupazzi hanno inondato le varie piattaforme Instagram, Facebook e Twitter. E pensare che del mondo dell’arte fanno parte critici di livello, registi, attori, ballerini, pittori, musicisti, coreografi, scenografi, ecc. Persone che hanno sposato un vero e proprio stile di vita, mettendo la produzione artistica sopra ogni altra cosa al mondo. Davvero queste persone possono essere liquidate con una frase di questo genere, in un momento storico mondiale tristemente drammatico? Ci saremmo aspettati un altro tipo di solidarietà da parte delle istituzioni.
Il pensiero di Conte
In un momento di grandissima incertezza, in attesa di sapere quando e se si potrà riprendere il settore e in attesa dei contributi, la frase pronunciata da Conte non ha fatto altro che acuire i malumori.
E pensare che senza l’arte l’intero Paese si fermerebbe. Ci sarebbe un appiattimento culturale profondo, l’intera economia ne risentirebbe.
I contributi per gli artisti
Il contributo destinato agli artisti sarà, per gli iscritti al fondo Pensione Lavoratori dello spettacolo, che abbiano versato almeno 7 giorni di contributi nel 2019, l’indennità di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio. Il fondo Cultura prevederà una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020 per l’arte e per il turismo. Ci auguriamo almeno che un piccolo aiuto economico possa arrivare a tante persone che ogni giorno vivono e fanno vivere gli altri con le emozioni che solo l’arte può donare. Della solidarietà verbale purtroppo, ad oggi, non c’è poca traccia…
Elena Parmegiani
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