Il Festival Internazionale di Danza “Lasciateci Sognare”, organizzato dall’Associazione La Sfera Danza di Padova, con la direzione artistica di Gabriella Furlan Malvezzi, continua la sua ricca programmazione domenica 3 novembre (ore 20) al Teatro ai Colli di via Monte Lozzo. La danza contemporanea sarà protagonista assoluta con due importanti realtà coreutiche : il duo Bi.Corporis, che apre la serata con “Parliamone domani”, e la compagnia Artemis Danza in Prima Regionale con “Butterfly- Colori proibiti”, spettacolo in coproduzione con il Festival Lasciateci Sognare.
Il sipario apre alle 20 con in scena i danzatori Matteo Ferraresso e Sara Quagliara, protagonisti di “Parliamone domani”, che si ispira al teatro del quotidiano che pirandellianamente è la vita.
L’organizzazione diventa vitale, quasi fagocitante: la routine si innesta nelle relazioni a due, dove si è talmente immersi nella frenesia della vita che non si riesce a fermarsi, ad ascoltarsi con la giusta attenzione. Fuori la scatola, il quotidiano prende il sopravvento e diventa luogo di incomprensioni, di incomunicabilità, finendo per compromettere l’ascolto reciproco. La seconda parte della serata sarà dedicata alla Prima Regionale di Butterfly – Colori proibiti, che prosegue il pluriennale progetto Corpi(n)azione_opera, che indaga i personaggi, i temi cardine e gli archetipi dell’opera lirica in chiave coreografica contemporanea. Con Butterfly, la coreografa Monica Casadei torna ad accostarsi a una vicenda femminile tanto tragica quanto eroica, ricollegandosi alle figure di Traviata, Tosca X, Carmen K. La figura di Butterfly, al contempo eterea e lacerata, è protagonista di una pièce che ne mette in scena i sentimenti feriti, il dramma interiore, la solitudine, raccontandone l’attesa e la fine, tragica e ineluttabile.
Attraversato dal sentimento della dolcezza e del coraggio, lo spettacolo è sostenuto da un’energia a tratti implosiva e a tratti esplosiva che si riverbera tra il piano coreografico e quello sonoro. La drammaturgia musicale alterna i brani originali di Puccini, scelti tra le arie cantate da Cio-Cio-San, e le atmosfere apocalittiche, evocative di antichi rituali, create dal compositore Luca Vianini. Lo spazio scenico è diviso tra una Butterfly sospesa, collocata in uno spazio-tempo astratto e puro, e un palcoscenico animato da dodici danzatori che rappresentano le viscere, il grido di dolore, la presa di coraggio fino al gesto estremo dell’Harakiri. Dal punto di vista coreografico, a brani veloci, scattanti, impetuosi, che richiamano il flusso di coscienza e la reazione impulsiva agli eventi, si contrappone l’attesa infinita e vibrante, malinconica e silenziosa, della Butterfly sospesa tra leggerezza, sogno, e malinconia. Questa purezza librata in aria è evocata anche all’installazione originale dall’artista pisano Delio Gennai, autore di delicati intarsi di carta che caratterizzano la scena.
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