Miriam Baldassari Presidente dell’Associazione Nazionale AssoDanza Italia, associazione di categoria, tutela e rappresentanza dei diritti dei lavoratori operanti nel settore sportivo di base che rappresenta oltre 6.000 tra associazioni e società sportive, al cui interno operano circa 30.000 collaboratori sportivi, ha scritto al neo sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, chiedendo “con urgenza di prendere personalmente in carico la problematica, inserendo nel testo dell’attuale Decreto-Legge 22 marzo 2021, n. 41, una norma che sani le dichiarazioni non veritiere e dirima i casi dubbi di richiesta di ristoro, mettendo nella condizione i collaboratori sportivi, rimasti nel limbo delle “incongruenze”, di poter ricevere il contributo spettante, da parte di almeno uno dei due Istituti preposti.
Questa azione è urgente e necessaria per dare una risposta concreta alle migliaia di lavoratori fino ad oggi in balia dell’incertezza e totalmente privi di ogni forma di sostegno da parte dello Stato. I collaboratori sportivi oggetto di “incongruenze” devono essere considerati al pari di tutti gli altri, nel rispetto della loro dignità professionale, ad ora non tutelata”.
“Un ingente numero di collaboratori sportivi è caduto involontariamente in errore nella compilazione della domanda di sussidio. La norma, infatti, non era di facile interpretazione e lasciava spazio a numerosi dubbi e confusioni, soprattutto se pensiamo al target dei lavoratori cui era rivolta, certamente non esperti in materia e non abituati al linguaggio stringato e tecnico dei Decreti-Legge -si legge nella lettera-. La drammatica conseguenza di ciò è che, ad oggi, circa 11.500 collaboratori sportivi sono rimasti schiacciati nella morsa delle “incongruenze”, privi di ristori e privi di ogni tutela, accusati di aver fornito informazioni non veritiere”.
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