Compie vent’anni uno dei musical più amati e popolari del Terzo Millennio, un’epoca in cui questo genere sta vivendo purtroppo un lungo tramonto. Ma Moulin Rouge! dell’australiano Baz Luhrmann, presentato al Festival di Cannes il 9 maggio 2001, è una delle poche eccezioni alla regola: merito di una straordinaria Nicole Kidman, sensuale e fragile allo stesso tempo, ben supportata da un sorprendente Ewan McGregor al primo ruolo musicale della carriera. Ma la carta vincente del film fu la travolgente colonna sonora rock-pop che stravolse le convenzioni del genere, trasportando nella Parigi di inizio Novecento i modernissimi versi di Elton John, Madonna, Kurt Cobain, U2… ecco una carrellata dei numeri musicali più belli del film.
Moulin Rouge!: trama
Arrivato da Londra nella Parigi del 1899, il giovane scrittore Christian entra in contatto con le dominanti compagnie di ‘bohemiens’, dove gira anche Toulouse Lautrec, e riceve l’incarico di scrivere un testo da mettere in scena al Moulin Rouge. A sera Christian incontra Satine, la stella del locale e probabile protagonista del lavoro, e subito si innamora di lei. La realtà però è un’altra. Il Duca di Worchester, che finanzia gli spettacoli, ha messo gli occhi su Satine, e naturalmente l’impresario Zidler cerca di favorire questa relazione. Succede invece che, dopo essersi conosciuti, tra Satine e Christian l’attrazione sia reciproca. I due dicono di volersi amare, mentre però il Duca fa di tutto per procurarsi appuntamenti con la ragazza.
Moulin Rouge!: curiosità
Moulin Rouge! ha aperto il Festival di Cannes del 2001.
La prima scena del copione mostrava Christian e suo padre in un duetto sulle note del brano Father and Son di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam) che motivava anche l’approdo dello scrittore a Parigi. Stevens ha rifiutato l’uso del pezzo al film a causa del suo credo religioso: non voleva che la sua canzone venisse adoperata all’interno di un film che, a suo dire, ha fortissimi connotati sessuali.
La collana di Nicole Kidman è fatta di diamanti e platino veri, che l’hanno resa immediatamente il gioiello più costoso della storia del cinema. Il valore era stato stimato in circa un milione di dollari dell’epoca.
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