Quando viene insegnata in un contesto interdisciplinare, l’improvvisazione può aiutare gli studenti a crescere nella tecnica, nell’abilità artistica e nel benessere generale.
Sono, infatti, molteplici i benefici ottenuti nell’incorporare l’improvvisazione nella formazione didattica, indipendentemente dall’età del danzatore o dallo stile che viene insegnato.
L’improvvisazione aiuta i ballerini ad applicare i concetti tecnici in maniera originale e innovativa, e a interiorizzare e comprendere più profondamente la tecnica. Li aiuta anche a sviluppare maggiore autoconsapevolezza mentre esplorano il movimento in modi che meglio esprimono le loro potenzialità.
L’improvvisazione permette quindi di raggiungere maggiore consapevolezza attraverso la scelta di movimento, sviluppando maggiori livelli di conoscenza del corpo e di fiducia nelle proprie capacità fisiche e mentali.
Sperimentando una significativa espressione di sé e un rilascio di tensione emotiva, l’allievo migliora il proprio benessere dentro e fuori la sala. Viene liberato dall’aspettativa di perfezione così diffusa nella formazione nella danza e trova gioia nel ballare e un maggiore senso di sé attraverso il movimento.
Nonostante tutti questi benefici, l’improvvisazione può essere ardua per molti studenti. Alcuni provano disagio nel muoversi spontaneamente, specialmente se osservati dall’insegnante o dai compagni. Molti ballerini finiscono per copiare movimenti già visti o per assemblare passi con cui hanno familiarità, rinunciando alla naturalezza e alla creatività innata.
In questo, il ruolo dell’insegnante è ovviamente fondamentale. Il maestro deve avere ben chiaro il suo obiettivo quando propone l’improvvisazione. Deve sapere cosa vuole che i suoi studenti imparino o realizzino, e deve essere pienamente consapevole di come l’esperienza di improvvisazione incida positivamente nell’apprendimento della tecnica, nell’arte e nelle abilità socio-emotive.
L’insegnante deve fornire indicazioni chiare per aiutare gli allievi a raggiungere il loro pieno potenziale di movimento e deve incoraggiarli a essere creativi, a sorprendersi e a giocare con la tecnica.
La danza, infatti, stimola e favorisce la creatività, l’apertura mentale e la conoscenza di se stessi.
Stefania Napoli
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