Per potersi considerare un danzatore, qualsiasi sia lo stile scelto e il livello tecnico raggiunto, una persona deve possedere le seguenti caratteristiche.
Determinazione nel perseguire i propri obiettivi, e capacità di riconoscere i propri punti deboli e di ammettere i propri errori, di cui deve fare tesoro.
Temperamento estroso, curioso e desideroso di approfondire la conoscenza della disciplina che ha scelto.
Empatia, intesa anche come di abilità di coinvolgere emotivamente il pubblico, investendo la massima energia in quello che fa.
Umiltà, coniugata a un buon livello di sicurezza in se stesso e nelle proprie capacità.
Generosità nel regalare a estranei il risultato del proprio lavoro, della fatica, delle rinunce che a volte la danza richiede.
Sensibilità artistica, originata dalla crescita personale continua derivante dalla capacità di mettersi in discussione, dalla voglia di mettersi alla prova, sperimentare e appassionarsi.
A livello fisico, il ballerino deve essere atletico, forte, deve provare piacere nella fatica, di cui sente addirittura il bisogno fisico e psicologico.
Chi danza inoltre è intelligente: per raggiungere il proprio scopo, ossia danzare al massimo delle proprie possibilità e avvicinarsi all’eccellenza, identifica strategie nuove e diverse ogni qualvolta quelle adottate fino a quel momento non si dimostrino efficaci.
Il ballerino deve essere pronto a fallire, deve sfruttare l’insuccesso per migliorare e progredire nella sua arte e come individuo. Deve essere creativo e originale, pensare fuori dagli schemi.
Deve conoscersi profondamente e trovare in sé le risorse per compiere movimenti che non tutti sono in grado di fare, con dedizione e perseveranza.
Il ballerino infine deve sviluppare un certo livello di ‘maniacalità’, avente come unica protagonista la danza.
Il danzatore, infatti, per potersi considerare tale, ne deve essere innamorato, perdutamente.
Stefania Napoli
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