Ogni danzatore lo sa: non esiste libertà artistica senza conoscenza della disciplina coreutica.
La disciplina è quel complesso di regole necessarie a svolgere l’attività artistica. E’ una competenza acquisita e perfezionata tramite l’esercizio, la pratica regolare e il rispetto dei canoni definiti.
Esistono due tipi di disciplina, interna ed esterna. La prima richiede skills di esecuzione dei movimenti così come sono stabiliti dalla tecnica, la seconda richiede la creazione di nuovi movimenti che esprimano un determinato stato d’animo e raccontino la coreografia al pubblico con cui il danzatore si interfaccia.
Una volta appresa e sedimentata, la disciplina dunque libera l’artista dal bisogno di concentrarsi esclusivamente sull’esecuzione dei passi e gli permette di esprimere il significato profondo della sua danza.
La conoscenza approfondita della tecnica permette l’acquisizione delle competenze necessarie alla libertà espressiva e artistica del danzatore, che potrà spaziare nel range di passi e movimenti con sicurezza e abilità.
La conoscenza tecnica non esclude quella teorica, il ballerino deve sapere da dove sono nati i passi che esegue, deve conoscerne i nomi e il motivo per cui vengono spiegati e appresi.
La conoscenza quindi è indispensabile alla libertà espressiva di un’artista, senza tecnica non può esistere un danzatore. Il ballerino tuttavia necessita anche di grande passione, amore per la sua arte e capacità comunicativa.
Ecco perché la danza è la più sublime e complessa di tutte le arti.
Stefania Napoli
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