Otto nuove produzioni tra opera e danza con il corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato, nove titoli d’opera, cinque balletti (tra questi, ‘Don Chisciotte’) e quattro concerti (tra questi, ‘Il Requiem’ di Verdi). E ancora, Emma Dante, Simon Stone, Richard Jones e Damiano Michieletto firmano le prossime quattro inaugurazioni dirette da Michele Mariotti.
La nuova stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma prosegue in continuità con gli ultimi anni, potenziando il lavoro di valorizzazione della cultura ballettistica portato avanti dalla direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.
Don Chisciotte di Laurent Hilaire
Si parte con Don Chisciotte con la coreografia di Laurent Hilaire che aveva inaugurato la Stagione 2017/2018. Tratto dal romanzo di Miguel de Cervantes, il balletto è presentato con i costumi disegnati da Francesco Zito, garanzia di eleganza e fascino. Tutta la briosità, il vigore, l’allegria e il romanticismo di questa versione sono affidati alla bravura e all’interpretazione di ospiti internazionali come Isabella Boylston e Daniel Camargo, Iana Salenko e Osiel Gouneo. Dirige l’Orchestra David Garforth. Dopo la prima del 18 dicembre, si replica fino al 31 dicembre.
La Bayadère con Olga Smirnova e Jacopo Tissi
Dal 24 febbraio al 2 marzo è in scena La Bayadère, in una nuova versione coreografica di Benjamin Pech da Marius Petipa. Pech, dopo aver creato una fortunata edizione del Lago dei cigni per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, si confronta con un’icona della tradizione classica, in un nuovo allestimento con scene e luci firmate rispettivamente da Ignasi Monreal e Vinicio Cheli. Olga Smirnova, al debutto al Costanzi, si alterna con Maia Makhateli nel ruolo di Nikija, la baiadera innamorata e segretamente sposa del guerriero Solor, interpretato da Jacopo Tissi e Victor Caixeta. La musica di Ludwig Minkus è affidata alla bacchetta di Kevin Rhodes.
La Fille mal gardée nella gioiosa versione di Ashton
Dal 2 maggio arriva quello che è da considerarsi il balletto più antico che sia pervenuto ai nostri giorni, La Fille mal gardée. Al Costanzi appare già nel 1881, appena due anni dopo la prima rappresentazione assoluta del 1789 al Gran Théâtre di Bordeaux. Una data fondamentale per la rinascita del balletto è il 1960, quando alla Royal Opera House Frederick Ashton firma la sua edizione, ispirata al suo amore per le campagne del Suffolk. Le musiche, adattate da John Lanchbery, partono da quelle originali di Ferdinand Hérold. La virtuosistica coreografia di Ashton racconta la passione di Lise e del suo amante Colas, rispettivamente l’étoile parigina Léonore Baulac, al suo debutto al Costanzi, e Daniil Simkin. Per la prima volta sul podio capitolino il direttore Philip Ellis.
Uno speciale “Bolero” nella Serata Coreografi contemporanei
Dopo la pausa estiva, al Teatro Costanzi dal 19 al 24 settembre ritorna la formula del Trittico di danza, fortemente voluta da Eleonora Abbagnato, e che si rinnova forte del successo ottenuto nelle ultime stagioni. Tre lavori molto diversi tra loro che entrano nel repertorio del Teatro. La serata si apre con Within the Golden Hour, creato da Christopher Wheeldon nel 2008 per il San Francisco Ballet. Una poesia per quattordici danzatori sulla partitura originale per archi di Ezio Bosso, a cui si aggiunge la musica di Antonio Vivaldi. Segue Chacona di Goyo Montero creato su musiche di Bach nel 2017 per il Ballet Nacional de Sodre di Montevideo. Pensato per danzatori classici, il breve balletto usa una tecnica contemporanea. Conclude la serata il Bolero di Krzysztof Pastor creato nel 2012 sul capolavoro di Ravel. Nella sua versione, Pastor decide di usare un ampio spazio rettangolare. Da qui sviluppa la sua idea e affida l’esecuzione a un uomo e a una donna, una coppia principale con un corpo di ballo che li ingloba e li rilascia.
Bigonzetti ripensa Rossini Cards
La stagione di balletto si conclude con una nuova versione di Rossini Cards che Mauro Bigonzetti aveva pensato nel 2004, una creazione astratta, libera da qualsiasi gabbia drammaturgica. Sulle musiche di Rossini il coreografo romano scrive dei quadri di vite parallele: cartoline affidate alle stelle della compagnia romana Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi e Alessio Rezza e ai primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano. Anna Biagiotti firma i costumi di questo nuovo allestimento. Sul podio il giovane direttore Louis Lohraseb dirige le otto recite in cartellone dal 27 ottobre al 4 novembre.
Sara Zuccari