Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore.
Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata che si trasmette al resto della società.
La danza è un linguaggio universale che unisce gli individui anche quando non parlano la stessa lingua, rendendoli in grado di capirsi attraverso l’espressione non verbale. Far muovere all’unisono le persone senza parlare genera una sorprendente forma di comunicazione e crea momenti di condivisione di grande impatto emotivo, che aumentano la coesione interpersonale.
La danza è anche diffusione di cultura. Il balletto e le altre forme di danza come i balli folkloristici raccontano la storia dell’uomo, le differenti civiltà e la tradizione musicale, permettendo allo spettatore di viaggiare con la fantasia, trasmettendo nuove nozioni a tutti coloro che la guardano, siano essi esperti del settore o semplici spettatori. In tal senso, la danza costituisce un potente mezzo educativo a tutto tondo, in termini culturali, di rispetto delle regole, di conoscenza del nostro corpo e delle sue infinite possibilità di movimento. Danzare, quindi, mantiene giovane fisico e cervello, e contribuisce ad arginare i costi sociali legati all’invecchiamento psico-fisico di comunità sempre più anziane, dimostrandosi un eccezionale antidoto alla degenerazione cellulare, come nel caso della senilità e dell’Alzheimer.
In definitiva, danzare produce i suoi effetti positivi in ogni sfera della nostra esistenza. Se saremo cittadini, attenti, sani, rispettosi delle regole e degli altri, consapevoli dell’equità di tale comportamento, la società che lasceremo ai nostri figli sarà migliore. Dipende da noi sfruttare ogni possibilità di farlo e la danza rientra a pieno titolo tra queste enormi, imperdibili opportunità.
Stefania Napoli