Dopo tre mesi di stop, finalmente si torna in sala danza.
Le scuole sono pronte ad accogliere gli allievi, gli insegnanti hanno preparato nuovi riscaldamenti, diagonali, coreografie e idee.
Gli allievi invece sono pronti a riprendere le lezioni?
Tornare a ballare in autunno è sempre una sfida, richiede il recupero di concentrazione e allenamento fisico. Dopo una lunga pausa, il corpo si muove diversamente e il rendimento potrebbe non essere lo stesso di prima e va bene così.
Il rientro in sala inoltre coincide con il ritorno a scuola per i più giovani.
Per bambini e ragazzi, soprattutto negli ultimi anni, riprendere a studiare danza può essere faticoso. Molti genitori pensano che i figli debbano riposarsi o sfogarsi dopo ore passate sui banchi di scuola. Ritengono che correre in giro urlando o peggio stare seduti a giocare davanti a un computer sia il modo giusto per ricaricarsi. Ma è l’esatto opposto.
La concentrazione su se stessi, sul corpo e sulle emozioni, e la creatività richieste dalla danza sono il mezzo migliore per liberare positivamente l’energia e incanalarla in un’attività artistica vantaggiosa per il benessere del bambino.
La calma, la musica, la riflessione, l’autocontrollo e la pazienza servono a ritrovare equilibrio psico-fisico.
Il fisico si rigenera e si ricarica, la mente trae beneficio dalla concentrazione e dall’attenzione necessarie a imparare nuovi passi e coreografie.
Il lavoro in sala danza è impegnativo, certamente, ma è salvifico. Permette di allontanarsi per almeno un’ora dagli stimoli esterni eccessivi che rubano energia, come i social media e l’ossessione per gli smartphone.
La sala danza diventa un ambiente magico in cui l’allievo può riscoprire la consapevolezza, l’autostima e prepararsi alle pressioni e alle incombenze esterne, come appunto la scuola o il lavoro.
Quindi, chi è pronto a tornare a danzare?
Stefania Napoli
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