Dopo il grande successo del ballo di Theodorakis coreografato da Massine, “Fondazione Arena” annuncia una doppia data al Teatro Romano di Verona anche per il 2024. Il balletto in due atti “Zorba il greco” sarà nuovamente in scena il 27 e il 28 agosto con il “Ballo di Fondazione Arena”.
Il “Ballo di Fondazione Arena” è tornato al Teatro Romano il 27 agosto 2023 dopo otto anni di assenza: il titolo scelto, prodotto da Fondazione Arena e possibile grazie alla collaborazione col Comune di Verona ed Estate Teatrale Veronese, è stato ben appunto “Zorba il Greco”, scritto appositamente per l’Arena nel 1988 e diretto dal compositore stesso su ideazione del coreografo Lorca Massine, riproposto a Verona nel 1990 e nel 2002, quindi replicato in tutto il mondo entusiasmando milioni di spettatori.
Ancora oggi “Zorba”, tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis, rappresenta nella trama e nella musica un inno alla vita, alla scoperta dell’altro, al superamento del lutto, alla forza interiore, alla Grecia stessa.
Al Teatro Romano, per l’occasione sold-out, l’accoglienza è stata trionfale, con oltre venti minuti di applausi e ripetuti bis (oltre sette solo per la finale danza di Zorba). Merito dell’opera, del Ballo areniano coordinato da Gaetano Petrosino alla presenza dello stesso autore Lorca Massine, e delle étoile d’eccellenza internazionale coinvolti per l’occasione, quali l’istrionico Denys Cherevychko nei panni del protagonista, i Primi Ballerini dell’Opera di Vienna Davide Dato e Liudmila Konovalova (John e Hortense), la greca Eleana Andreoudi, Prima Ballerina dell’Opera di Atene, come Marina, il Primo Ballerino del Teatro San Carlo di Napoli, Danilo Notaro, nel ruolo di Manolios.
“Zorba il greco” tornerà al Teatro Romano il 27 e il 28 agosto 2024, nello spettacolo prodotto da “Fondazione Arena” con le scene di Filippo Tonon, il coordinamento costumi di Silvia Bonetti e le luci di Sergio Toffali. Le vendite dei biglietti sono aperte e si aggiungono alla ricca programmazione del 101° Arena di Verona Opera Festival 2024 con 46 serate fra 7 titoli d’opera e 5 gala.
Mikis Theodorakis (1925-2021) è stato compositore e figura di riferimento politica, civile e culturale della Grecia contemporanea: incarcerato dalla dittatura dei colonnelli, a lungo bandito, è stato poi parlamentare e ministro. Prolifico creatore di sinfonie, canzoni, opere, balletti, è diventato celebre firmando colonne sonore per registi come Cacoyannis, Litvak, Costa-Gavras, Lumet. Il suo “Zorba” a Verona fu anche simbolo di una nuova era, nell’euforia legata alla fine della cortina di ferro. Sviluppando i temi della colonna sonora scritta per il film omonimo del ‘64, Theodorakis creò un balletto nuovo ideato e coreografato da Lorca Massine. Il successo portò a riproporre e filmare il titolo due anni dopo, con étoile quali Vladimir Vasiliev, Gheorghe Iancu e Luciana Savignano. Il balletto tornò a Verona nel 2002, per i Teatri Filarmonico e Romano. Ancora oggi, questo balletto rappresenta nella trama e nella musica un inno alla vita, alla scoperta dell’altro, al superamento del lutto, alla forza interiore.
Ambientato in un luogo non bene identificato della Grecia, il balletto racconta la storia d’amicizia fra due uomini, Zorba e l’americano John, un turista che desidera partecipare alle usanze del luogo, e il contrasto tra il gruppo etnico e lo straniero John colpevole di essersi innamorato di una ragazza greca, Marina, della quale è già innamorato il greco Yorgos, un contrasto che culmina con il linciaggio di Marina, colpevole di aver tradito il gruppo lasciandosi tentare dall’amore di John. A tendere la mano allo straniero è Zorba, uomo libero, che si lega in affari con lui e gli insegna l’essenza della danza, sinonimo di liberazione e ebbrezza dionisiaca.
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