Visto il successo di “Toiles Étoiles” nel febbraio 2022, l’Opéra National du Capitole ha voluto riproporre il medesimo programma per cinque rappresentazioni, all’Halle aux grains di Tolosa, dal 12 al 16 giugno. Costruito attorno a tre sipari di boccascena disegnati da Pablo Picasso per tre balletti: “Tablao (Cuadro flamenco)” (1921), “Le Train bleu” (1924) e “L’Après-midi d’un faune” (1965). L’idea è stata quella di commissionare a tre coreografi contemporanei di riappropriarsi di quei dipinti per rimetterli in gioco. È così che i ballerini e coreografi hip-hop Honji Wang e Sébastien Ramirez si sono calati nel dipinto del Fauno; Cayetano Soto, coreografo neoclassico contemporaneo, quello del “Train bleu” e Antonio Najarro (uno dei più famosi rappresentanti della danza stilizzata spagnola) quella del flamenco di “Cuadro”.“L’Après-midi d’un faune” di Honji Wang e Sébastien Ramirez
I due coreografi Honji Wang e Sébastien Ramirez con la partitura musicale di Claude Debussy (più altri brani aggiuntivi) hanno scelto di lavorare sul Fauno: il motivo e i colori del sipario di Picasso si prestano idealmente alla riproduzione su velo. La leggerezza di un simile tessuto ha dato immediatamente lo spunto a Sébastien Ramirez, specializzato nel lavoro aereo e nell’uso di manovre coreografiche, che lo fa manipolare in scena da un ballerino, come se fosse un personaggio a sé stante. Il gioco e lo spiegamento della tela da vela diventano ammalianti. Coreografi e direttori artistici della “Compagnia Wang Ramirez”, hanno raccolto la sfida di dare la loro versione di questo pezzo leggendario e scandaloso creato e ballato da Vaclav Nijinsky nel 1912.
“Le Train bleu” di Cayetano Soto
È a Cayetano Soto che il sipario di Picasso va per “Le Train bleu” di Bronislava Nijinska, realizzato nel 1924. Il sipario non è stato ideato appositamente per il balletto poiché il suo motivo è un’esatta riproduzione della tempera dipinta nel 1923 dal maestro spagnolo, “Due donne che corrono sulla spiaggia di Dinard” (La Course). Durante i ruggenti anni Venti, “Le Train bleu” era il nome dato ad un treno di lusso che collegava Parigi a Ventimiglia, servendo tutte le località della Costa Azzurra. Ma, il 7 luglio 1923, il treno fu deviato dalla sua linea classica per raggiungere Deauville, per un fine settimana. Questo è il soggetto della coreografia di “Le Train bleu” di Nijinska, creata dai “Ballets Russes” il 20 giugno 1924 al Théâtre des Champs-Élysées. È una parodia della Parigi cosmopolita e snob degli anni Venti, che viveva per l’estetica e l’edonismo. Jean Cocteau, autore del libretto, celebra il culto di quegli anni ruggenti per la vita all’aria aperta, la bellezza del corpo e lo sport. Si dice che l’abilità acrobatica del grande danzatore dei “Balletti Russi” Anton Dolin lo abbia ispirato. Cayetano Soto ha voluto mantenere il titolo “Le Train bleu” per la sua coreografia, anche se ha deciso di non riprendere il soggetto del balletto originale né la partitura di Darius Milhaud scegliendo la musica di Georg Friedrich Haendel.
“Tablao (Cuadro flamenco)” di Antonio Najarro
Ballerino eccezionale della escuela bolera, del flamenco, della danza stilizzata e del folklore spagnolo, è toccato ad Antonio Najarro impossessarsi del sipario del “Cuadro flamenco”, disegnato da Pablo Picasso nel 1921, e dare la propria lettura del balletto, ribattezzato “Tablao”. In Spagna, un tablao è un luogo dall’atmosfera intima, dedicato esclusivamente agli spettacoli di flamenco. Come “Cuadro flamenco”, “Tablao” è un balletto non narrativo che consiste in una successione di suite di danza spagnola. La musica, composta dal chitarrista flamenco José Luis Montón, sarà eseguita da lui stesso alla chitarra, Thomas Potiron al violino, Odei Lizaso alle percussioni e María Mezcle alla voce. Per “Tablao” gli artisti del “Ballet du Capitole” hanno accettato la sfida di apprendere le tecniche specifiche della danza flamenca.
Michele Olivieri
Foto: David Herrero
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